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L’idea GENIALE di Vitalik per BLINDARE Ethereum dagli attacchi Dos

Il team degli sviluppatori Ethereum continuano a lavorare per rendere la rete più efficiente e sicura. Ecco l'ultima trovata di Vitalik.

Poche ore fa Vitalik Buterin, noto co-fondatore della blockchain di Ethereum, ha pubblicato una nuova  proposta nella sezione di governance, sollevando l’attenzione su un potenziale rischio informatico per il network. Si tratta dell’attacco Dos, un un tipo di minaccia che potrebbe compromettere la stabilità della rete, rendendola inutilizzabile per diverso tempo. Lo stesso Vitalik però, oltre ad evidenziare il problema, ha trovato anche una possibile soluzione, condivisa e discussa poi con la community degli sviluppatori.

In particolare, l’idea si basa sull’introduzione di un limite di gas che può essere consumato da una singola transazione. L’obiettivo è impedire che il sovraccarico di Ethereum tramite  l’uso malevole di una serie di operazioni troppo pesanti, stabilendo appunto un tetto massimo di energia computazionale per richiesta. In questo articolo analizziamo più da vicino come funziona il vettore Dos, quali conseguenze può avere sulla rete e in che modo la proposta mira a neutralizzarlo.

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Che cos’è l’attacco informatico Dos e perchè minaccia Ethereum?

Con il termine Dos si intende “Denial of Service”, ovvero l’impedimento dell’accesso o del corretto funzionamento di un servizio informatico. Nel caso di Ethereum, un attacco di questo tipo mira a sovraccaricare la rete attraverso operazioni create ad hoc con il solo intento di renderla lenta o del tutto inutilizzabile. Alcuni utenti malintenzionati possono infatti deliberatamente avanzare operazioni che consumano molte risorse computazionali, paralizzando i nodi del network e limitando l’elaborazione delle transazioni.

Questo porta ad un aumento del tempo di finalizzazione dei blocchi, innescando una congestione che può arrivare a peggiorare gravemente l’esperienza per gli utenti. In alcuni casi addirittura, i costi per interagire con Ethereum potrebbero aumentare drasticamente, rendendo praticamente impossibile o del tutto inconveniente utilizzare un DApp o inviare un semplice trasferimento.  Per fare un paragone, è come se un ascensore venisse continuamente chiamato da tutti i piani senza che nessuno ci salga davvero: resta sempre in movimento, ma non porta da nessuna parte.

Ethereum ha già sofferto in passato di questo genere di attacchi, per fortuna ogni volta sventati, seppur con sforzi notevoli. Nel 2016 ad esempio ha subito una serie di attacchi Dos, noti anche come “Shanghai attacks“, in cui venivano sfruttati “opcode”  poco costosi ma parecchio ingombranti, risolti  poi con un alcuni hard fork. In altre occasioni più recenti, gli haters di Ethereum hanno aggredito singoli client specifici per isolare altri nodi e rallentare la sincronizzazione della chain.

Vitalik suggerisce di imporre un limite di gas per transazione su Ethereum

Vitalik, che di esperienza nel mondo blockchain ed EVM ne ha accumulata parecchia, ha proposto un rimedio particolarmente semplice ma efficace per limitare l’incursione di attaccanti Dos. Nell’EIP-7983, stilato in collaborazione con il ricercatore Toni Wahrstätter, ha parlato di introdurre un limite di gas per transazione di 16,77 milioni. In pratica si fissa un tetto alla quantità massima di risorse computazionali che una singola transazione può consumare.

etherum attacchi dos
Proposta contro attacchi DosFonte dati: https://github.com/ethereum

Così facendo questa soluzione, che ora dovrà essere discussa ed approvata prima di essere ufficialmente implementata, impedirà che una sola tx possa saturare quasi completamente il gas disponibile in un blocco. Ricordiamo che la blockchain di Ethereum ragiona come se fosse una macchina: ogni operazione consuma carburante, che nel contesto EVM si traduce in gas, ovvero l’unità di misura che quantifica il lavoro computazione nel network.

Perché proprio 16,77 milioni come limite? Secondo Vitalik e Wahrstätter, questo tetto è abbastanza alto da non ostacolare l’attività regolare degli sviluppatori, ma allo stesso tempo sufficientemente restrittivo da ridurre il rischio di attacco DoS. L’implementazione di contratti e le interazioni DeFi avanzate restano possibili all’interno di questo margine, senza compromettere l’efficienza e le prestazioni di Ethereum.

Da non confondere il limite del gas delle transazioni con il limite per blocco

Quello di cui hanno parlato Vitalik e Wahrstätter consiste nel limite di gas utilizzabile per ogni singola transazione.  Esiste però un altro parametro fondamentale nella blockchain di Ethereum che si identifica come limite di gas per blocco, ossia la quantità massima di potenza di calcolo che può essere consumata dall’insieme di tutte le transazioni incluse in un singolo blocco.

Attualmente questa metrica è fissata a poco meno di 36 milioni di unità di gas, con l’Ethereum Foundation che punta però ad un aumento progressivo nei prossimi mesi. Si parla infatti di portare questo valore prima a 60 milioni, e successivamente a 100 milioni già da quest’anno o nei primi mesi del 2026. Questo incremento consentirebbe di includere più transazioni in un blocco, aumentando complessivamente la scalabilità della rete.

Ethereum gas limit
Gas limit per blocco Fonte dati: https://etherscan.io/chart/gaslimit

Insieme all’aumento del gas limit per blocco, sorgono altre sfide per Ethereum, che dovrà conseguentemente gestire blocchi di dimensioni più grandi e maggiormente complessi da archiviare. Tuttavia il buon vitalik insieme alla Foundation hanno pensato anche a questo: la soluzione è alleggerire il carico dei nodi,  abbassando le specifiche di spazio di archiviazione e faclitando l’introduzione di “nodi domestici”, ossia componenti in cui non viene conservata l’intera cronologia della blockchain.

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