È stato letteralmente un crollo. Le azioni di Core Scientific, società che storicamente si occupa di mining Bitcoin, hanno perso ieri in borsa il 17,6%, Un tonfo però che ha poco a che fare con BTC. Il gruppo infatti ha ufficializzato l’acquisizione da parte di Coreweave, società che si occupa di cloud computing e dell’offerta a terzi di potenza di calcolo da remoto.
L’acquisizione, che pur era stata salutata con grande entusiasmo alla prima diffusione dei rumors, è stata ieri invece la croce di un titolo che comunque viene ancora scambiato su livelli di prezzo molto più alti di quelli del 26 giugno, giorno in cui era stata confermata da diversi fonti la trattativa.
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Il crollo di Core Scientific: cosa sta succedendo al miner Bitcoin?
Il crollo è certamente di quelli molto importanti. Core Scientific, storico miner Bitcoin, ha infatti perso in una sola sessione la bellezza di 17 punti percentuali. Un crollo verticale che è arrivato subito all’apertura delle contrattazioni a New York. Ovvero pochi minuti dopo la diffusione della notizia dell’acquisizione da parte di Coreweave. Un’acquisizione che all’inizio era piaciuta ai mercati, che però poi hanno punito il titolo in quanto probabilmente l’offerta accettata è stata ritenuta poco congrua.
- Cosa non è piaciuti ai mercati?
Principalmente il fatto che si tratta di un accordo all stock, ovvero pienamente pagato in azioni del gruppo che acquisirà Core Scientific. C’è infatti il rischio concreto che si arrivi a conclusione dell’affare su valori ancora, potenzialmente, più bassi.
In aggiunta la chiusura dell’accordo di fatto assorbe un lucrativo contratto di co-locazione tra i due gruppi, che per lungo tempo è stato uno dei fattori che ha sostenuto le quotazioni del gruppo.
- È un problema per Bitcoin?
Niente affatto. Il crollo non è stato dettato in alcun modo da questioni relative a Bitcoin. Lo stesso accordo probabilmente interesserà tra le altre cose Core Scientific più per la questione AI (ovvero per l’hosting di macchine che fanno calcoli per software di intelligenza artificiale) che per la questione Bitcoin.
- Un brutto segnale per il settore?
Ne abbiamo già parlato sul nostro Canale Telegram VIP, in uno speciale per anticipare le future evoluzioni del settore del mining Bitcoin delle società quotate.
I miner fanno gola in modo particolare a quelle società che hanno bisogno di grande potenza di calcolo, come il comparto dell’intelligenza artificiale. Ci sarà una lotta senza quartiere per accaparrarsi l’energia a basso costo di cui sono in possesso i miner, con offerte spesso irrinunciabili come quella di cui sopra.
Che questo sia vantaggioso per i miner rimarrà da valutarsi caso per caso e volta per volta. In questo caso, almeno rispetto alle quotazioni iniziali del titolo prima che diventasse pubblica la trattativa, abbiamo avuto un rialzo poi parzialmente corretto. In altri casi gli accordi potrebbero essere invece più apprezzati dalle borse.
Investire in azioni crypto passando dai miner
In realtà chi vuole esporsi verso il mondo delle azioni crypto ha a disposizione molto di più dei miner. Ne abbiamo parlato qui in un approfondimento completo sui comparti del settore crypto che più stanno interessando Wall Street e anche le altre borse.
Ci sono alternative forse più interessanti ai miner – che stanno vivendo una fase molto particolare della loro esistenza, anche a causa della presenza di certi interessi da parte del settore AI, che non sempre sono poi prezzati in modo positivo dai mercati, come nel caso di $CORZ.
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