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Grayscale fondi UE

Grayscale vuole lanciarsi in Europa | Bitcoin e cripto in ETF nell’UE

Tutti i nostri lettori conosceranno ormai Grayscale, gestore di fondi a tema cripto che negli USA è veicolo di investimenti anche istituzionali, data la mancanza, fino a poco tempo fa, di ETF veri e propri.

Secondo quanto è stato confermato anche dal CEO del gruppo, Michael Sonnenshein, il gestore sarebbe pronto a sbarcare anche in Europa e sarebbe già alla ricerca di potenziali partner all’interno del continente. Si tratterebbe tra le altre cose di partner che dovrebbero offrire appoggio per un eventuale sviluppo di ETP a replica fisica.

Grayscale punta su UE con fondi BTC
Grayscale punta sull’Europa con i suoi prossimi prodotti

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Grayscale vuole sbarcare in Europa: ecco perché

La situazione è in realtà di quelle parecchio complesse, perché da un lato abbiamo una società di gestione che è in grado di offrire prodotti OTC negli USA, dall’altro un continente che sia su Bitcoin sia sulle principali criptovalute in realtà è già molto avanti, almeno in termini di prodotti finanziari.

Abbiamo infatti già diversi prodotti ETF/ETP/ETN che sono quotati presso le principali borse* del continente, con altri prodotti che sono in dirittura d’arrivo e che hanno iniziato a replicare anche i top coin e token del settore DeFi.

Un contesto decisamente più interessante per un gestore di fondi, che troverebbe quelle praterie che invece negli USA sono negate da SEC, che si ostina a cassare gli ETF Bitcoin a replica fisica.

Cosa che, sempre tornando a quanto va affermando da tempo Grayscale, potrebbe avere anche degli strascichi legali per l’authority che si occupa di vigilare sui mercati USA.Ma cosa ha in mente il gruppo per l’Europa? Starebbe negoziando innanzitutto con diversi partner in diversi paesi.

Anche se l’Europa è Unita, non vediamo il mercato europeo come monolitico. Ci muoveremo in modo metodico su tutti i centri e gli hub finanziari nei quali lanceremo prodotti, perché riconosciamo la differenziazione del comportamento degli investitori e l’attitudine dei regolatori.

Senza che però ci siano nuove sui mercati di quotazione. Con ogni probabilità le borse più papabili rimangono Francoforte, Parigi, Amsterdam, senza tenere conto di Zurigo che è comunque al di fuori dell’Unione.

Cosa cambia per il mercato europeo?

Ci sarà più varietà di prodotti, con Grayscale che storicamente è un fornitore di prodotti strutturati molto liquido e con agganci importanti anche nel mondo finanziario che conta.

Tutto questo mentre, almeno a nostro avviso, la partita si giocherà altrove, ovvero negli USA, dove oltre a Grayscale anche altri gestori importanti stanno cercando di fare rumore. Siamo, come amano ripetere molti appassionati, soltanto all’inizio.

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