Il 2025 verrà probabilmente ricordato come l’anno del grande rally dell’oro, mentre per Bitcoin (BTC) i ricordi resteranno legati ad una price action che ha deluso le aspettative di molti investitori. Nel momento della stesura di questo articolo, CFD su XAU sono scambiati a $4.411, in rialzo del +4,63% a dicembre e con i prezzi che registrano un nuovo massimo storico sopra il top di ottobre.
Bitcoin dall’altra parte registra un mese abbastanza piatto, con le quotazioni ancora bloccate sotto i $90.000, molto distanti dall’ATH di ottobre. Scende nuovamente la correlazione tra i due asset, in un contesto dove evidentemente gli investitori preferiscono puntare sul bene rifugio per eccellenza in ottica di de-risking, preferendo l’oro fisico a quello digitale. Non proprio il massimo per il mondo crypto, ma per fortuna possiamo comunque approfittare di queste condizioni per generare rendimenti grazie ad alcuni strumenti DeFi.
Bitcoin contro oro: correlazione in calo
Non sempre Bitcoin ed oro si muovono sulla stessa lunghezza d’onda. Anzi, spesso capita proprio di vedere una bassa correlazione, o addirittura negativa, in determinate fasi del mercato, in base a quello che è il sentiment ed il posizionamento degli investitori. In questo momento, secondo i dati di Newhedge, la correlazione tra i due asset si attesta a -0,089, un valore che indica come, in linea di massima, la loro price action si muova in maniera differente.
In particolare da metà novembre abbiamo assistito ad una forte divergenza tra l’andamento dei prezzi delle due, con l’oro che è andato progressivamente a recuperare il dump di ottobre fino a segnare nuovi massimi, mentre Bitcoin è scivolato sotto il peso dei ribassi. Non siamo comunque ancora ai valori più bassi di correlazione: il gap potrebbe accentuarsi ulteriormente nelle prossime sessioni qualora il trend dovesse proseguire in questo modo.

Leggermente meglio nel confronto con le azioni: il rapporto tra Bitcoin, stock ed oro
Mettendo in relazione, oltre a Bitcoin ed oro, anche le performance degli indici Nasdaq Composite ed S&P 500, notiamo dinamiche interessanti. La criptovaluta tende in questo momento a comportarsi in maniera più simile all’azionario USA, seppur comunque con una correlazione a 30 giorni bassa intorno a 0,20 /0,30 ( scala da +1 a -1).
Nel frattempo, come visto anche prima, la correlazione con l’oro continua a scendere in modo vistoso, tanto da aver toccato pochi giorni fa uno dei valori più bassi del 2025. Il contesto attuale ricorda un po’ quanto osservato a giugno e marzo, nel mezzo di due ritracciamenti per Bitcoin che poi hanno accompagnato un successivo rally al rialzo.

Vedremo se questa divergenza si attenuerà fino magari a tornare in una situazione di forte correlazione tra tutte e 3 le asset class, come osservato a maggio ed inizio ottobre, momenti in cui i prezzi di BTC sono saliti in modo importante. Al momento però, possiamo riconoscere solo l’oro come unico protagonista dei mercati.
Come approfittare del rally dell’oro in DeFi?
Nel caso voleste coprirvi da una possibile continuazione del rialzo dell’oro a discapito di BTC, avete a disposizione diversi strumenti per gestire il rischio. Potete innanzitutto trovare un’esposizione diretta all’oro tokenizzato, attraverso asset come XAUT o PAXG, due stablecoin il cui valore è ancorato al prezzo di un’oncia troy di oro fisico. Vendendo una piccola parte della vostra allocazione Bitcoin per una di queste due monete può aiutare a bilanciare le performance del portafoglio.
Poi, cosa ancora più interessante, in DeFi abbiamo alcune soluzioni con cui ottenere un rendimento sopra le nostre holding in oro tokenizzato. Di per sé, XAUT o PAXG non producono yield nativo, quindi dobbiamo crearne uno “artificiale”. Su Morpho possiamo ad esempio impegnare come collaterale XAUT per prendere in prestito USDT ad un tasso di interesse del 3,32% (che dovrete pagare).

Da qui abbiamo svariati modi per mettere a rendita USDT ad un tasso superiore del 3,32%, così da incassare la differenza. Ve ne scriviamo alcuni in ordine:
– Lending su Aave di USDT0 (versione cross-chain di USDT), rete Plasma, al 4,49%.
– Lending su Aave di USDe, rete Ethereum: bisogna prima convertire USDT in USDe e poi depositarlo sul protocollo per un +5,64%.
– Vaut su Morpho: ci sono diversi vault dopo poter ottenere facilmente tra il 7% ed il 12%, in base alla stablecoin ed al curator scelto.
Esistono in realtà moltissime altre soluzioni per far fruttare il proprio capitale in stablecoin, qui avete una guida approfondita.
Altri modi per sfruttare il gap tra oro e Bitcoin?
Esistono in realtà svariati modi al di fuori della DeFi per approfittare di una possibile outperformance dell’oro su Bitcoin e, più in generale, sul resto del mercato crypto.. Il concetto di fondo è quello dell’hedging, ossia impiegare strategie per compensare le perdite su un asset attraverso l’esposizione a un altro con dinamiche differenti.
È un discorso molto interessante, spesso poco compreso dai crypto bro, su cui ci servirebbe un approfondimento dedicato per spiegare nel dettaglio tutte le varie sfaccettature. Se volete intanto scoprire qualche modo per coprirvi generalmente da un potenziale calo del mercato, abbiamo pubblicato per voi un video sul tema.
Sta a voi decidere come muovervi sulla base della vostra strategia ed esposizione al rischio. Se siete long su Bitcoin e crypto, potrebbe aver senso impiegare una piccola parte della size in oro per coprirsi da eventuali fasi di debolezza del mercato. Se invece siete fermi in stablecoin in attesa di un calo, forse acquistare l’oro sui massimi non è proprio il massimo in ottica di risk/reward.
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