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Lunghe code su Ethereum: è un problema GROSSO per gli ETF

Ethereum ha un problemino. E potrebbe diventare invece un grosso problema per gli ETF USA.

Altro che code di rientro dalle vacanze! Per chi vuole entrare o uscire dal novero dei validator di Ethereum c’è da aspettare 14 giorni, in entrambi i sensi di marcia. Un livello di attesa che non si era mai registrato prima.

Ma che tipo di segnale è questa lunga coda? È un problema per Ethereum? Potrebbe esserlo per gli ETF ETH quotati negli USA, che sono in procinto di ottenere l’ok da SEC (e vedremo più avanti perché). Per tutti coloro i quali stanno investendo o pensando di investire nel mondo ETH, qualche riga per capire cosa sono queste code e perché sono un segnale importante per Ethereum e per il suo ecosistema.

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Lunghe code su Ethereum

Un titolo da Rai Isoradio – che però è particolarmente calzante per la situazione su Ethereum. Ci sono infatti lunghe code sia per chi vuole entrare nello staking e diventare validator, sia per chi vuole smettere di esserlo e recuperare il suo denaro.

I dati attuali: WAIT indica il tempo di attesa previsto

Le code, nel momento in cui scriviamo, superano i 14 giorni e dunque le 2 settimane. Questo perché Ethereum ha dei limiti (come altre chain che hanno scelto meccanismi simili) a quanti possano entrare e uscire dal meccanismo di validazione.

L’idea di fondo – che ora non approfondiremo perché non è questo lo scopo di questo speciale – è di permettere una certa stabilità al sistema che è il cuore del funzionamento di Ethereum, andando a limitare in quanti possono entrare e uscire in un dato lasso di tempo.

Il numero di ingressi e uscite permesse in una epoch. Una singola epoch è composta di 32 blocchi, e dunque dura circa 6,4 minuti.

La formula è di calcolare il totale dei validator attivi, dividere quel numero per 65.536 e permettere quel livello di ingresso e di uscite. Se il numero è inferiore a 4, si sceglie 4 come limite.

Questo porta, allo stato attuale, ad avere ~15 entrate e ~15 uscite. Con un numero così elevato di persone/validator/associazioni che vogliono entrare e uscire, la coda è presto spiegata.

Perché è un “problema” per gli ETF

Gary Gensler non aveva torto su tutta la linea. Lo staking sugli ETH detenuti dagli ETF causa tutta una serie di problemi, a partire dalla liquidità degli stessi ETF.

Gli ETF creano e distruggono nuove quote di continuo. Il che vuol dire che in quest’ultimo caso devono vendere ETH e rimborsare dollari. O comunque rimborsare ETH se si passerà alla modalità di creazione in kind.

Se gli ETF messi eventualmente in staking hanno bisogno di 2 settimane per essere sbloccati, come si può effettivamente rimborsarli? Le strade che stanno valutando SEC e gestori sono due:

  • Mettere in staking solo una parte degli ETH

Il che vuol dire offrire dei rendimenti comunque inferiori a quelli che si possono ottenere avendo il 100% in staking. Questo permetterebbe però agli ETF di essere più liquidi.

  • Liquid staking?

Protocolli come Lido o Rocket Pool offrono un token in cambio dello staking “liquido”, che è sempre vendibile a mercato per ottenere dollari.

Questo risolverebbe il problema, anche se non sul piano… legale. L’ETF avrebbe infatti in cassa quello che tecnicamente è un asset diverso da ETH, con rischi ulteriori di controparte.

Un problema che sarà risolto con SEC che chiude se non due, almeno un occhio? Staremo a vedere. Il “problema” però rimane importante – e di non facile soluzione.

Motivo per cui VanEck ha inviato richiesta direttamente, in campo Solana, per un ETF su JitoSOL, ovvero su una versione in liquid staking.

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la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
2 mesi fa

stiamo vivendo un periodo molto particolare, in cui ETH ha triplicato il suo prezzo in 5 mesi… credo sia più che normale che una buona fetta di long term holders voglia portare a casa qualche guadagno, da cui le code. Anche in passato è stato rarissimo che la coda di uscita superasse i 2-3 giorni: è un cambio di pelle, non si fa ogni mese.
Il fatto invece che la coda per uscire sia già diventata più corta di quella per entrare la dice lunga sulla richiesta, che nonostante l’ATH appena raggiunto continua a montare.
Detto questo, malissimo che vada gli ETF continueranno a fare quello che fanno ora: NON mettere in staking. Gli investitori svegli si compreranno ETH spot o OTC e se lo metteranno in stake da soli, i boomers continueranno ad andare di ETF. Ma conoscendo il potere dei boomers scommetto che sarà risolto anche questo enorme problema della liquidità in uscita a egli ETF con staking incluso diventeranno una realtà a breve 🙂