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BNB SCALATA

CZ vuole prendersi la società quotata che investe in BNB. Quasi una scalata ostile

Le cose non vanno bene per una DAT legata a BNB. Si muove il family office di CZ.

C’è un golpe da BNB Network, società che un tempo era CEA Industries e che ora si occupa di accumulare $BNB a mercato. Una DAT in piena regola, che aveva già ricevuto dei finanziamenti da YZILabs, family office di CZ e che ora però sarebbe oggetto di una sorta di scalata ostile da parte del gruppo guidato dal fondatore di Binance.

Secondo un recente filing a SEC si sarebbe pronti alla nomina di nuovi membri del board, che di fatto farebbero passare il controllo della società nelle mani di YZILabs. Mossa indicata come necessaria in quanto l’attuale board avrebbe distrutto valore degli azionisti. Gli obiettivi dichiarati sono quelli di avere una migliore supervisione di chi si occupa fattivamente dell’azienda, nonché migliori comunicazioni con gli investitori. Tutto questo arriva in una fase relativamente complicata per il mondo delle DAT, che ha colpito anche giganti del comparto come Strategy.

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Dalle sigarette elettroniche a BNB, e ora a CZ

La storia è simile a quella che abbiamo già visto ripetersi tante volte negli USA. Una società quotata viene di fatto acquisita tramite PIPE (investimenti privati) e si trasforma in una DAT, ovvero in una digital asset treasury, ovvero una società che come attività principale acquista criptovalute.

Nel caso specifico si tratta di CEA Industries, che un tempo era attiva nel settore delle sigarette elettroniche e poi, dopo il PIPE, è diventata una società tesoreria digitale, che investe in $BNB, il token legato a Binance.

Il filing inviato a SEC parla della necessità di nominare membri del consiglio di amministrazione aggiuntivi, al fine di:

  • Aumentare la supervisione del management
  • Migliorare la comunicazione con gli investitori
  • Recuperare fiducia nel mercato

In realtà l’intervento – parecchio a gamba tesa anche per il feroce mondo delle società quotate in borsa, non nasce dal nulla. Dopo un picco vicino ai 57$, le azioni del gruppo valgono ora soltanto 6,59$ (con la notizia della semi-ostile scalata che non ha aiutato granché), non ci sono passi avanti in termini regolamentari e il management, almeno a detta di YZILabs, non avrebbe portato a termine delle procedure fondamentali.

In aggiunta, secondo YZILabs, membri del management attuale non solo non avrebbero cercato contatti istituzionali, ma al tempo stesso avrebbero tentato la promozione di società simili.

Una questione di mNAV

È il fattore che tutti stanno analizzando per capire dove trovare offerte di acquisto su società che hanno già una cassa importante di crypto e un valore di mercato che non rispecchia tali detenzioni.

È un problema che in realtà sta affliggendo anche i big – vedere qui la mossa di Saylor di oggi – e che vedrà, ove possibile, interventi probabilmente di questo tipo, ovvero con un take over delle operazioni da parte di chi questo mercato lo conosce.

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