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Ethereum per i pagamenti automatici | L’idea di VISA!

Una rivoluzione? Dati i soggetti coinvolti possiamo dire di sì. Da un lato VISA, che tutte le persone al mondo conoscono, dall’altro Ethereum, forse maggiormente pallino di chi è appassionato di criptovalute. Nel mezzo un sistema di pagamenti automatici che non passi da intermediari ma che funzioni pescando denaro direttamente da wallet in auto custodia. La proposta arriva da VISA stessa e vede coinvolti anche personaggi importanti nella società di pagamenti tra le più importanti al mondo.

Certo, non sarà qualcosa che verrà sviluppato in quattro e quattro otto, ma è comunque un segnale di quanto si sta effettivamente muovendo in termini di adozione delle tecnologie cripto e di quanto in realtà interessante sia quanto sta maturando anche ai piani alti del mondo dei pagamenti.

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VISA con Ethereum per i pagamenti automatici? Ecco di cosa si tratta

VISA è una società di pagamenti digitali che non ha bisogno di presentazioni: miliardi di account, POS in tutto il mondo, sistema di carte rapido ed efficace. E anche una storia di collaborazioni che si sta facendo importante nel mondo delle criptovalute. Ethereum, almeno per i nostri lettori, non dovrebbe avere bisogno di presentazioni.

Visa con Ethereum per i pagamenti automatici

Il problema da risolvere è il seguente: immaginiamo di voler fare dei pagamenti automatici ricorrenti, quel tipo di pagamenti che effettuiamo ad esempio per le sottoscrizioni di abbonamenti. Farlo con le carte è semplice: si autorizzano tali pagamenti e viene effettuato il pagamento. Per quanto riguarda invece le cripto – e in questo caso i token che abbiamo su rete Ethereum – la cosa si fa molto più complicata. In fin dei conti soltanto chi ha le chiavi può effettuare il pagamento. E qui entra in gioco una soluzione che è emersa durante l’ultimo hackaton di VISA.

La soluzione arriverebbe dalla creazione di un nuovo tipo di account, oltre ai due che esistono già nel mondo di Ethereum, ovvero quello degli user, che possono effettuare transazioni, e quello degli smart contract, che però non possono iniziare delle transazioni, almeno secondo gli standard del protocollo Ethereum.

La soluzione tecnica è stata chiamata da VISA con l’evocativo nome di delegable account, che includerebbe una lista di transazioni pre-autorizzate, che potrebbero così avviare la transazione al posto dell’utente stesso.

Il processo è articolato, ma semplice da comprendere: il venditore crea uno smart contract di auto-pagamento. Quando l’utente poi visita il sito del venditore, dovrà approvare gli auto-pagamenti, in modo pressoché identico a quello che facciamo oggi con le carte. E dopo l’approvazione troveremo il contratto tra quelli autorizzati e approvati dal nostro account.

Idea intelligente o meno, è comunque un ottimo segno

Che piaccia o meno la soluzione sul piano tecnico – ci sarà tempo per discuterne anche in futuro – si tratta di un segnale importante di quanto sta facendo VISA nello spazio cripto e nello specifico nello spazio di Ethereum. Una soluzione innovativa che ha il pregio di essere utile per la copertura di una parte importante del nostro modo di interagire economicamente.

Staremo a vedere se l’idea andrà in porto e se troverà il sostegno da parte dei venditori e degli utenti. Certo è che con VISA a promuoverla, si partirà da una base potenziale di utenti molto interessante. Sì, è un ottima notizia per Ethereum.

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Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Ragazzi, come mai Jacopo non ha ancora commentato questa notizia??
Mi sto preparando 🙂
Oh amico, sei ancora in un febbricitante trip influenzale?

Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Preoccupando…..questo maledetto t9

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

Dopo una notte di incubi (ho solo vaghi ricordi: ma ad un punto pensavo “gli nft sono inutili, potrei farne uno anch’io ora, e quindi a cosa servono?!?!”) mi sono svegliato poco fa dolorante ma con 36.5… lo sapevo che ieri avevamo raggiunto il bottom 😀

Sebbene non mi pare che questa soluzione di Visa sia poi così semplice, non posso che rimanere sempre più colpito dalla flessibilità di una rete con smart contract. Per questo sono mesi che dico che questo è il futuro!

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

😅 sì mi sembra tutto ok!!
Comunque semmai hai toccato l’ath 😃
Il bottom lo fai a 35 gradi, sotto sei in ipotermia……..
Comunque in questi casi, acido acetilsalicilico come se non ci fosse un domani……da non confondere con l’acido lisergico mi raccomando…….altrimenti si che te lo fai il trip 🤣🤣🤣🤣 dai retta a un chimico.

jacopo
jacopo
1 anno fa
Reply to  Giorgio

naaaaa lascio fare alla natura… aspirina, tachipirina e oki non so neanche che sapore abbiano; ho preso una volta in vita mia un antibiotico, ma mi avevano operato al legamento crociato, era abbastanza obbligatorio, poi basta 😛
aranche, mandarini, kiwi & succhi —-> in un giorno sono praticamente guarito. Ma siamo fuori tema.

Torniamo in tema: tutti i soldi risparmiati delle medicine usateli per comprare eth!!!
😀

Giorgio
Giorgio
1 anno fa
Reply to  jacopo

Beh rimanendo fuori tema e trattandosi sempre di acidi, in realtà l’acido L-ascorbico o vitamina C è sopravvalutata.
Si ossida molto facilmente, ti faccio un esempio, se tagli una mela dopo poco la polpa tende ad annerirsi perché a contatto con l’ossigeno dell’aria lo stesso strappa elettroni alle molecole della mela, ( per farla semplice) e ossida la mela.
Se sulla mela strizzi del limone no.
Perché?
Perché il limone è ricco di vitamina C che si ossida prima della polpa della mela.
Una volta ossidata non si può fare più nulla, perché è vero che potrei ridurla, ( riduzione= reazione inversa dall’ossidazione) ma mi servirebbe qualcosa di molto più reattivo della vitamina C che possa strapparle l’ossigeno.
Poi in realtà non è tutto, ma le cose si complicano.

Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Ciao Jacopo mi raccomando curati e guarisci bene i tuoi commenti sono importanti. Buona giornata