Plume fa registrare un +11% in un pomeriggio complicato a causa dei dati sul PIL USA. A spingere ai rialzi c’è un accordo con Soneium, la blockchain di Sony, per spingere il mondo degli asset tokenizzati.
L’idea di fondo sarebbe quella di offrire credito privato, bond USA tokenizzati e altri tipi di asset direttamente onchain – seguendo un trend che è spinto negli USA anche da BlackRock.
La notizia dell’accordo ha portato il prezzo di $PLUME a crescere dell’11% nel giro di poche ore, con il rally che almeno nel momento in cui scriviamo sembrerebbe avere delle basi relativamente solide. Il mondo RWA rimane quello – in questo momento storico per le crypto – di maggiore attrattiva tanto per gli investitori, quanto per i gruppi finanziari che stanno studiando la possibilità di trasferire almeno parte delle loro attività onchain.
Cosa c’è nell’accordo
In primo luogo c’è un generico impegno per permettere agli utenti di fare staking con i loro asset finanziari e guadagnare dei rendimenti.
Gli utenti di Soneium otterranno esposizione senza ostacoli a prodotti di rendimenti che hanno asset come collaterale, a partire da token basati su bond USA e del credito privato direttamente da Plume Chain.
Questo è il breve commento di Soneium, che indica dunque la possibilità, tramite l’integrazione di SkyLink di Plume, di avere accesso agli asset che sono già disponibili sul network Plume.
Siamo entusiasti di collaborare con Soneium di Sony per offrire accesso alle opportunità di rendimento un tempo inaccessibili a oltre 5,1 milioni di utenti del loro ecosistema. IL futuro della RWAfi non è soltanto per gli asset su una sola chain, ma è quello di offrire i rendimenti scorrere liberamente ovunque siano gli utenti.
Questo è invece il commento di Chris Yin, che è CEO di Plume.
In realtà le collaborazioni tra Plume e Soneium non sono nate oggi: già qualche tempo fa i due collaborarono tramite Moca Network, più concentrato su gestione dell’identità digitale.
I mercati apprezzano
I mercati sembrano apprezzare e hanno premiato Plume con un ricco 11%, che vale ancora di più all’interno di una giornata che è stata invece complicata per tutto il comparto, anche tenendo conto della correzione indotta dai brutti dati macro che sono arrivati dagli Stati Uniti
Nel frattempo Plume continua a allargare i suoi scopi e le sue collaborazioni commerciali, confermandosi come una delle chain più interessanti del segmento RWA.
Per quanto sia ancora poco capitalizzata, potrebbe avere le carte in regola per diventare una delle presenze fisse di questo comparto.