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Wisdomtree: pronto l’ETF su Bitcoin

Anche Wisdomtree, uno dei più importanti gestori di fondi ETF al mondo, ha appena comunicato a SEC l’intenzione di partire con un prodotto a gestione automatica basato su Bitcoin. Nella giornata di ieri il gruppo ha infatti inoltrato il necessario form S-1 per avviare un nuovo fondo direttamente alla Securities and Exchange Commission, procedura dovuta per quotare un ETF negli Stati Uniti.

Wisdomtree fondo Bitcoin
Wisdomtree annuncia un nuovo fondo su Bitcoin

Come i tanti ETF su Bitcoin che abbiamo già visto, anche in questo caso saremo davanti ad un prodotto che replica l’andamento di BTC e che potrà essere scambiato presso le principali borse del mondo – a partire dagli USA – sotto forma di quote.

Non è necessario passare da questo tipo di prodotti – sebbene interessino molti risparmiatori – per investire su BTC. Abbiamo a disposizione ormai da anni broker come eToro (da qui puoi iscriverti gratis) – che permette di accedere anche a questa criptovaluta, sia in acquisto che in vendita.

Non è inoltre la prima volta che Wisdomtree si espone all’interno del mercato delle criptovalute. Durante lo scorso giugno aveva avviato le procedure per un ETF misto che avrebbe avuto in paniere anche il 5% di Bitcoin.

Cresce la febbre per Bitcoin anche tra gli investitori istituzionali

Nonostante Wisdomtree sia tra i gestori di fondi più importanti al mondo, questa notizia non deve assolutamente sorprendere. Quasi tutti i top player del settore, oggi, stanno già gestendo oppure hanno richiesto l’autorizzazione per dei fondi basati su Bitcoin.

VanEck, che è il primo gestore al mondo per volumi, soltanto lo scorso Gennaio aveva inviato una proposta simile. Allo stesso modo si sono mosse anche la più grande banca d’affari del mondo JP Morgan e anche il gestore di fondi texano Valkirye. Non mancano prodotti di questo tipo sul mercato, ma l’arrivo (anzi il ritorno), di un operatore importante come Wisdomtree la dice lunga sullo status di Bitcoin anche tra i principali gestori di investimenti su scala mondiale.

Cosa comporta l’interesse dei fondi per Bitcoin?

Siamo ormai ad un punto di svolta epocale. Da un lato investire in Bitcoin è diventato un fatto normale, che anche i piccoli risparmiatori o investitori potrebbero considerare, anche se avversi al rischio. Dall’altro lato questo potrebbe significare un aumento della domanda di BTC, cosa che potrebbe portare ad ulteriori aumenti, in linea con le previsioni BTC che il nostro sito cura e aggiorna con costanza.

Dall’altro lato un ingresso dei fondi – al contrario di quello che pensano in moltissimi – aumenterà la volatilità, almeno sul breve periodo, sia al rialzo, ma sia soprattutto al ribasso, con il Panic Selling che può diventare molto più ricorrente. Come dimostrano i dati infatti, sono proprio i nuovi arrivati sul mercato a vendere senza raziocinio non appena BTC (o le altre criptovalute) hanno delle correzioni.

Nella community delle criptovalute, intanto, si stanno delineando due fazioni: da un lato chi vede l’arrivo dei fondi come la conferma ufficiale della grandiosità del progetto, dall’altro chi mal sopporta invece le ingerenze della finanza “ufficiale”, quella che, almeno fino a qualche tempo fa, riteneva Bitcoin un passatempo primo di qualunque valore finanziario.

Qualunque siano i sentimenti nella vecchia guardia delle criptovalute, questo avvicinamento tra i due mondi non può che considerarsi come scontato. Il processo ormai è partito e non ci sarà nulla che potrà interromperlo. Sia per Bitcoin, sia per il mondo della DeFi e delle criptovalute di ultima generazione. Che volenti o nolenti entreranno nelle mire di fondi come Wisdomtree, prima o poi.

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