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Bitcoin, Ethereum, altcoin: gli ETF sono nati per manipolare? I numeri e la realtà QUÌ

È vero che i grandi fondi stanno manipolando i prezzi? È tutto finito per il grande libero mercato crypto e Bitcoin?

Gli ETF sono la migliore cosa capitata agli asset digitali, da Bitcoin alle altcoin.

Anche se qualcuno ritiene la presenza di giganti del calibro di BlackRock un pericolo – oppure fonte di manipolazione diretta dei prezzi – la realtà è ben diversa. I giganti di Wall Street giocano secondo le stesse regole imposte dai protocolli. E di problemi, se proprio dovessero essercene – saranno di altra natura.

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Manipolazione, occupazione del mercato, attacco a Bitcoin e crypto: quanto c’è di vero?

Il mondo crypto non è un mondo di cime, almeno quando l’argomento è la struttura dei mercati (tradizionali e non).

C’è poi l’incentivo perverso dei click e delle visualizzazioni: le teorie del complotto piacciono a tanti, quasi a tutti. E questo è un ottimo incentivo affinché vengano create e fatte circolare.

Da Criptovaluta.it® le cose funzionano diversamente. Non abbiamo mai cercato di ottenere favori dal pubblico riempiendo loro la testa di fesserie. Non lo faremo neanche questa volta.

1. Su Bitcoin: BlackRock e gli altri devono giocare secondo le regole

BlackRock gestisce già oltre 100 miliardi di dollari di controvalore in Bitcoin per conto dei clienti. Può modificare il funzionamento tecnico di Bitcoin? No. Può far andare più veloci i blocchi? No. Può impattare su anche uno solo degli ingranaggi che fanno funzionare Bitcoin? No.

E qui il complottista più arguto in genere risponde: ma possono impattare sul prezzo. Possono scaricare Bitcoin a mercato e distruggerne il prezzo? Questo ci porta al secondo punto.

2. Gli ETF non sono gestioni attive

Detto in modo più semplice: non è BlackRock e non sono gli altri gestori a decidere se e quanto vendere. Sono le migliaia di investitori che utilizzano questo prodotto per essere esposti verso Bitcoin o altre criptovalute.

ETF IBIT DATI
Se in positivo, inflow. Se in negativo, outflow. Ma sai chi decide? Proprio loro, i mercati. E non il gestore dell’ETF.Dato SO SO VALUE su $IBIT di iShares BlackRock

Quando leggete un tweet – magari da un account molto seguito – che vi dice che BlackRock sta vendendo, avete acquisito un’informazione fondamentale: avete davanti un cretino senza alcun rispetto della vostra intelligenza.

Ok scrivere titoli: “BlackRock scarica” utilizzando figure retoriche. Un po’ meno parlare di grandi complotti.

3. La situazione è leggermente diversa sulle crypto in PoS

C’è uno sviluppo molto interessante: gli ETF hanno iniziato a fare staking. Il che vuol dire avere grandi dotazioni di capitale all’interno di sistemi dove quel capitale conta.

In via molto teorica una concentrazione di capitali in capo a questi soggetti può portare a collusioni.

Tuttavia ci sono due argini a un comportamento potenzialmente poco corretto: il primo è la teoria dei giochi => ovvero non ha alcun senso che un gestore che vende tali prodotti ai propri clienti si attivi per distruggerli.

Il secondo è di carattere legale: dubitiamo fortemente che un gestore di certe dimensioni distrugga per sempre la sua reputazione per fare un dispetto ai crypto bro.

Sui problemi di governance capture che potrebbero emergere, discuteremo anche in un approfondimento specifico nel corso della prossima settimana.

4. Liquidità = bene

Gli ETF hanno innescato una serie di effetti a cascata che hanno fatto un enorme favore a chiunque partecipi a certi ecosistemi, come investitore o come utente.

Intorno agli ETF ora si raccoglie una liquidità importante (anche tramite futures e opzioni), con prodotti che esistono perché esistono… gli ETF.

liquidita cme
Volumi e open interest al CME di Chicago, la più grande borsa derivati del mondo, continuano a essere molto importanti

In secondo luogo hanno consentito uno spostamento del trading verso intermediari che sono più solidi di una parte rilevante degli exchange.

È una maturazione del mercato importante – e che contribuirà a separare gli asset digitali che hanno un ETF da quelli che non lo hanno, soprattutto in termini qualitativi.

Questo senza tenere conto dell’enorme pubblicità che i gestori di questi prodotti fanno ai relativi protocolli.

5. Non è vero Bitcoin/Solana/Ethereum

Vero, verissimo. Avere un pezzo di carta (garantito dalla più grande potenza della storia umana) non è la soluzione definitiva. Non potete usare gli ETF onchain, non potete custodirli direttamente, sono a rischio potenziale di sequestro.

Tutto vero – e per questo non riteniamo che gli ETF siano la soluzione per tutti. Anzi, li riteniamo per tanti investitori una versione pigra della detenzione diretta.

Tuttavia c’è chi – e dobbiamo farci i conti – vuole essere esposto a questi asset nel modo più semplice possibile.

Va biasimato? Sono opinioni personali. E comunque di differenze con chi fa trading (e quindi ha volontà di guadagnare) non è che ce ne siano troppe, almeno sul piano “etico” sul quale mettono la questione i contestatori degli ETF.

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