Home / Il miner BITCOIN in FALLIMENTO | Documento condiviso PER SBAGLIO

MINER CRISI BITCOIN

Il miner BITCOIN in FALLIMENTO | Documento condiviso PER SBAGLIO

La crisi dei miner Bitcoin è agli sgoccioli? Come direbbero i colleghi americani, another one bites the dust, o per dirla a modo nostro ce n’è un altro che potrebbe mordere la polvere molto presto. Il caso è quello di Argo Blockchain, che secondo un documento diffuso per errore, a quanto parrebbe, avrebbe deciso di muoversi verso il Chapter 11, procedura di protezione dalla bancarotta che prova prima a ristrutturare, poi a liquidare.

La situazione dei miner è quella che abbiamo già descritto molte volte nelle ultime settimane: introiti in caduta libera a causa del prezzo non entusiasmante di Bitcoin, debiti importanti contratti per il pagamento delle macchine ASIC e gestioni troppo spericolate hanno già sbattuto fuori dal mercato diversi miner – e altri si stanno aggiungendo.

La buona notizia? Nonostante la pressione di vendita che deriva da questo tipo di situazioni, Bitcoin continua a tenere sopra i 17.000$. Possiamo trovarlo anche presso la piattaforma sicura Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE DI PROVA illimitato – un intermediario che ci offre accesso ai migliori strumenti speculativi per fare trading.

Con Capital.com abbiamo la possibilità di investire tramite MetaTrader 4 e TradingView, entrambe piattaforme che permettono di investire con gli stessi strumenti che sono in dotazione ai pro del trading. E con il WebTrader interno possiamo anche accedere al mondo delle criptovalute con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Bastano 20€ di investimento minimo per passare al conto reale.

Argo Blockchain verso il Chapter 11?

Questo sembrerebbe quanto è emerso dalla diffusione accidentale di un documento destinato agli investitori, che è stato rilanciato ieri su Twitter da Will Foxley di The Mining Pod e di Compass Mining.

Argo si sta preparando per la bancarotta lunedì, secondo lo screenshot di un documento che mi hanno inviato (molto probabilmente in modo accidentale)

Il documento riporterebbe la decisione di accedere volontariamente al Chapter 11, la procedura di protezione dai creditori che viene innescata al fine di avere tempo per liquidare i propri asset e risarcire i creditori senza che questi possano aggredire il patrimonio della società in via preventiva.

Lunedì Chapter 11 Argo Blockchain
Chapter 11 per Argo lunedì?

Il titolo ieri era stato sospeso dalla borsa di Londra da FCA, l’omologa di CONSOB nel Regno Unito, dopo che sono stati diffusi dati sugli introiti in forte calo per l’azienda. Azienda che ha perso dall’inizio dell’anno, in termini di valore azionario, già il 90%, condividendo il destino con diversi operatori di una certa taglia.

I miner sono i grandi malati del mondo Bitcoin: ma è un bene che sia così

Lo abbiamo già scritto e non abbiamo alcun problema nel ripeterlo: Bitcoin ha un meccanismo di auto-aggiustamento che ha previsto anche la possibilità che cali la quantità di potenza di calcolo utilizzata per il mantenimento della rete.

L’aggiustamento della difficoltà permetterà ai miner che rimarranno in salute di avere introiti maggiori e dunque di recuperare parte delle revenue perse a causa del calo del prezzo di Bitcoin, contestualmente con l’aumento della competizione per accaparrarsi quelli di nuovo conio che vengono inseriti in ogni blocco.

Una situazione dunque che volenti o nolenti andrà a risolversi, con qualche metaforico cadavere lasciato lungo la strada. Capita, o come si diceva qualche tempo fa, è il mercato bellezza. Chi sopravviverà al momento più buio per l’ecosistema economico Bitcoin ne uscirà ancora più forte.

Iscriviti
Notificami
guest

12 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
jacopo
jacopo
1 anno fa

… mentre al prossimo halving non ci sarà solo sangue per le strade, ci saranno fiumi di cadaveri se le cose non iniziano a cambiare in fretta.
Cmq, ammettendo che lo “screenshot arrivato per sbaglio” sia vero (e chi potrebbe dubitarne?!? Era su internet!!!) sono sempre più esterrefatto dalla quantità di miner professionali che ci hanno rimesso le proverbiale mutande. Gestione del rischio portami via, proprio. Oppure anche se falliscono ci guadagnano comunque, non so, grazie alla fantastica economia moderna del tipo “investi anche i soldi che non hai”

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Amico mio, non sei un chimico ma di certo conosci l’osmosi.
L’ NaCl ( normale sale da cucina) si sposta per osmosi appunto da un punto della soluzione in cui è più concentrato a uno in cui lo è meno.
Così fa l’energia, così fa il calore, così fa la corrente elettrica e così fa il mining.
A Bitcoin interessa questo semplice concetto, equilibrio, null’altro.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Se non ci fossero gli halving sarei anche d’accordo. Ma con gli halving si snatura il tutto.
Ma è un discorso che abbiamo già fatto, ed ho detto in più occasioni che non ritengo sostenibile sul lungo periodo la storiella dei 21 milioni – salvo grossi aumenti del prezzo si btc. Un modello che “potrebbe funzionare se quel fattore va così” non mi convince, ribadisco.
La cosa non mi preoccupa perché c’è chi lo ha già superato e lo continuerà a migliorare senza tabù o dogmi di sorta

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Sei uno scienziato, come tale sai bene che un esperimento può fallire.
Giulio Natta, unico premio nobel per la chimica italiano ha scoperto i polimeri.
Grazie a uno specifico catalizzatore puoi creare infinite catene di unità ripetenti che alla fine creano una plastica.
La domanda è: posso invertire la reazione di polimerizzazione?
Certo, ogni reazione ha un suo inverso.
Ma a che costo?
Quanta energia mi serve?
Ma soprattutto con quale catalizzatore?
Per me la reazione è partita e non si può arrestare, arriverà fino alla fine, fino a che l’ultimo bitcoin verrà minato.
Ci vuole tempo, non è una reazione così veloce, è controllata, è stato previsto tutto da Satoshi Nakamoto che di sicuro è o era un chimico 😃😉

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

“Dont’t trust, verify”
A me pare che molta gente stia trustando un po’ troppo… ma sarò io troppo scettico di natura, boh

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Sai perché mi piace questa frase?
Perché è quello che diceva il Buddha, non fidarti delle mie parole, sperimenta su te stesso.
A volte però amico la fiducia dobbiamo pur riporla da qualche parte, se non in una persona, in un ideale.
E poi ormai la fusione nucleare sta avvenendo, cosa facciamo, abbandoniamo la centrale e facciamo scopripre il nocciolo?
A presto ciao amico un abbraccio.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Io mi fido di un team di decine (in realtà centinaia/migliaia) di programmatori che discute, decide, cambia, innova, e mi sono sempre esposto per eth, anche quando c’era qualche possibile nube all’orizzonte (leggi Ofac che provavs a censurare); non di una singola persona (o un team, vallo a sapere) che 15 anni fa stabilì qualcosa. È passato più di un anno da taproot, s’è visto poco/nulla. Ma chissene, btc non è nato per defi e smart contract. Quello che chiedo è: il cieco fidarsi di un modello di consenso (pow) inframezzato da halving ha senso?
Te la metto in termini che ti piacciono di più: senza adattarsi all’ambiente (che muta velocissimo) cosa ne è delle specie viventi?

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Metti la discussione su piani differenti.
Uno la scelta personale, sempre discutibile, io faccio la mia per le mie ragioni e tu la tua per le tue.
Rischio, mi accollo il rischio di fare la fine del dodo che si è estinto.
Investimento, uno non deve per forza precluderne un altro.
E così via.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Tu hai detto “a volte bisogna fidarsi”, io ti ho detto dichi mi fido io e perchè (e di chi non mi fido: un’idea immutevole)
Poi vabbè “metto la discussione su piani differenti”, non so bene cosa voglia dire ma ok

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Forse mi sono espresso male, poi figurati 4 righe scritte di fretta a volte non ne si capisce il senso hai ragione.
Volevo dire che è una scelta personale, io mi fido dell’idea immutevole come dici tu, o forse dell’idea che per il momento non ha la necessità di evolversi.
Bitcoin è matematica e come tale non è un opinione ma anzi, non c’è nulla di meno democratico e dogmatico della matematica.
Però funziona e spiega tutto.
Un giorno dovrà mutare?
Vedremo, quando Bitcoin sarà davvero il Bitcoin e soddisferà i bisogni per cui è nato, allora sarà necessario, accettato, sfruttato e mantenuto così com’è oppure mutera’, ma l’idea di fondo sarà la stessa e io scelgo quest’idea.

Mirko
Mirko
1 anno fa
Reply to  jacopo

visto che la metti sotto l’evoluzione darwiniana… Coccodrillo, Squalo non si evolvono da Ere, eppure son li in cima alla catena alimentare, per non parlare del tardigrado che vive e sopravvive praticamente ovunque…
BTC non ha una persona dietro, ha un team dietro, talvolta chi va piano… sai no? non lo darei per scontato che BTC non abbia qualcosa da dire in futuro, sicuramente il mercato attualmente da maggiore risalto a chi ha innovazione e crea valore, ma l’atteggiamento di mercato cambia nel giro di settimane..

Fabry
Fabry
1 anno fa

Btc è stato creato così, e per ora ha sempre funzionato, non è nato x smart contact o roba simile, ma per essere riserva di valore. Eth non c’ entra niente con btc. Poi ognuno investe in quello che vuole, e sinceramente mi interessa poco se tra 10 anni ci saranno ancora (io penso di si ), o che valore avranno, a me interessa nel tempo , e tra i cari cicli fare gain. Un investimento su fa x questo.