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Mica giugno Bitcoin

Bitcoin e cripto in Europa | Regole pronte entro fine mese

Entro la fine di giugno dovremmo avere il primo punto d’arrivo per MiCA e per il resto delle regolamentazioni all’interno dell’Unione Europea per quanto riguarda il mondo cripto. Regolamentazioni che hanno già sollevato diverse polemiche e che però, sfruttando anche il panico innescato dal caso Terra Luna, potrebbero trovare buon gioco a passare in forma relativamente restrittiva.

Qualcosa che non dovrebbe essere un problema per l’intero ecosistema e neanche sul piano degli investimenti, ma che segnala almeno a nostro avviso ancora una volta l’Europa come ambiente piuttosto ostile nei confronti dell’innovazione. Nel complesso, e lo vedremo nel corso di questo nostro approfondimento, ci saranno inoltre delle novità interessanti e che potrebbero essere meno impattanti di quanto originariamente pensato.

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Entro al fine del mese nuove regole in Europa, almeno secondo…

Almeno secondo Patrick Hansen, che ha sempre seguito molto da vicino le vicende che riguardano UE e regolamentazione di Bitcoin e criptovalute. In un lungo thread su Twitter ha spiegato piuttosto in dettaglio cosa c’è in ballo e cosa è emerso dagli incontri trilaterali previsti per l’approvazione del complesso di leggi.

Le due più importanti regolamentazioni cripto UE fino ad oggi, il MiCA e il TFR, dovrebbero essere finalizzate per la fine di giugno. Hanno importanti implicazioni per il mercato cripto in UE e anche oltre. […] L’ultimo dialogo a tre tra le principali istituzioni UE è fissato per il 30 giugno, quasi tutte le questioni più importanti sono state già affrontate (e ci si trova già d’accordo). C’è ancora qualche questione da discutere. I NFT devono essere dentro o fuori il MiCA? La commissione vuole includerle per proteggere i consumatori, Consiglio e Parlamento erano contrari, ma sembrano aver accettato un compromesso. I NFT con ogni probabilità saranno in larga parte esenti, ma le aziende che offrono servizi collegati no. Avranno bisogno di licenze CASP (probabilmente i piccoli saranno esentatati).

Stablecoin: gli aspetti principali sono stati fissati. Nessuna esenzione per gli stablecoin algoritmici. Regolamentazione minuziosa per chi emette token e stable legati ad asset. […] MiCA introduce anche un’opzione per le autorità UE di fermare l’emissione di stablecoin se utilizzati su larga scala per i pagamenti. Da discutere ancora la soglia affinché siano considerati come “significativi” e chi andrà ad essere il supervisore.

Una situazione nel complesso piuttosto preoccupante, che potrebbe rendere rispetto a questi due comparti l’Europa un continente nel quale in pochi, almeno a nostro avviso, vorranno mettere piede. C’è però, almeno secondo Hansen, anche spazio per dell’ottimismo, in particolare in relazione al mondo DeFi.

La DeFi autentica sarà fuori dal MiCA, dopo negoziazioni lunghe e difficili. Nel 2023 la Commissione pubblicherà un report e lancerà un progetto pilota per la supervisione DeFi. Questo è un bene.

Altre questioni riguardano l’aspetto ambientale, come il ban del mining Bitcoin. Questo sarebbe ormai fuori discussione. Ci sarà ancora da discutere dell’estensione delle norme anti-riciclaggio.

DeFi fuori: è la notizia migliore

Il fatto che la DeFi sarà oggetto di regolamentazione forse più avanti è un buon segnale, anche se all’interno di un contesto piuttosto restrittivo a livello europeo, che non possiamo accogliere con entusiasmo.

Vittoria di Pirro DeFi
DeFi fuori: nella speranza che non sia una vittoria di Pirro

I mercati hanno comunque già scontato questo approccio UE e potrebbero al contrario salutare con ottimismo la restrizione del campo di applicazione del MiCA. Noi continueremo a seguire da vicino la vicenda, che sarà quintessenziale per il futuro cripto in Europa (e che sarà vettore di spostamento di tanti appassionati verso altri lidi). Ma chi è causa del suo mal…

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Marco
Marco
1 anno fa

Ma tutte ste regolamentazioni e non ma alla fine a cosa servono io non riesco a capire

Marco
Marco
1 anno fa

Cioè scusa l ignoranza

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Le regolamentazioni sono indirizzate verso gli exchange e i wallet, per lo meno i wallet cloud, credo non sono un esperto.
Vogliono nome cognome, indirizzo codice fiscale e via dicendo di chi investe, vogliono sapere in cosa investe il soggetto se scambia, se vende quando lo fa e tutto deve essere comunicato annualmente, credo ripeto.
Il problema è degli exchange, quello che mi fa riflettere è il wallet, in realtà se le chiavi ce le abbiamo solo noi, noi soli rimaniamo i veri possessori e gestori di quel denaro digitale, il problema è che appunto come dicevo i grandi gruppi e le banche vogliono essere prestatori di wallet, e le chiavi chi le tiene?
Anche il gruppo in questione?
E quindi raggiriamo il problema della detenzione assolutamente privata del denaro che promette bitcoin??
🤔🤔
Bisognerebbe scaricare il testo che sarà scritto in legalese e quindi non ci si capirà una fava.
Quello che non capisco è se cambierà qualcosa sulle quotazioni degli asset digitali…….
Mah, vedremo, comunque di sicuro nulla di buono all’orizzonte……..credo!!

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Seguirò di certo!
Ok le tasse ma quello non lo vedo come un problema anzi, da dipendente pago tasse da capogiro, imu, tari, tasi.
Su quello per me è ok chissà mai che comincino a pagarle tutti ste tasse.
Poi la plusvalenza è già tassata.
Per me è controllo la parola giusta che non so come si dice in latino😉

massimo
massimo
1 anno fa

vedrete che quando introdurranno le fiat elettroniche propgrammabili, il cui scopo e’ modulare qualita’ e quantita’ dei consumi, le cripto saranno relegate al mondo dei videogiochi o poco piu’.

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Buongiorno a tutto il gruppo. Sono D’accordo con Massimo l’obiettivo delle lobby è quello di avere il controllo assoluto e di bannare tutto. Ma ci saranno cripto che resisteranno quelle probabilmente con la miglior tecnologia e i migliori progetti e probabilmente Bitcoin ne uscirà ancora vincente ma per rivederlo sui suoi massimi è probabile che ci voglia molto tempo a causa dell’ignoranza che regna sovrana fra i politici europei che remano contro la propria popolazione. Paghiamo profumatamente politici che non possono decidere nulla perchè a manipolare tutto ci sono le lobby bancarie. L’Europa è stata fondata sulla menzogna per aggirare la volontà dei popoli. Prima ti ignorano poi ti deridono poi ti criticano poi ti fanno la guerra poi VINCI. Forza BTC sempre.
Buona giornata e un saluto al mitico Gianluca Grossi.

Cri
Cri
1 anno fa

Potrebbe anche NON essere una cosa negativa. Regole vuol dire ordine e tutela. Ci saranno meno truffe sicuramente e, di conseguenza, cresceranno in valore le coin “serie”.
Tasse? Si forse, staremo comunque a vedere ma una cosa è certa : regolamentare le crypto è finalmente il primo vero passo per introdurle ufficialmente nella vita quotidiana

Domenico Teti
Domenico Teti
1 anno fa

Troppo vasto e complesso è il campo delle cripto . Più tutto avanza e tutto diviene più difficile e finalmente un po’ dappertutto si conviene che è impossibile venirne a capo , in Italia come in America . Non possono mettere le mani in questo campo . Nemmeno in Cina .

Pet
Pet
1 anno fa

Perche non alla DeFi?