È ufficiale. Circle – la compagnia che emette USDC e EURC – si quoterà in borsa negli Stati Uniti. Per farlo ha scelto il NYSE di New York, per una prima vendita di azioni che riguarderà 9,6 milioni di azioni del gruppo e 14,4 da parte di azionisti già esistenti. Obiettivo una valutazione complessiva di 5,4 miliardi di dollari, per un prezzo di IPO che partirà tra i 24 e i 26$.
Sono quotazioni importanti, anche tenendo conto del profilo finanziario di un gruppo che pur avendo ricavi importanti – e una linea di business relativamente “automatica” – ha margini netti di poco inferiori al 10%. Partirà dunque il toto-quotazione, tra chi prezza anche l’effetto novità (sarà una delle prime società crypto a finire in borsa) e chi guarda non senza qualche dubbio ai profitti dell’azienda.
Circle offrirà anche un’opzione per la vendita di 3,6 milioni di azioni aggiuntive, secondo quanto è stato confermato dalla stessa azienda in una nota. Il ticker sarà CRCL.
Niente acquisti da parte di Coinbase e Ripple?
Si chiude così un’altra telenovela: sia Coinbase sia Ripple avevano intavolato trattative per rilevare l’azienda, che è la seconda per importanza del settore stablecoin. Secondo voci di corridoio il gruppo guidato da Jeremy Allaire avrebbe rifiutato offerte vicine ai 5 miliardi di dollari per la cessione, preferendo così la quotazione in borsa.
Quotazione in borsa che avverrà al New York Stock Exchange, per una borsa USA che a breve dovrebbe ospitare anche l’arrivo di almeno due exchange (Kraken e Gemini) e possibilmente di altre società del comparto crypto.
Per quanto riguarda i financials dell’azienda, ci siamo già spesi sul nostro Canale Telegram VIP, sottolineando qualche dubbio sull’importante valutazione che il gruppo starebbe cercando di portare a casa. Un tema sul quale torneremo a breve proprio per analizzare il contesto nel quale verrà quotata e le prospettive di questo gruppo.
Mondo stablecoin sempre più affollato?
Intanto negli USA si attende l’approvazione del Genius Act: il complesso di regole che normalizzerà il settore stablecoin e lo renderà potenziale bottino di guerra anche dei grandi gruppi bancari.
Un settore che si fa sempre più affollato: Circle ha il vantaggio dell’esperienza e di accordi con diversi exchange. Ma sarà sufficiente per resistere alle rapaci mani di chi il settore finanziario moderno lo ha inventato e in larga parte lo domina? La guerra si aprirà a breve, anche in borsa.