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RLUSD RISERVE

Ripple: tutti i dati delle riserve della crypto stable RLUSD. Più sicura di USDC?

Tutto sulle riserve di RLUSD, stablecoin di Ripple che si prepara al grande salto.

Come si sta muovendo il mondo stablecoin negli USA in termini di riserve? Ripple ha pubblicato l’ultima attestazione delle riserve di RLUSD, stablecoin che ormai vale – in termini di capitalizzazione – più di 800 milioni di dollari. Riserve che sono diverse per specie e per modalità di gestione da quelle di USDC di Circle e più simili a quelle che sono le vecchie gestioni (forse più sicure?) delle stablecoin.

In pancia di RLUSD troviamo infatti 451 milioni di dollari in debito USA a breve scadenza, insieme a 249 milioni in fondi money market e 123 milioni di dollari in depositi cash presso istituzioni regolamentate negli USA. Un approccio appunto diverso da quello di Circle – che invece lascia la gestione delle proprie riserve a BlackRock in un fondo money market unico, con una percentuale storicamente variabile cash immediatamente disponibile.

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RLUSD: nuove attestazioni

È bene ricordare che si tratta ancora di attestazioni e non di audit completi – come richiederà in futuro il Genius Act, la legge che governerà le stablecoin negli Stati Uniti. Attestazioni indipendenti firmate da Deloitte che puoi scaricare da qui e che segnalano una gestione molto prudente delle riserve da parte di Ripple per la sua RLUSD, stablecoin che si sta avvicinando a grandi falcate al primo miliardo di circolante.

TipologiaQuantità
Debito USA a breve scadenza451 milioni di dollari
Fondi money market249 milioni di dollari
Cash presso banche123 milioni di dollari
La composizione delle riserve di Ripple RLUSD

Operazione trasparenza che è gestita appunto da Deloitte e che segnala investimenti diretti in titoli e soltanto per poco più del 25% in fondi money market. Fondi che comunque sono altrettanto sicuri e hanno una composizione del portafoglio orientata verso titoli di debito pubblico USA e repo, principalmente.

Buffer: ovvero il cuscinetto di liquidità aggiuntiva rispetto al circolante a 34 milioni di dollari, al 4,3%, cuscinetto di ampiezza importante, soprattutto se paragonato a quello di Circle USDC, che nel momento in cui scriviamo può contare su una liquidità in eccesso dello 0,39%.

Presto gli audit?

Sì, è questo il cammino che dovranno intraprendere tutti i gestori di stablecoin negli Stati Uniti, tenendo conto di quanto è contenuto nel GENIUS Act. Una composizione possibile, negli USA, delle riserve che è comunque molto più vantaggiosa di quella imposta dal MiCA in Europa.

Se negli USA è possibile detenere anche fino al 100% in debito pubblico (dunque fruttifero) in Europa ai grandi gestori viene imposto un deposito bancario di un minimo del 60%, cosa che rende molto meno conveniente un business di questo tipo, soprattutto se di successo.

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