Cosa succede quando nessuno più crede al presidente degli Stati Uniti? Non siamo un giornale che si occupa di politica, ma il tema di oggi – in occasione di un nuovo record di Bitcoin torna a essere, ahinoi, politico. I mercati rispondono alle letterine di Trump, letterine che includono dazi che saranno di ostacolo al commercio internazionale, ma con scadenze ultimatum ai quali non crede davvero più nessuno.
Tant’è che oggi, 10 luglio 2025, S&P 500 fissa un nuovo record, e lo fissa anche Bitcoin. C’è appetito per il rischio, perché – come vedremo più avanti – l’unica convinzione dei mercati è che in realtà si tratterà di un altro… TACO. Ovvero Trump always chickens out. Ovvero, in modo poco elegante, Trump se la fa sempre addosso.
Tutti si aspettano che il contenuto di suddette letterine sia il limite massimo di ciò che avverrà nella realtà, nel mondo al di fuori dell’immaginario del presidente degli USA. E che da qui ad agosto – limite massimo (e ulteriore) imposto dagli USA – le cose saranno ulteriormente… ridotte.
I mercati hanno smesso di credere (ma non in loro stessi)
Numbers go up. I numeri vanno (sempre) su. Nonostante la Casa Bianca abbia speso uno sproposito in francobolli, con una pioggia di lettere inviate ai quattro angoli del mondo, i mercati brindano.
Qui un bonus Bybit da 20$ SUBITO: ti basta iscriverti alla divisione europea dell’exchange e poi goderti… il bonus dopo aver versato almeno 100$.
A cosa? Al fatto che la cifra distintiva della presidenza di Trump sembrerebbe essere diventata quella dell’ormai celebre TACO. Ovvero del farsela poi sempre addosso prima di passare alle maniere forti. Minacce, urla, talvolta insulti – mentre i pochi risultati che si portano a casa sono in realtà quelli ottenuti con il sotterfugio politico.
Non ci piace essere sibillini, quindi espliciteremo questo ultimo punto. Trump e la Casa Bianca potrebbero portare a casa l’unica vittoria allineata con i desideri dei mercati: tagli nel 2025, magari tre, grazie a sotterfugi politici una volta tanto… intelligenti.
Mentre Trump urla infatti ai microfoni contro Too late Jerome – Jerome il ritardatario, in relazione al presidente di Fed e alla sua ostinata contrarietà ai tagli – dietro le quinte lavorano i più sottili dei manovratori politici.
Manovratori che hanno capito che si ottiene più con la carota che con il bastone e che hanno messo a punto un piano intelligente, anzi, che diciamo, intelligentissimo.
Tutti vorrebbero essere il prossimo Presidente di Federal Reserve, giusto? Perché allora non far circolare nomi nei circoli che contano, così da rendere quegli stessi nomi… degli alfieri dei tagli?
È successo con Bowman, è successo con Waller, entrambi membri con diritto di voto, che negli ultimi verbali del FOMC hanno fatto appunto verbalizzare di non essere d’accordo con Powell. E che dunque nei prossimi meeting saranno una spina nel fianco, cercando di allargare… la rivolta.
La rivolta, per avere successo, dovrà ottenere almeno 2 tagli per il 2025. Magari 3. Grasso che cola per i mercati che…
- Non credono più ai dazi alti, soprattutto verso i paesi partner
- Vogliono, come tutti gli intossicati, un’altra dose di liquidità a buon mercato
Bitcoin intanto ne approfitta
Certo, è un nuovo massimo sbilenco, almeno per chi vive in Europa e guadagna e spende in Euro. Un nuovo massimo in dollari che però è lontano dai massimi in Euro.
Sì, è “colpa” di un dollaro estremamente fiacco, estenuato dai tira e molla della Casa Bianca e che ha scontato già rallentamenti importanti dell’economia USA.
Ora però qualcuno, anzi più di qualcuno, ha dei dubbi. Non è che questi famosi dazi, da un lato più bassi delle aspettative, dall’altro invece con effetti compressivi sull’economia, non saranno poi lo sfacelo anticipato da Jerome Powell?
Se così fosse, va tutto bene signore e signori. E possiamo goderci ancora nuovi massimi. E poi nuovi ancora. Tanto in borsa quanto sul mercato Bitcoin. In attesa – ma lì forse serviranno davvero i tanto attesi tagli.
Cosa fare ora?
Qui c’è un’analisi tecnica firmata da Alex Lavarello che pur essendo stata redatta prima dei nuovi massimi, è ancora perfettamente valida.
Per il resto, allacciare le cinture. Non solo Bitcoin è forse il miglior asset del mondo, ma si trova anche a competere con valute fiat che sono sempre più politiche – e dunque lontane da logiche economiche che ne potrebbero rafforzare il valore.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi

A parte il taco Trump… il vero problema per Bitcoin e non solo … è il cambio usd/euro … Che spero non sprofondi oltre … anche se temo che possa finire anche a 1,50 … sull’euro. A quel punto.. ma già un po’ ora… i dazi vs terzi … sono nel cambio … altro non serve … e il super debitore Usa con i propri treasury … svalutati … farà meno fatica a rimborsare … gli americani compreranno più prodotti usa ecc. ecc. … e pure i paesi euro compreranno più Usa … visto il cambio…. e i Brics … e i paesi pieni di treasury Usa… e noi… staremo tutti sulla graticola … Una bella svalutazione e i conti tornano…forse… ma con l’inflazione?… Come ha fatto l’italia per molti decenni. R.