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Loudio lancia $LOUD: l’attenzione diventa economia in questo nuovo esperimento web3

L'attenzione assume nuove sembianze nel mondo web3: diventa merce monetizzabile grazie a Loudio.

Negli ultimi giorni l’intera crypto Twitter era focalizzata su Loudio, un progetto emergente del settore web3 ibrido tra socialFi ed infoFi, che mira a trasformare l’attenzione online in un asset misurabile e scambiabile. Si tratta di una nuova piattaforma che premia i creator e gli utenti con incentivi in SOL in base alla loro quota di mindshare ottenuta sulla leaderboard di Kaito. Nel mezzo del debutto di questo nuovo esperimento è stato lanciato anche il token $LOUD, che in breve tempo ha fatto parlare molto di sé.

Un modello che punta a trasformare visibilità e influenza in valore concreto, aprendo la strada a nuove dinamiche economiche nel Web3 basate sull’attenzione come risorsa. Vediamo più da vicino come funziona tutto questo, cosa c’è dietro l’hype e quali implicazioni potrebbe avere per creator, investitori e utenti della rete.

Che cos’è Loudio e come funziona?

Loudio è l’ennesimo esperimento del mondo crypto dove il concetto di attenzione arriva ad essere parte integrante delle logiche speculativo che girano attorno ai token digitali e alla visibilità su X. Di recente avevamo parlato della piattaforma Believe e di come avesse introdotto la possibilità di tokenizzare idee direttamente da un post qualora ci fosse stato engagement ed interesse da parte della comunità. Qui facciamo un ulteriore passo in avanti e portiamo l’attenzione ad un nuovo livello: diventa essa stessa l’oggetto che assume un valore economico.

Senza troppi giri di parole, come funziona Loudio? Gli utenti competono su X per ottenere visibilità e vengono classificati in una leaderboard settimanale di interazione sociale curata da Kaito. I primi 25 utenti per “mindshare” ottengono una quota pari al 72% delle commissioni di trading, pagate in $SOL, generate dagli scambi sul token $LOUD, risorsa nativa dell’ecosistema Loudio.

Si crea così un ciclo dove gli Yappers, ovvero i partecipanti più attivi e rumorosi su X, postano all’impazzata per attirare attenzione, facendo risuonare il nome del token $LOUD. Si incentivano le negoziazioni su DEX ( o almeno questo è l’obiettivo) e una parte delle fees finisce agli stessi utenti che hanno portato più visibilità. In tutto ciò anche gli staker del token KAITO ottengono un incentivo del 18% delle trading fees, mentre il restante 10% va alla piattaforma Loudio.

Loudio yappers
Funzionamento LoudioFonte dati: https://x.com/0x_ultra/status/1927319268795842942

In un recente articolo avevamo parlato di come massimizzare gli incentivi in veste di staker di KAITO, sfruttando una strategia degen ad alto rischio.

Una nuova era dell’InfoFi basata su Kaito: la lotta per ottenere visibilità ed attenzione 

Loudio combina le narrative del socialFi e dell’InfoFi in un nuovo esperimento che porta gli utenti a “combattere” per ottenere un posto nei top 25 della classifica di Kaito. Da un lato si incentiva la produzione e la diffusione di contenuti, in un certo senso “marchettati”, monetizzando l’influenza sociale. Dall’altra parte si inizia a misurare l’attenzione come un asset scambiabile, che può essere facilmente monetizzata laddove il sistema riconosce il valore aggiunto dell’informazione.

L’idea che l’attenzione debba essere trattata come un merce in realtà non è recente, ma proviene da vecchi progetti come Arkham, Nansen e Polymarket. Con Loudio però si fa un passi in più focalizzandosi sulla premiazione della condivisione delle idee, una sorta di meccanismo proof of work, dove l’impegno non si misura in hash ma in impatto comunicativo.

In pochissimi giorni dalla presentazione del progetto, Loudio ha scalato le classifiche del mercato in termini di mindshare, conquistando una fetta pari al 70% di X. Oggi, secondo i dati di Cookie.fun, la FOMO sembra essere leggermente scesa, ma $LOUD rimane ancora il tema più diffuso e rumoroso del social media.

Loudio mercato attenzione
Mindshare LoudioFonte dati: https://www.cookie.fun/

Il lancio di $LOUD, token nativo di Loudio

Parte del successo di Loudio, o meglio del rumore generato, è da attribuire al token $LOUD che è stato lanciato il 1° giugno a seguito di un’Initial Attention Offering (IAO). In pratica il token è stato venduto in forma anticipata in due round distinti: uno accessibile dai primi 1.000 utenti con il punteggio di mindshare più alto su Kaito, ed il secondo aperto a tutti gli utenti con almeno 10 smart followers, con la regola “first come, first serve”.

Non si è trattata della solita pre-sale ai limiti dello scam, come siamo ormai abituati a vedere nel panorama crypto, ma bensì una forma di distribuzione/incentivo del token per diffondere l’attenzione. La quota massima acquistabile da ogni indirizzo era di 0.2 SOL ( circa $30), senza la volontà di raccogliere aggressivamente capitali. In totale sono stati stanziati circa 400 SOL, con i primi partecipanti che hanno ricevuto 225.000 $LOUD, mentre i secondi 56.250 $LOUD.

Entrambe le categorie hanno ottenuto un ottimo ritorno economico, con il token che ha raggiunto in breve tempo una capitalizzazione di $32 milioni, toccando un valore massimo di $0,032. In questo momento viaggia intorno agli  $0,011, con la domanda che sembra essersi placata dopo la prima ondata iniziale.

LOUD Loudio
Token $LOUDFonte dati: https://dexscreener.com/solana

Loudio esperimento fallito? il mindshare attira domanda in modo sostenibile?

Nonostante Loudio abbia alimentato molte discussioni su X, ottenendo parecchia visibilità per il token $LOUD, non tutto sembra essere andato per il verso giusto. Il punto critico è che la moneta non ha innescato volumi di scambio significativi dopo il TGE. Ad oggi si contano poco più di 10.000 holders, e circa 3.000 account attivi durante il weekend del lancio.

Numeri deludenti se paragonati ai 4 milioni di utenti attivi giornalieri su Solana. L’attenzione generata online non si è tradotta in domanda di mercato, rendendo il modello, almeno nel breve, inefficiente. A differenza di altri progetti dove gli incentivi sono in token iperinflazionati, qui le ricompense sono pagate in SOL, una scelta più sostenibile. Ma non basta.

Il problema è che, appunto, il mindshare non sempre crea le condizioni per un aumento della domanda speculativa sul mercato. Quindi anche in questo caso è emerso il limite strutturale di un approccio simile, dove la visibilità non riesce a influenzare in modo significativo la speculazione. La narrazione e l’hype possono sicuramente garantire un ritorno più o meno impattante, ma solo nel breve periodo.


Per l’utente medio, un post in cui viene shillato $LOUD non genera alcun valore, e finisce per degradare il creator piuttosto che incentivare un sano scambio sul mercato. A lungo andare anche la stessa moneta perde appetibilità, non avendo nessuna utility concreta e nessun motivo reale per essere detenuta e scambiata. Premiare l’attenzione può funzionare nel breve, ma se non c’è un’utilità concreta dietro, tutto si trasforma in rumore vuoto.

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