Altcoin crypto: 5 fattori che LIMITANO la crescita del tuo portafoglio!

Purtroppo nel panorama crypto, specialmente tra il pubblico retail italiano, manca ancora la consapevolezza di ciò che può far apprezzare, o al contrario affossare, il prezzo di un altcoin. Leggiamo spesso commenti su X e sulle chat telegram, e quello che emerge è che la quasi totalità degli investitori compra monete completamente a casaccio,  per sentito dire, o peggio perché qualche crypto bro ha scritto che salirà di sicuro e che rimpiazzerà Bitcoin in futuro.

Non usiamo mezzi termini per dire che questo atteggiamento vi farà solo impoverire nel lungo periodo, quantomeno se non imparate a distinguere la fuffa da ciò che magari ha le potenzialità per fare bene in un contesto positivo per le borse crypto. Oggi quindi vediamo i  5 fattori che erodono il potenziale di crescita del tuo portafoglio altcoin, a cui dovresti prestare molta attenzione se non vuoi finire alla lunga con il cerino in mano.

Altcoin crypto: attenzione alle pubblicità ingannevoli dei media

Partiamo da un concetto basilare, che non dovremmo neanche stare qui a spiegarvi, ma che alla luce di quanto stiamo leggendo ultimamente riteniamo fondamentale per evitare che qualcuno di voi lettori si faccia male. Molte altcoin sono veri e propri scam, destinate a fallire in tempi relativamente brevi con i fondatori pronti a vendere tutte le proprie monete in faccia agli holders sprovveduti. Come riconoscerle?

Il campanello d’allarme principale è l’estrema promozione su giornali e media crypto. Quando leggete frasi del tipo “ Crypto destinata a fare 100X” o “ La prossima Bitcoin”, state sicuri che siete di fronte ad una fregatura. Sono titoli sensazionalistici ideati solo per attirare click e portare qualche pollo a credere nel sogno che viene venduto.

Spesso le stesse monete di cui si parla in questi articoli sono vendute tramite presale (altro grosso campanello d’allarme), da società di cui si conosce poco la provenienza ed il cui team è anonimo. Fate molta attenzione perchè nel 99% dei casi finirete per perdere tutto. Se avete dubbi riguardo la bontà di un altcoin, non esitate a fare domande sul nostro canale Telegram.

Scarsa utilità ed adozione limitata

Passando a temi più legit, ed escludendo le monete scam e le presale farlocche, vediamo quali altre caratteristiche possono danneggiare il prezzo di un altcoin. Una delle più importanti è l’assenza di utilità di quella moneta sul mercato, cosa che limita la domanda di acquisto ed incentiva più l’offerta di vendita.

Purtroppo esistono migliaia di monete, che fanno magari parte di un progetto serio e sono guidate da intenti nobili, ma che contestualmente non servono a nulla o ad attività che hanno poco a che fare con metriche economiche. Come ad esempio i token di governance, utilizzabili solo per votare alle proposte di sviluppo di un progetto, senza fornire alcun incentivo concreto a chi li detiene.

Quando selezioniamo un altcoin dobbiamo SEMPRE chiederci le seguenti domande, anche se la tecnologia sottostante è buona o c’è uno sviluppo interessante:

• Quante persone utilizzano questa altcoin, e per quale scopo?
• Quanti volumi fa quel progetto o quella blockchain su cui si basa il token?
• Perchè mai dovrei detenerla? C’è un legame diretto con la crescita del protocollo?

Non importa se quel token viaggia su un’infrastruttura che va 1.000 volte più veloce di Ethereum o Bitcoin. Se nessuno usa quella tecnologia o non c’è motivo di utilizzarla, il token non vale nulla.

Offerta non circolante troppo vasta o eccessiva diluizione

Capita spesso di incontrare token che hanno un caso d’uso interessante ed un ecosistema attraente, ma che purtroppo sono zavorrati da una struttura di distribuzione totalmente sfavorevole agli investitori. Parliamo di quelle altcoin che presentano una supply circolante molto piccola rispetto all’offerta totale, con molti appuntamente di unlock all’orizzonte.

Tanti unlock significa automaticamente tante potenziale vendite sul mercato, e non importa se quel valore verrà utilizzato per finanziare lo sviluppo del progetto: nel breve termine l’impatto è comunque negativo sui prezzi. Spesso inoltre molte monete che hanno una molta supply da sbloccare, sono impiegate come rewards token, cioè offerte come incentivo per altre attività. Ecco, diciamo che non è il massimo dell’appetibilità.

Pensiamo sempre alla banale relazione di domanda/offerta e al concetto di scarsità digitale: perchè mai dovreste comprare qualcosa che verrà diluito nel tempo e che viene letteralmente regalato? Non è assolutamente un modello sostenibile per la crescita dei prezzi.

Bassa interoperabilità e mercati isolati

Questa è una condizione spesso tipica delle altcoin più piccole e che vivono su ecosistemi non-EVM compatibili o su chain per lo più esotiche. In gergo si dice che sono poco interoperabili, ossia in parole povere sono difficili da raggiungere partendo da exchange o dalle reti principali.

Spesso serve passare per bridge o per protocolli poco noti, oppure peggio ancora serve disporre di un wallet specifico per poterci interagire. Inutile dire che è un fattore limitante per la crescita di un token, poiché chiaramente meno persone sono incentivate ad acquistarlo se c’è una barriera, tecnica o operativa troppo elevata.

Nelle crypto, più un altcoin è facile da negoziare e con una narrativa semplice da capire, più è probabile che riuscirà a trovare compratori. Questo è anche il motivo per cui le monete maggiori sono listate sui principali exchange, anche se non è una caratteristica imprescindibile per la crescita dei prezzi. 

Eccessiva esposizione al comparto altcoin

L’ultimo fattore è probabilmente il più importante e non riguarda una singola altcoin ma più in generale l’esposizione dell’intero portafoglio. Possiamo infatti scegliere le monete con più potenzialità e caratteristiche bullish del mondo, ma se basiamo la nostra asset allocation in modo sproporzionato senza curarci del rischio, abbiamo già perso in partenza.

Non smetteremo mai di ricordarlo: un buon portafoglio da investitore, e non da scommettitore, ha un’esposizione ridotta al comparto altcoin, ed è composto principalmente da Bitcoin, oltre che ovviamente anche da altri asset tradizionali esterni al mondo crypto. Nel lungo termine, un portafoglio composto solo da altcoin, finisce nella maggior parte dei casi a perdere valore, e questo o lo capite adesso, o lo imparerete a vostre spese nel tempo.

👉QUI UN ESEMPIO DI ALLOCAZIONE RAGIONEVOLE, DI CUI VI HA PARLATO IL NOSTRO DIRETTORE ALESSIO IPPOLITO.