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Tasse crypto: 26% per stablecoin legate all’euro, 33% il resto. Arriva la BOZZA [TESTO]

Ecco la bozza della Legge di Bilancio per quanto concerne la tassazione crypto. Piccolo passo avanti, ma...

ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT® – La bozza della Legge di Bilancio 2026 contiene aggiornamenti rispetto alle disposizioni che sarebbero dovute entrare in vigore, secondo la Legge di Bilancio del 2025, ovvero l’aliquota al 33%.

Secondo quanto si legge il grosso delle attività crypto dovrebbe passare al 33% di tassazione sui gain, fatta eccezione per quelle che vedono l’impiego, la cessione o la detenzione di stablecoin legate all’euro. Verrà anche istituito per decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze un tavolo permanente per il controllo e la vigilanza sulle criptovalute e sulle relative attività. A partecipare il MEF, insieme a CONSOB, Banca d’Italia, Unità di Informazione Finanziaria e le associazioni più rappresentative del settore.

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Al 26%, ma solo per operazioni che riguardano le stablecoin legate all’euro

All’articolo 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 24, dopo il primo periodo, è aggiunto il seguente: «Le disposizioni di cui al primo periodo si applicano con l’aliquota del 26 per cento, in luogo di quella ordinaria del 33 per cento, ai redditi diversi e agli altri proventi di cui alla lettera c-sexies) del comma 1 dell’articolo 67 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, derivanti da operazioni di detenzione, cessione o impiego di token di moneta elettronica denominati in euro

Questo è quanto è stato inserito nella bozza della Legge di Bilancio 2026 che sarà trasmessa al Parlamento e che farà da base di discussione per arrivare poi al documento finale da approvare.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti sulle attività in stablecoin legate all’euro che saranno oggetto di una aliquota a questo punto di favore al 26%. Per il resto, si dovrebbe pertanto rimanere al 33%.

Certamente incluse dalla realizzazione di una plusvalenza le attività di conversione di stablecoin in euro (da token a euro in altra forma avente forza legale), così come dovrebbero (il condizionale è d’obbligo per il momento) essere coperte eventuali attività remunerative dall’impiego di token ancorati all’euro.

Seguiranno aggiornamenti per quello che è – lo ricordiamo – un documento ancora provvisorio e che dovrà essere discusso in Parlamento prima della definitiva approvazione. Seguici anche su Telegram per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità che riguardano il mercato crypto.

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Nick
Nick
1 mese fa

Che pagliacci….una cosa più complicata non la potevano fare?

Teo
Teo
1 mese fa

Domanda obbligatoria, la normativa sarà retroattiva e colpirà plusvalenze fatte ad esempio nel 2024 e 2025?

Claus
Claus
1 mese fa

Ma a cosa serve? Se sono un italiano l’unico modo che ho per comprare/vendere stablecoin in euro è usare gli euro, ergo non c’è plusvalenza.

blustacks
blustacks
1 mese fa

è tutto fumo negli occhi. Cosi potranno fare titoloni sui giornali del tipo “Scongiurata la tassazione al 33% sulle criptovalute….” Ho fiducia pari a zero anche perche di dietrofront peggiorativi ne hanno fatti molti…perche questa volta dovrebbe essere diverso?

Ernestina
Ernestina
1 mese fa

E cosa succede con una stablecoin non regolata come l’USDT?

sfuzzone
sfuzzone
1 mese fa

non capisco: se vendo BTC in fiat pago il 33%, se vendo BTC in EURC e poi converto EURC in Euro fiat pago il 26%?

peppe
peppe
1 mese fa
Reply to  sfuzzone

ancora non è capito

Pippaman
Pippaman
1 mese fa
Reply to  sfuzzone

Da come l’ho capita io (quindi posso sbagliare) è che i proventi / stake / interessi???? da detenzione di token pareggiati al Euro abbiano il 26%. Non trading verso euro ma detenzione.

In ogni caso ridicolo a mio avviso

blustacks
blustacks
1 mese fa

ed infatti, manco farlo apposta e odio aver ragione, su ANSA si legge: “…Della norma, peraltro, “non eravamo stati informati, lo abbiamo letto nelle bozze”, aggiunge Nevi, sottolineando la totale contrarietà degli azzurri a un intervento che arriva mentre si abbassa dal 33% al 26% il prelievo sui cosiddetti stablecoin: “Non ci sembra equo equiparare la casa al trading sulle criptovalute”. Scusate se riscrivo qui per la seconda volta…