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Bomba da SEC pro Ethereum e Solana: ok a liquid staking!

Una notizia bomba che arriva da SEC e favorisce Ethereum e Solana!

Per chi sa leggere tra le righe, è una delle notizie più bullish per l’ecosistema Ethereum. La cattiva notizia è che non è detto che il mercato sia in grado di farlo. La buona notizia è che una notizia del genere, se non scontata subito dai mercati, lascia un po’ di margine temporale per agire.

SEC ha pubblicato un comunicato stampa dove afferma che i token di liquid staking non sono security. E quindi non sono bersaglio potenziale di SEC e delle sue azioni legali. Un passaggio che sarà importante anche per lo staking degli ETF Ethereum, che potrebbero fare ricorso proprio al liquid staking per far fronte a problemi eventuali di liquidità dei quali parleremo tra poco.

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Bomba da SEC: liquid staking non è security

Per chi non fosse molto pratico di DeFi: il liquid staking è un processo tramite il quale consegniamo Ethereum ad un protocollo e ne riceviamo indietro dei token che sono una sorta di ricevuta del fatto che abbiamo messo in staking tramite quel protocollo i nostri $ETH.

Tali sistemi esistono anche in altri ambienti (principalmente Solana) e sono tra i più popolari di ciascun ecosistema di appartenenza.

Ora da SEC arriva un’autentica bomba: i token di liquid staking, le ricevute di cui sopra, non sono security, il che vuol dire che non sono contratti di investimento negli USA, il che a sua volta vuol dire che non sono soggette a regole estremamente restrittive che in passato SEC aveva utilizzato per attaccare i progetti più disparati.

Riflessi anche per il settore ETF

Ci saranno riflessi importanti, potenzialmente, anche per il settore ETF negli USA. I gestori stanno infatti cercando di trovare una quadra per offrire lo staking all’interno dei loro prodotti, dovendo però trovare una quadra per i problemi di liquidità che potrebbero avere, soprattutto su Ethereum

Su questo network infatti si può sì procedere con lo staking diretto, che però espone a possibili code per l’uscita dal sistema. Nel caso in cui dovessero esserci deflussi dall’ETF, ovvero market maker che distruggono quote perché c’è poca domanda, potrebbe presentarsi il problema della coda, che può protrarsi per diversi giorni e può rendere appunto l’ETF illiquido nei confronti dei MM suddetti.

Cosa impossibile per un ETF regolamentato, motivo per il quale le soluzioni sono fondamentalmente due: o mettere in staking soltanto una percentuale degli ETH che si hanno in cassa, oppure ancora scegliere di integrare il liquid staking.

Certo, ci vorranno altre aperture da parte di SEC, ma il fatto che l’agenzia abbia deciso di pubblicare un comunicato stampa di questo tipo lascia ben sperare.

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Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
3 mesi fa

La convergenza è arrivata. La tecnologia di Solana si unisce alla chiarezza normativa della SEC. Il risultato? Il “platino digitale” sta entrando a Wall Street. L’era delle blue chip crypto è iniziata. 💎

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
3 mesi fa

e chissà perchè è un mese che gli istituzionali si riempiono le tasche di Ethereum… sicuramente non lo sapevano! Bella comunque la SEC 2.0, mi piace 😀

Klaus Marvin
Klaus Marvin
3 mesi fa

d’accordissimo con la mamma di Antonio, seguiamo le mosse degli istituzionali che sicuramente hanno le informazioni migliori e si sa che il vero denaro sono la conoscenza e le giuste informazioni.