Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg – che riporta fonti anonime informate dei fatti – BlackRock vorrebbe arrivare almeno al 10% di Circle, società emittente di USDC che a breve sarà quotata in borsa al NYSE di New York. Quotazione in borsa che ha destato interesse in diverse delle società della finanza tradizionale che però da tempo si occupano anche di mercati crypto.
Tra queste non solo BlackRock, che per arrivare al 10% di Circle dovrebbe investire circa 600 milioni di dollari, ma anche ARK (che gestisce un ETF Bitcoin negli States), che vorrebbe investire circa 150 milioni di dollari.
L’ingresso di BlackRock non è il primo contatto tra le due aziende. BlackRock infatti gestisce il fondo money market che fa da riserva per oltre 50 miliardi di dollari di USDC in circolazione, secondo le ultime attestazioni diffuse dall’azienda.
Dettagli ancora in definizione
I dettagli sono – per stessa ammissione di Bloomberg – ancora in definizione. Non è chiaro se l’impegno sarà direttamente di BlackRock o di una sua controlla e non è chiaro se proverà ad acquistare direttamente dagli attuali shareholder di Circle all’interno di un più complesso accordo.
Circle è la seconda società per capitali gestiti nell’ambito stablecoin – prima rivale di Tether e maggiormente presente negli States, complice anche un percorso di maggiore compliance storicamente ricercata anche nel Paese dove ha il quartier generale.
L’interesse di BlackRock sarebbe consequenziale anche all’impegno del gruppo guidato da Larry Fink, che gestisce tra le altre cose un fondo tokenizzato ($BUIDL) che è già integrato nel mondo della DeFi e che potrebbe essere fonte dell’interesse per Circle e per i token che emette.
Per il momento non ci sono commenti da parte di Circle e di BlackRock. Se l’affare dovesse andare in porto sarebbe un segnale chiaro degli interessi della finanza tradizionale anche per l’infrastruttura crypto già esistente.
Il mondo delle stablecoin è ora interessante anche per i principali gruppi bancari USA, alcuni dei quali starebbero formando un consorzio per esplorare la possibilità di lanciare la propria stablecoin. Il settore è particolarmente redditizio ora, con i tassi sui bond USA piuttosto elevati.
Le stablecoin infatti versano le loro riserve in bond USA (come fa Circle tramite BlackRock) e incassano così interessi.