Crypto BOMBE: profitti 30-50% in 24 ore. Mercato pazzo o manipolazione?

Sono state 24 ore da urlo per il mercato delle criptovalute, in particolare quello del settore altcoin. Crescita di valore in doppia cifra per quasi tutte le criptovalute considerate di seconda fascia, che superano le blue chip del settore, quelle con maggiore interesse da parte di Wall Street. Un movimento insolito data la grande sofferenza dalla quale arriva il grosso di queste criptovalute. 

Con un giallo: la crescita di prezzo è stata spinta principalmente dal mercato spot e non da quello dei futures, fatto insolito e che segnala diverse possibilità. La più suggestiva arriva da GSR – un importante player del settore crypto. E la vedremo tra poco. 

Un movimento sui vecchi token

La prima particolarità del boom delle ultime 24 ore riguarda i token che hanno fatto registrare la maggiore ripresa. È interessante vederli per categorie di appartenenza: 

• AI

C’è stato – come avevamo visto ieri – un rimbalzo consistente dei principali tokendel settore AI, dovuta a una convergenza di motivi. 

$FET di ASI ha avviato da poco un programma di burn relativamente articolato, sul quale avremo modo di tornare nelle prossime ore sul nostro Canale Telegram. 

Fanno bene anche $RNDR, $GRT (a nostro avviso impropriamente accostato al mondo AI, ma i mercati hanno sempre ragione), $WLD di Worldcoin, ma anche $VIRTUAL. 

Questa convergenza è dovuta anche a rumors di una futura apertura da parte dell’UE all’AI – che significa una riduzione delle limitazioni attualmente in vigore. 

• Vecchia guardia

Sono diverse le crypto della cosiddetta vecchia guardia che hanno spinto molto sull’acceleratore dei gain. Si rivedono $DOT, ma anche $ZEC (legata però anche al trend privacy ormai in corso da qualche tempo), in aggiunta a crypto che tutti o quasi avevano dimenticato, come $VET di VeChain, $XTZ di Tezos e $IOTA. Il movimento è anomalo al punto tale da comandare per tutti il massimo dell’attenzione.

Onda anomala spinta dagli exchange?

La teoria forse più interessante circolata nelle ultime ore è stata pubblicata su X da Frank Chaparro, leggendario giornalista del settore e che ora è in forza da GSR – operatore del mondo crypto nel settore del market making e dei deal OTC. 

Mentre i mercati azionari sono stati colpiti fortemente oggi, un rally piuttosto particolare nelle criptovalute è incentrato soprattutto sui token della vecchia scuola: FIL, LTC, NEAR, DOT, ETC. Una teoria è che questo potrebbe essere legato al 10 ottobre e forse qualche scambio sta riacquistando un posto per rendere intere le persone che hanno avuto liquidazioni. Queste mosse sono indiscutibilmente guidate spot, il che non è tipico con finanziamenti negativi pervasivi su tutta la linea. 

La teoria sarebbe stata diffusa da Spencer Hallarn, che è a capo della divisione OTC di GSR. Teoria suggestiva, che però per il momento non può essere in alcun modo verificata. 

I volumi sulle crypto che si sono mosse di più hanno il seguente rapporto sui principali exchange: 

Informazioni sui dati: per ciascuna colonna sono stati utilizzati i dati dell’exchange che ha fatto registrare i volumi più importanti. 

Almeno a guardare i dati – che qui rappresentiamo in grafico – la teoria non sembrerebbe essere sostenuta almeno dal rapporto tra volumi. 

Tuttavia il discorso di Spencer Hallarn è anche un’altra. Con i rate che sono stati negativi per il grosso della giornata almeno su alcuni di questi asset, il boom di prezzo è arrivato principalmente da acquisti spot, dato che con funding rate così sbilanciati a favore dei long – e dunque con short che stavano dominando lo spazio derivati – è difficile immaginarsi che il prezzo sia stato mosso da questo comparto. 

Rimarrà un fenomeno curioso da indagare – cosa che faremo man mano che arriveranno nuovi dati. 

Suggestiva, certamente, l’ipotesi che qualche exchange stia comprando per rimborsare i clienti. Tuttavia servirebbero delle prove che per il momento nessuno ha. 

Occhio agli swing di prezzo

C’è da prestare il massimo dell’attenzione anche per le prossime ore. La profondità dei book di ordini rimane infatti fortemente compromessa e dunque – come è d’altronde accaduto durante le ultime ore – è possibile che i prezzi continuino a muoversi in entrambe le direzioni con una scarsa resistenza. 

Altra lezione per chi vuole capire la struttura di questi mercati: certi movimenti non si sono verificati su criptovalute che hanno una buona capitalizzazione di mercato e book con sufficiente liquidità. È una sorta di conferma di quanto avevamo appreso tutti insieme il 10 ottobre scorso, ma al contrario. 

Va bene che chi era long, in questo caso, ha guadagnato, ma rimangono tutte le preoccupazioni indicate qui dal nostro direttore Alessio Ippolito.