Ora che Warren Buffett non sarà più a capo di Berkshire Hathaway, c’è possibilità di vedere un cambiamento nelle politiche di investimento del gruppo, tali da portare a un’esposizione verso Bitcoin fino a pochi giorni fa impensabile?
A guidare l’azienda ci sarà Greg Abel, che non si è mai espresso pubblicamente sul tema – e che però dovrebbe essere completamente allineato con la visione del predecessore e fondatore Warren Buffett, nonché con quella del compianto braccio destro Charlie Munger.
Al contrario di quanto si legge sugli account social da sempre a caccia di visualizzazioni, è estremamente difficile che Berkshire Hathaway cambi rotta. Gli investimenti senza cedole e senza dividendi piacciono poco, così come quelli ritenuti non produttivi e non utili per l’economia nel suo complesso.
Una serie di fake: per ora nessun cambiamento
Greg Abel dovrebbe essere nominato come nuovo CEO di Berkshire Hathaway, società di investimenti tra le più rilevanti al mondo e che è stata sempre ostile a Bitcoine al mondo crypto.
Warren Buffett, il leggendario investitore di Omaha, ebbe a definirlo come veleno per topi al quadrato, ritenendolo sempre un pessimo strumento sia per i pagamenti sia per gli investimenti.
Le criptovalute non hanno valore. L’unica cosa che puoi farne è venderle ad altri.
E poi anche, ripercorrendo la lunga sequela di attacchi di WB a Bitcoin e crypto:
Se tu mi dicessi di avere tutti i Bitcoin del mondo e mi chiedessi di acquistarli per 25$, non li comprerei, perché cosa potrei farne? Dovrei venderli in un modo o nell’altro. Non faranno nulla.
E ancora una volta:
Sulle criptovalute: posso dire che quasi certamente finiranno male. Se potessi comprare una put di 5 anni su qualunque criptovaluta, lo farei.
Posizioni storicamente molto chiare e che non saranno certamente invertite dall’arrivo di Greg Abel, che è stato da tempo il delfino designato di Warren Buffett, probabilmente anche per una convergenza di visioni e di opinioni.
Stessa musica da Vanguard
La stessa cosa si verificò con il passaggio di consegne da Vanguard. Ci si aspettava – in modo assolutamente assurdo, un cambio di passo da un gestore che non ha mai avuto grande simpatia per il mondo crypto.
Cosa, anche in quel caso, che non è avvenuta anche con il passaggio di consegne. Cosa che dovrebbe ricordarci che certi pregiudizi sono spesso molto duri a morire. E che difficilmente potremo vedere dei cambiamenti a certi piani alti della finanza, fosse anche soltanto perché ci sono posizioni… passate da difendere.
Come si potrebbe spiegare agli investitori di aver mancato Bitcoin a 10.000$, mentre oggi si è costretti ad acquistarlo quasi a 100.000$?
diciamo che personaggi di questo livello hanno il loro modo di investire e “non hanno bisogno di Bitcoin” come del resto Bitcoin non ha bisogno di loro mentre nelle persone comuni ho notato molta ignoranza e soprattutto invidia se le cose che riguardano gli investimenti in BItcoin o altre cripto vanno bene. Purtroppo molte persone anzichè cercare di migliorare la propria vita cercano di peggiorare quella degli altri
Alla fine ognuno rema nella direzione che preferisce, il bello è anche questo