Per la terza volta 21Shares ha modificato il prospetto del suo ETF Ripple Spot, che è ancora in attesa di approvazione da parte di SEC. Nel farlo, il gestore di fondi crypto ha aggiunto l’ormai celebre clausola dei 20 giorni, una clausola già utilizzata con successo da Grayscale, Bitwise e Canary per il lancio di prodotti ETF su $SOL, $HBAR e $LTC.
Se entro i prossimi 20 giorni SEC non dovesse rispondere, anche l’ETF di 21Shares su Ripple sarà automaticamente approvato e potrà essere scambiato in borsa negli USA. Da calendario, sarebbe comunque il secondo ad arrivare – dato che quello di Bitwise che utilizza la stessa formula sarebbe pronto allo sbarco già il 13 novembre.
Scadenza il 27 novembre
La data che dobbiamo aspettarci per il listing è quella del 27 novembre – dato che molto probabilmente SEC non interverrà in opposizione. Il nuovo commissario, Paul Atkins, si è infatti dichiarato pubblicamente a favore di questo modo di procedere.
L’unica incognita rispetto agli ETF già lanciati con questa metodologia è lo status di Ripple XRP, che in passato ha avuto problemi di carattere legale proprio negli USA (e con la precedente gestione di SEC). Non saranno però problemi ostativi: i giudici si sono espressi sulle vendite originarie di XRP dichiarandole una vendita di security non registrate, ma al tempo stesso hanno confermato che le vendite secondarie sono invece perfettamente legali.
Bitwise, 21Shares: chi conta di più?
Una prima chiave di lettura dovrebbe comunque apprezzare la quantità. I book di clienti dei diversi gestori non sono perfettamente coincidenti, e averne di più che cercano di vendere un prodotto su $XRP di Ripple sarebbe comunque una buona cosa.
Per quanto riguarda i rapporti di forza tra i due, possiamo guardare a quanto sono riusciti a spingere i relativi ETF su Ethereum (e non quelli su Bitcoin, dove 21Shares collabora con ARK).
C’è anche l’ETF di Franklin Templeton che sfrutta la stessa meccanica e che dovrebbe essere pronto per il lancio il 24 novembre.
| Gestore | INFLOW ETF ETHEREUM |
|---|---|
| 21Shares | 19 milioni di dollari |
| Bitwise | 390 milioni di dollari |
| Franklin Templeton | 66 milioni di dollari |
I rapporti di forza sono a favore di Bitwise
In altre parole la forza e la presenza di 21Shares negli USA nel settore ETF altcoin è per il momento ridotta, anche se non è assolutamente detto che sul mondo alt non siano in grado di raccogliere maggiori consensi.
D’altronde è quanto è successo su $SOL per l’ETF sempre di Bitwise. Il gruppo continua a accumulare a buoni ritmi – e a ritmi molto più rapidi di quanto abbia fatto su $ETH, dove ci sono BlackRock e Fidelity ad accumulare.
Perché nessuna reazione del prezzo?
Almeno in parte i prezzi delle crypto coinvolte nel trend ETF hanno già reagito in passato. Per quanto riguarda la possibile spinta futura, c’è anche da guardare a cosa è accaduto a quelli su Bitcoin e Ethereum. Ci è voluto del tempo, ma poi la spinta è stata innegabile.
Accadrà lo stesso anche al mondo degli ETF altcoin? Dipenderà anche dalle condizioni generali di mercato.
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