Nel giro di un paio d’ore sono arrivate tre notizie che segnalano in modo assai chiaro il clima che si continua a respirare a Wall Street in termini di attenzione per il mondo crypto – e ancora una volta con una maggiore concentrazione su Bitcoin e Ethereum. Tre delle società quotate che stanno investendo in questo comparto hanno infatti annunciato dei nuovi piani e dei nuovi acquisti che però hanno avuto degli effetti non lineari sui mercati e sul valore delle proprie azioni.
BitMine ha autorizzato il buyback di azioni per un controvalore di 1 miliardo di dollari, SharpLink ha comunicato l’acquisto di altri 77.000 Ethereum e Marathon – che fa anche mining BTC – ha lanciato una raccolta di capitale da quasi 1 miliardo per comprare altri Bitcoin.
Tre notizie da Wall Street: la febbre è ancora molto alta
C’è chi ha la febbre del sabato sera e chi ha quella da crypto. Tre diverse società impegnate nel settore hanno annunciato dei piani di investimento nuovi e degli acquisti di proporzioni che forse in pochi avrebbero immaginato come possibile soltanto poche settimane fa.
- $MARA – Marathon
È una società che tutti conoscono in quanto una delle più importanti a fare mining Bitcoin. In pochi forse sanno però che ha anche dei piani importanti di acquisto di BTC a mercato.
L’annuncio di oggi riguarda il completamento di una raccolta da 950 milioni di dollari in debito convertibile, con cedole allo 0,0% e che potrebbe arrivare anche a 1,15B se si dovesse arrivare al massimo delle sottoscrizioni da chi ha preso parte all’iniziativa. Il titolo perde circa l’1% in apertura.
- $SBET – SharpLink
Ha comunicato l’acquisto di altri 77.000 Ethereum, cifra importante e che porta le intere dotazioni del gruppo in quota 2 miliardi (o poco meno ai prezzi attuali). Il titolo ha però risposto con un secco -7,5% in apertura, con i mercati che stanno soffrendo un momento di affanno proprio in concomitanza dell’apertura delle piazze USA.
- $BNMR – Bitmine
È la società che è passata dal mining al mondo delle treasury in Ethereum. Ha appena annunciato un piano di riacquisto di azioni massimo da 1 miliardo di dollari.
Anche questo è piaciuto molto poco ai mercati, che hanno punito il titolo con un -10% forse eccessivo anche di fronte a un piano che per ora non piace.
Primi segni di affanno?
Forse sì, anche se la volatilità su questi titoli è sempre stata molto elevata. Rimarrà però da analizzare la risposta dei mercati su un orizzonte possibilmente più ampio, tenendo anche conto del fatto che l’apertura USA non ha fatto bene alle quotazioni crypto.
Siamo da tempo vicino ai massimi anche per i principali indici della BORSA USA, cosa che potrebbe innescare un po’ di nervosismo, in particolare in attesa del FOMC di domani, che comunicherà la propria decisione sui tassi di interesse.
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