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Gli ETC Bitcoin europei diventano 100% green!

L’ecologia è il nuovo tema caldo anche in borsa. E per questo ETC Group, che è di gran lunga il gruppo più importante per quanto riguarda il mondo degli investimenti in criptovalute, ha deciso di trasformare i suoi ETP (una sorta di ETF) su Bitcoin e di renderli carbon neutral.

Parliamo della compagnia che ha immesso sul mercato il primo veicolo finanziario su Bitcoin in Europa – e la cui mossa potrebbe essere presto ripresa anche da altri soggetti che operano in mercati analoghi. Contribuendo così a mettere a tacere le voci di un Bitcoin inquinante – e che sarebbe poco adatto per il grande palcoscenico proprio in virtù del suo impatto ecologico.

ETC Group - investimenti in bitcoin Carbon Neutral
Bitcoin diventa green, grazie all’iniziativa di ETC

Tutto questo in un contesto europeo dove la stessa Unione ha cercato di restringere gli spazi operativi degli investimenti con un forte impatto sull’ambiente. Cosa che Bitcoin, come ha già dimostrato ampiamente ieri il Council, per il momento non è.

Cosa ha in mente ETC Group?

Semplice: il gruppo andrà a bilanciare l’investimento in Bitcoin con altri investimenti che hanno invece un impatto positivo sull’ambiente e sulle emissioni di CO2. E lo farà grazie all’assistenza della svizzera South Pole – società svizzera che si occupa proprio di fornire assistenza agli investitori che cercano titoli e fondi che abbiano un impatto positivo sull’ambiente.

È qualcosa sul quale stiamo lavorando da tempo – e Elon Musk [che ha interrotto il supporto di Bitcoin da parte di Tesla, NDR] ha semplicemente accelerato questo processo.

Questo è stato il commento di Bradley Duke, CEO della compagnia, per Decrypt, sottolineando come l’aspetto ecologico di Bitcoin sia non soltanto una preoccupazione degli ecologisti, ma anche di una parte non irrilevante degli investitori.

Aggiungendo inoltre che i costi – che sono parecchio alti – saranno sostenuti direttamente da ETC, senza che ci siano delle ripercussioni sui clienti che hanno investito nell’ETP. Una mossa coraggiosa, che speriamo aiuterà Bitcoin a liberarsi di una reputazione, almeno a nostro avviso, ingiustificata.

E intanto ieri il Council…

Ne abbiamo parlato proprio stamattina, in apertura. Il Bitcoin Mining Council indica come superiore al 50$ la quota di energie rinnovabili utilizzata dai miner. Una percentuale già molto alta, che però il Council, guidato da Michael Saylor, punta a far crescere nel futuro, anche di breve periodo.

Perché se è vero che Bitcoin ha dei consumi alti per la messa in sicurezza e per il funzionamento del suo network, è altrettanto vero che si sono già fatti dei passi da gigante per ridurne l’impatto. Con la cacciata dei miner dalla Cina, con ogni probabilità questa percentuale potrà essere ulteriormente innalzata, in particolare per quei miner che si trasferiranno negli USA o, perché no, a El Salvador, dove fervono i preparativi per offrire energia geotermica pulita ai miner – nell’ambito del più vasto progetto di bitcoininizzazione del paese.

Il futuro di Bitcoin è green?

L’enorme consumo di energia elettrica da parte di Bitcoin è una feature e non un problema. Chi ha bisogno di soluzioni a basso consumo ne può trovare a iosa anche nella nostra guida alle criptovalute green più importanti.

Se i consumi difficilmente potranno scendere, a fare la differenza saranno le iniziative come quella di ETC, che acquistando una quantità di titoli con impatto positivo sulle emissioni, renderà l’investimento completamente green.

Il resto, come sta raccontando già il Bitcoin Mining Council, lo faranno le evoluzioni del mondo dei miner, ormai sempre più decisi (anche per convenienza economica) ad utilizzare rinnovabili.

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