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Andamento prezzi ancora INCERTO su Bitcoin: ma la DOMANDA torna a FARSI SENTIRE!

Bitcoin barcolla, ma dovrebbe essere solo una sbornia temporanea.

Le ultime settimane 3 settimane di contrattazioni si sono rivelate altamente instabili per Bitcoin (BTC), che dopo aver assaporato l’aria di nuovi massimi storici sopra i $123.000, ha visto l’offerta tornare a prendere in mano la situazione. Al momento la criptovaluta viene scambiata intorno ai $114.000, in calo del 3,7% negli ultimi 7 giorni, indecisa sulla direzione da prendere nel breve periodo.

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Nonostante l’outlook precario, i dati on-chain suggeriscono che la domanda si sta manifestando sotto la superficie, contribuendo a togliere monete dalla circolazione mentre gli operatori più deboli svendono le proprie posizioni. Cerchiamo di fare mente locale e capire dove siamo diretti con Bitcoin e con tutto il mercato crypto.

Il grafico si Bitcoin si incrina: il sentiment degli investitori di breve rischia di innescare un altro sell-off

Come avevamo accennato qualche giorno fa nel mezzo dell’ultimo crash del mercato crypto, gran parte delle vendite, almeno per quanto riguarda Bitcoin, erano arrivate dagli short-term holders (STH). Tutti coloro che detenevano coins da meno di 155 giorni, ossia gli utenti più orientati alla speculazione di breve periodo, sono stati colti in contropiede dal mercato, e spinti conseguentemente a liquidare gran parte delle proprie holdings, di cui una fetta acquistata precedentemente a prezzi più elevati.

Ora la situazione rimane ancora molto incerta, con gli STH a rischio capitolazione se i prezzi dovessero scendere ancora un pò. Secondo la metrica “BTC: Short Term Holder NUPL”, che misura quanti profitti e perdite non realizzate ci sono sul mercato in un determinato momento, potremmo assistere ad un escalation ribassista nelle prossime sessioni.

short term nupl bitcoin
Bitcoin sentiment STHFonte dati: https://studio.glassnode.com/

Il valore del NUPL è attualmente a 0,06, con un cost-basis on-chain del gruppo degli short term a circa $104.000. Se l’indicatore dovesse scendere verso le zero, c’è un alto rischio che queste entità entrino in modalità panico, andando completamente in perdita, e che possano quindi alimentare una nuova ondata di vendite. 

Spesso in passato la rottura ribassista del valore zero del NUPL è stata seguita da una forte contrazione dei prezzi di Bitcoin. Occhio dunque a possibili crash da qui ai prossimi giorni.

Gli investitori di lungo periodo tengono in piedi la struttura di Bitcoin

Se non fosse per la resilienza dei long-term holders, ossia coloro che detengono monete da più di 155 giorni, Bitcoin saremmo già in pieno bear market. Negli ultimi giorni, mentre gli operatori di breve periodo hanno scaricato grosse posizioni, quelli più orientati al lungo periodo non si sono fatti prendere dal panico ed hanno continuato imperterriti con la propria strategia.

In particolare, come mostrato dal grafico “BTC: Realized Cap HODL Wavesgli indirizzi che non hanno mosso UTXO (spostato BTC) negli ultimi 6 mesi, detengono ancora una quota estremamente rilevante della ricchezza del network Bitcoin.

Ciclicamente, finché questo valore rimane alto, la struttura del mercato resta solida, poiché significa che molte monete sono nella mani della cosiddette “diamond hands” pazienti. Quando il dato inizia a scendere, solitamente avvengono le ultime fasi bullish del mercato, prima dell’arrivo degli orsi e del freddo.

onde ultime UTXO Bitcoin
HODL waves BitcoinFonte dati: https://studio.glassnode.com/

La domanda resta forte su Bitcoin: ecco cosa devi guardare ora!

Da sottolineare come, se prendiamo in esame tutte le entità inattive da oltre un anno (ancor più pazienti della categoria più ampia dei LTH) il quadro diventa ancora più chiaro: la propensione a mantenere Bitcoin nel lungo periodo rimane elevata, segno di una fiducia strutturale nella crescita futura dell’asset.

Mentre gli STH capitolavano le proprie monete, la domanda netta per l’acquisto di BTC da questo gruppo ha superato ampiamente la nuova emissioni di coins. Negli ultimi 30 giorni il dato è positivo per ben 160.000 BTC, sinonimo incontrovertibile di una fitta attività di accumulazione. 

domanda di acqusito Bitcoin
Accumulazione BitcoinFonte dati: https://cryptoquant.com/

Nel frattempo sugli OTC desk la disponibilità di Bitcoin continua a scendere drasticamente, evidenziando come i grandi investitori stiano acquistando silenziosamente lontani dalle borse retail. In questi mercati ora troviamo ancora 145.000 BTC, pronti ad essere ceduti, un numero molto più modesto rispetto a quello degli anni precedenti, che però è ancora eccessivamente liquido per ipotizzare un supply shock.

La paura fa 90: siamo vicini al bottom locale?

Ora, anche se ci sono tutte le carte in regola per una continuazione del drawdown, visto tra l’altro un valore di profitti non realizzati record che supera gli $1,4 TRILIONI di dollari, possiamo comunque aspettarci che il bull market di Bitcoin riparta a breve. Esattamente come ipotizzavamo pochi giorni fa, sembra più probabile che i tori possano tornare in azione, piuttosto che gli orsi possano uscire dal letargo.

Lo capiamo dal fatto che situazioni di così forte panico dal mondo retail, raramente capitano sui mercati, e spesso si verificano proprio in prossimità di bottom locali. Pensate ad esempio che negli ultimi giorni il volume taker 24H su Binance ( ossia gli ordini a market eseguiti) ha toccato un valore complessivo di vendite che supera gli $1,5 miliardi di dollari.

volume take Binance
Taker volume BinanceFonte dati: https://cryptoquant.com/

Questo significa che in molti hanno premuto il tasto sell in un momento di forte emotività, fenomeno tipico di un dip che poi viene assorbito dai compratori in un contesto di bull market. Possiamo dunque aspettarci che nelle prossime sessioni, ci sarà un graduale recupero delle quotazioni e un ritorno ad un sentiment positivo, salvo eventuali scivoloni o drammi nel contesto macro.

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