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Bitcoin a 109.000$, Ethereum mette il TURBO: dati lavoro e accordo con Vietnam chiamano i tagli. Lettera contro Powell?

Pomeriggio da brividi a Wall Street, Ethereum e Bitcoin ne approfittano per mettere il turbo!

È un pomeriggio di quelli strani a Wall Street e di conseguenza anche nel mondo crypto e Bitcoin. Diverse azioni rimbalzano da una settimana un po’ cupa grazie all’annuncio dell’accordo sui dazi tra Vietnam e USA (vedi Nike, ma non solo), anche se il buonumore dei mercati è tutto sommato limitato da dati sul mercato del lavoro che non promettono nulla di buono.

Nel frattempo però Bitcoin e crypto sparano una delle corse più incredibili e concentrate da tanti giorni a questa parte, con BTC che si porta sopra i 109.000$ con una certa agilità e – cosa più importante – con un settore alt altrettanto se non più pimpante, capitanato da un redivivo Ethereum.

Una situazione molto particolare e che analizzeremo anche alla luce di una strana lettera inviata da FHFA affinché vengano aperte indagini su Jerome Powell, lettera che ha fatto rapidamente il giro del web e che però – almeno a nostro avviso, andrebbe presa con un paio di pinze giganti.

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Bitcoin e crypto pimpanti: il pomeriggio di Wall Street

Che poi è la mattinata di Wall Street, ora locale. A solleticare un po’ degli appetiti dei long sono notizie che arrivano, ancora una volta, dalla Casa Bianca. Il presidente degli USA Donald Trump ha infatti annunciato un accordo sui dazi con il Vietnam, che li abbasserà sensibilmente rispetto a quanto si era pattuito l’ormai infame giorno (per i mercati) del Liberation Day.

Una notizia che però non hah liberato tutta la sua potenza sui mercati tradizionali, dato che sono arrivati dei numeri non incoraggianti dal mercato del lavoro e in particolare da quello del settore privato. Dati molto al di sotto delle aspettative, che cominciano a far paura a chi non vedeva ancor ala possibilità di una recessione per il futuro dei mercati USA, anche sul breve periodo.

I due dati – se così vogliamo chiamarli – sono comunque a leggero favore di più tagli nel corso del 2025. Una riduzione dei dazi con il Vietnam toglierebbe una delle castagne che sono sul fuoco di Jerome Powell. Un mercato del lavoro non in ottima salute andrebbe nella stessa direzione. Tuttavia i mercati hanno aumentato la loro convinzione di tagli a luglio soltanto del 3% rispetto a ieri.

Fed watchtool sept
Le previsioni sui tagli a settembre. Meno del 5% crede che non ce ne saranno da qui al 17

Discorso Diverso per i tagli di settembre. Ormai al 95% il mercato prezza un taglio per l’appuntamento del 17 settembre, con solo il 5% che ritiene che si rimarrà sui tassi attuali. La cosa farebbe il paio con quanto è stato indicato da Goldman Sachs, che recentemente ha rivisto le proprie proiezioni, indicando tre tagli rispettivamente per settembre, ottobre e dicembre.

In un contesto del genere è partito l’acuto del mondo crypto: Bitcoin si è riportato con una certa agilità sopra quota 109.000$ e ancora meglio ha fatto Ethereum, che viaggia quasi in quota 2.550$.

La strana lettera

Circola una strana lettera firmata dal capo di FHFA, un’agenzia federale che avrebbe chiesto indagini su Jerome Powell, riguardanti una testimonianza offerta al Senato. Testimonianza che riguarderebbe alcune ristrutturazioni avvenute nella sede di Fed.

Per noi trattasi, soprattutto in termini di impatto, di notizia possibilmente da confermare e della quale parleremo in seguito, nel caso in cui ce ne fosse il bisogno, sul nostro Canale Telegram Ufficiale.

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