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LIQUIDAZIONI CRYPTO

Altri 820 milioni di liquidazioni: il mondo Bitcoin e crypto non impara mai!?

Altre 24 ore di paura e delirio sui mercati crypto. La colpa? Sempre degli stessi.

C’è o forse sarebbe meglio dire c’era ancora tanta leva sui mercati. È bastato davvero poco ai trader degen – come si chiamano in gergo tecnico – per tornare con posizioni estese e moltiplicate – che durante la volatilità innescata dal FOMC di ieri hanno finito per farsi… liquidare. Chi credeva che dal 10 ottobre – il giorno più infausto di sempre per il mondo crypto – ne sarebbe venuto fuori un contesto umanamente e matematicamente migliorato è stato smentito anche questa volta.

Le liquidazioni delle ultime 24 ore ammontano a 824 milioni di dollari – una cifra importante dati i movimenti relativamente ristretti – e che non può essere considerata come completa, perché intermediari come Binance continuano a diffondere dati che potrebbero essere incompleti.

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824 milioni di dollari in posizioni spazzate via dal mercato

Rispetto al 10 ottobre – giorno terribile e che però in tanti sembrano aver già dimenticato – sono relativamente poca cosa. Ma sono comunque tanti tenendo conto del fatto che i movimenti di ieri, mentre Powell parlava con toni eccessivamente hawkish, sono stati modesti.

824 milioni di dollari che sono probabilmente una frazione dei numeri reali. Non è credibile che la prima venue di trading per quantità di liquidazioni sia stata Hyperliquid (fosse anche soltanto per i volumi, che sono di molto inferiori rispetto a Binance), così come non ha senso – questo raccontano i dati – che Bybit abbia avuto più liquidazioni sempre di… Binance.

Gli strani dati delle liquidazioni: chi non racconta tutta la verità?

I numeri sono dunque molto più elevati – ma è un problema che abbiamo ogniqualvolta abbiamo la necessità di utilizzarli – e finché non ci sarà un cambiamento da parte di pur rispettabili venue di trading, non ne verremo fuori.

Non un mercato per chi ama le leve eccessive

Se da un lato il mercato crypto sta maturando in termini di struttura di mercato, la vecchia guardia non sembra avere alcuna intenzione di farlo. Anche ieri – rispetto a un evento atteso e che era previsto da tempo – un evento che da sempre innesca una certa volatilità – in tanti si sono fatti trovare impreparati.

O meglio – hanno pensato di essere direzionalmente corretti, salvo poi prendersi (nel migliore dei casi) uno stop loss e nel peggiore ricevere quelle terribili mail che iniziano con Dear Trader,.

Il mercato crypto e Bitcoin – come ci ha ricordato recentemente anche il direttore Alessio Ippolito sulla sua newsletter è un mercato ostico – che non dovrebbe coprire il 100% dei nostri investimenti e con la leva che dovrebbe essere utilizzata con estrema parsimonia.

Se ci si è fatti liquidare con movimenti che su Bitcoin non hanno superato il 3%… di quella parsimonia non vi è stata evidentemente traccia.

Una questione di libertà

Che i mercati crypto tendano a accumulare maggiore leva non è un mistero per nessuno. Ne avevamo parlato anche con André Dragosch di Bitwise – in un’intervista esclusiva per il nostro giornale:

La nostra intervista a André Dragosch

È, come sottolinea Dragosch – anche una questione che riguarda più da vicino temi invero filosofici e politici, come quelli della libertà. Si dovrebbe proibire la leva? Non dovrebbe esistere il diritto a farsi liquidare?

E, aggiungiamo noi, ammesso che una proibizione del genere sia giusta nel senso più alto del termine, come andrebbe implementata?

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la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
1 mese fa

Ho detto la mia nell’altro articolo 🙂
TL, DR: c’è prima da decidere se vogliamo lasciare all’individuo la libertà (ben più complessa) di decidere della sua salute, come su uso di droghe, guida senza cintura ed eutanasia (con relativi costi sociali), per citarne giusto tre; poi si potrà decidere se prestiti con tasso di usura, insider trading e leve varie sono giusti nel senso più alto del termine o no

la mamma di Antonio
la mamma di Antonio
1 mese fa

Se quella delle scommesse sulle targhe delle macchine iniziasse ad assumere le dimensioni di una piaga sociale, o se ci fosse chi ci lucra invogliando la gente a scommettere e poi mangiandosi una percentuale, o ancora se si potesse facilmente taroccare la targa della prossima auto che passa… si, penso bisognerebbe fare qualcosa.
Le leve in mano alla gente comune sono nè più né meno che circonvenzione di incapace, per come la vedo io. Sono l’unica circonvenzione di incapace legalizzata dei giorni nostri? Oh, certo che no 🙂

Detto questo, egoisticamente parlando le leve sono fantastiche perché è grazie ai fessi che ci perdono soldi che gli exchange prosperano e io mi becco centinaia di regali da parte degli exchange stessi, nonché commissioni pari praticamente a zero; così come il gratta e vinci è fantastico perché è una tassa che pagano solo i cretini, e io pago meno tasse se gli altri ne pagano di piu. Sfruttiamoli questi poveri fessi, non cerchiamo di difenderli da loro stessi, sennò saremmo dei tiranni! Sì, è una provocazione. Fino a un certo punto.
Questa lo è ancora di più: la libertà è molto bella… fino a quando hai un cervello funzionante. Altrimenti è un incubo