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Arriva una seconda treasury dedicata a $AVAX, il token del network Avalanche. Si chiamerà Avalanche Treasury Co. – sarà allineata agli obiettivi dell’ecosistema, dice il comunicato stampa – e arriverà al Nasdaq tramite una fusione con Mountain Lake Acquisition Corp – che al momento è quotata presso il più importante listino al mondo con il ticker $MLAC.
L’obiettivo, sempre secondo quanto riporta la Avalanche Foundation, sarebbe quello di creare una riserva di $AVAX per importanti quantità, partecipando però al tempo stesso all’ecosistema. Dietro ci sono nomi importanti, compreso Bart Smith, che dopo 20 anni a Wall Street ha deciso di sposare la causa. Anche in questo caso però si tratterà di una vendita di token $AVAX da parte della Fondazione legata a Avalanche, con un lock-up che però impedirà di spenderli e/o venderli.
Un affare da 675 milioni di dollari
Un affare che sembra diverso dagli altri che abbiamo commentato sulle pagine di questo giornale. Avalanche avrà una seconda DAT, ovvero una seconda società quotata che si occuperà di accumulare $AVAX. Arriverà in borsa nel primo trimestre del 2026 dopo una fusione con Mountain Lake Acquisition Corp. e otterrà i primi 200 milioni di dollari in $AVAX dalla Fondazione (con un pagamento cash). Altri 460 milioni di investimenti previsti dipenderanno dalla capacità di raccogliere capitale tra i privati.
Il target è quello di un mNAV (ovvero un rapporto tra detenzioni crypto e valore del gruppo) dello 0,77x, così da poter offrire uno scarto di 23 punti che dovrebbe rendere più appetibile l’investimento.
Molte istituzioni hanno difficoltà ad accedere agli asset digitali o si limitano a detenere i token nativi senza ottenere ritorni né integrazione con l’ecosistema. Abbiamo creato Avalanche Treasury Co. per offrire qualcosa che crediamo sia più di valore rispetto all’esposizione passiva.
Questo è il commento di Bart Smith, che sarà il CEO di questa nuova società quotata.
Gli obiettivi di lungo periodo sono quelli di superare detenzioni di 1 miliardo di dollari. E a breve dovrebbe essere annunciata la raccolta da 460 milioni di dollari, che includerà degli investitori privati selezionati.
Ci sarà anche Emin Gün Sirer tra i consiglieri della società – così da garantire un allineamento tra gli obiettivi del gruppo e l’intero ecosistema di Avalanche.
- Un modus operandi diverso
È la seconda iniziativa di questo tipo nel mondo di Avalanche – ed è la seconda che vede una cessione, in questo caso di token ancora da sbloccare – da parte della Fondazione. Una modalità che creerà probabilmente sul breve minori pressioni rialziste sul prezzo, dato che i token non saranno acquistati a mercato.
Seguiremo anche questa iniziativa – che appare come più solida rispetto alle altre che abbiamo comunque coperto su queste pagine – anche sul nostro Canale Telegram ufficiale.
