Tornano in positivo i numeri sugli ETF Bitcoin e Ethereum negli Stati Uniti d’America. Per la giornata di trading di ieri, che ha visto Bitcoin scucire qualche punto percentuale di dominance all’oro, si sono registrati 477,2 milioni di dollari di inflow negli strumenti dedicati a Bitcoin e 141,7 invece negli strumenti dedicati a Ethereum. Un cambio di rotta che si aspettava da tempo e che rappresenta un termometro del sentiment di Wall Street, che cambia ormai più rapidamente di quello dei mercati crypto puri.
La giornata del 21 ottobre sarà infatti con ogni probabilità ricordata come quella del tentativo di passaggio di testimone dall’oro a Bitcoin, seguendo una narrativa che circola ormai da qualche tempo e che vorrebbe i due in tandem in una sorta di stagione del debasement trade – della quale abbiamo già parlato qui.
Gli ETF cambiano rotta: dopo la disfatta BlackRock di ieri, si torna a crescere
Gli ETF su Bitcoin non arrivavano certamente da un buon periodo. Per 5 sessioni di fila infatti avevano fatto registrare dei deflussi di capitale – che nel caso di questi strumenti non sono relativi alla capitalizzazione, ma a capitali che concretamente escono (o entrano come nelle giornate di ieri) dal veicolo.
Per la giornata di ieri, 21 ottobre 2025, abbiamo avuto capitali in ingresso per 477,2 milioni di dollari, segno di un’inversione importante in termini di sentiment e che è coincisa con una forte ritirata dell’oro in termini di prezzo.
La correlazione e il rapporto tra i due asset divenuti popolari anche all’interno della strategia del debasement trade – che vorrebbe gli hard asset come unico modo di resistere alla svalutazione – sarà il tema di analisi anche nei prossimi giorni, dato che questo rimarrà uno dei temi principali di discussione tra analisti e investitori.
- Bene però anche Ethereum
La narrativa di una prima rotazione dai profitti sull’oro a Bitcoin è però almeno in parte sconfessata dalla performance, altrettanto buona in rapporto se non migliore, di Ethereum tramite gli ETF di Wall Street.
Gli ETF su $ETH hanno fatto infatti registrare degli inflow per 141,7 milioni di dollari, una cifra superiore a quella fatta registrare su Bitcoin, se dovessimo tenere conto delle importanti differenze di capitalizzazione tra i due asset.
Quanto spingerà Londra?
L’altro tema della settimana rimarrà senza dubbio alcuno l’andamento degli ETF Bitcoin e Ethereum a Londra. Per ora a cercare di dividersi una torta di dimensioni incerte ci sono BlackRock iShares, Bitwise e 21Shares, tre gestori più che sufficienti per attirare su di sé e su questi asset l’interesse dei mercati.
Londra rimane e rimarrà una piazza di enorme rilevanza per il mercato dei capitali: rimane però incerto l’appetito di questa piazza per le crypto. Ci sarà boom, oppure i numeri saranno quelli, certamente più tiepidi, delle piazze europee continentali?
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