Per il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, Bitcoin ha come target I 180.000$ entro fine 2026. Una previsione bullish – che per molti depressi dalla price action degli ultimi mesi sarà come il più proverbiale dei bicchieri d’acqua nel deserto.
Una previsione di prezzo che se vogliamo non è così esuberante rispetto ad altre che abbiamo dovuto leggere in giro, ma che comunque significherebbe un raddoppio del prezzo da qui ai prossimi 12 mesi.
Tutti ottimisti su Bitcoin?
Qualcuno tra i più cinici dei nostri lettori ricorderà che non è mai una buona idea chiedere all’oste della qualità del vino. E Brad Garlinghouse, anche se in realtà a capo di Ripple, ha tutto l’interesse a un’ennesima corsa di Bitcoin, che finirebbe senza dubbio alcuno per riversarsi in modo positivo su tutto il comparto.
Più timida invece Lily Liu, della Solana Foundation, che sempre all’interno della stessa kermesse, la Blockchain Week di Binance, ha parlato di prezzi superiori ai 100.000$.
Chi avrà ragione? Sarà come sempre il mercato a separare le previsioni giuste da quelle sbagliate, ma è forse più interessante come nessuno, almeno ai vertici del settore, sembri avere alcuna intenzione di mostrarsi titubante.
Decoupling tra il sentiment dei big e quello dei retail?
Al netto dell’interesse diretto di certi player – che devono anche vendere prodotti e dunque rappresentare il pane per più croccante e fresco possibile – rimane una forte separazione tra quello che sembrerebbe essere il clima tra i retail e quello tra i più articolati snodi del mercato.
Soltanto a inizio settimana – se volessimo mettere da parte i più collegati al mondo crypto – abbiamo avuto Vanguard che ha iniziato a offrire accesso agli ETF Bitcoin, Ethereum e a parte di quelli sulle altcoin. Allo stesso tempo abbiamo avuto delle dichiarazioni importanti da parte di Charles Schwab, altro intermediario di enormi proporzioni, che dal nuovo anno offrirà accesso a Bitcoin e Ethereum ai suoi clienti.
C’è dunque un movimento, a nostro avviso molto solido – e in grado di aprire maggiormente il mercato anche all’afflusso di nuovi capitali, quelli di investitori che fino a oggi erano rimasti “fuori dal giro”.
Vedremo se questo potrà effettivamente trasformarsi in un ritorno di una spinta rialzista anche sui prezzi. Spinta rialzista che manca da tempo anche da parte di strumenti come DAT e ETF, che avevano sostenuto la corsa lungo tutto il 2024.
Stasera ci occuperemo anche di questi aspetti, partendo dalle particolari vicissitudini di Saylor – impossibilitato ormai ad acquistare Bitcoin, dato il momento difficile che ha colpito anche la sua Strategy.
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