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Bitcoin: improvvisa scossa al prezzo! | Che succede alle crypto?

Mercati USA che aprono col botto. Bitcoin balza in avanti, anche se la sua stella è oggi oscurata dal ritorno di un appetito bestiale per gli asset di rischio… più rischiosi di un comparto già al cardiopalma come quello cripto. Meme token sugli scudi, ma non solo.

E tutti banchettano, anche i mercati classici, su dati spaventosi che arrivano dall’economia USA. Dati che fanno svanire quel sogno, al quale in realtà non aveva creduto quasi nessuno, di atterraggio morbido. Atterraggio morbido paventato e ripetuto più volte da Jerome Powell di Federal Reserve che, purtroppo per l’economia USA e mondiale, probabilmente non ci sarà.

E perché i mercati brindano? Seguiteci, perché la lettura non è banale e perché sarà questo lo scenario che ci accompagnerà per le prossime settimane, fino a quando Federal Reserve non accetterà di aver perso. Potremo operare su questo mercato, sempre tenendo conto di tutti i rischi coinvolti, con Capital.comvai qui se vuoi TESTARLO GRATIS – un intermediario che offre 140+ cripto asset, intelligenza artificiale, MetaTrader 4 e TradingView.

Bitcoin gagliardo, meme token alla carica: un pomeriggio crypto da cavalcata delle Valchirie

Se potessimo raccontare questa apertura dei mercati con una colonna sonora, sceglieremmo sicuramente la Cavalcata delle Valchirie. E sceglieremmo la versione che Francis Ford Coppola incluse nel suo Apocalypse Now. Vietcong che scappano impauriti, colonne di fuoco e fiamme, elicotteri all’orizzonte e… qualcuno che ride beatamente. La situazione è più o meno questa – e pone una volta la parola fine sui sogni di soft landing, o di atterraggio morbido che dir si voglia, paventati da Jerome Powell durante tutti gli ultimi incontri con la stampa.

Ma procediamo con ordine: di che atterraggio morbido parliamo? Di quello dell’economia USA e di conseguenza dell’economia mondiale, con risvolti diretti anche su Bitcoin e sul mondo crypto in generale.

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Fed parla ancora di atterraggio morbido, i mercati sono di altro avviso

La situazione dovrebbero conoscerla ormai anche i sassi: l’inflazione è lontanissima da quel target del 2% che è stato mantra per anni di tutte le banche centrali. Le banche centrali hanno pertanto iniziato una manovra restrittiva a base di tassi in rialzo. Le economie soffrono questo tipo di congiunture (dopotutto vengono a mancare i capitali e/o diventano più costosi) e lo spettro della recessione inizia a fare capolino negli incubi del manifatturiero, dei servizi e anche degli investimenti puramente finanziari.

Dopo i dati di ieri, già molto preoccupanti ce ne sono stati altri sulla Produzione Industriale USA, di molto al di sotto delle aspettative. Il risultato? Ormai nessuno, neanche gli amici del cuore di Jerome Powell, crede alla possibilità che ci sia un atterraggio morbido.

E questo potrebbe riportare a più miti consigli Federal Reserve, fino a qualche giorno fa pronta a mettere la mano sul fuoco come Muzio Scevola sulla necessità di continuare con manovre lacrime e sangue.

Manovra lacrime e sangue che si sarebbe dovuta protrarre per tutto il tempo necessario, costi quel che costi, o almeno fino a quando qualcosa si sarebbe rotto. Sebbene i dati che arrivano non siano una rottura definitiva, sono comunque una crepa profonda tanto nelle convinzioni quanto nelle aspettative.

I mercati brindano, perché credono che…

Perché credono che tra i due, l’inflazione da una parte e Powell dall’altra, sia quest’ultimo a dover cedere, pena trovarsi a governare su un’economia fatta di macerie e poco più. Chiaramente questa narrativa è esagerata da ambo le parti, come sempre avviene quando il piatto è così ricco.

Sta di fatto che i mercati sembrano essersi svegliati con un certo appetito per il rischio – andando ad operare su Bitcoin e sul mondo cripto in generale, con qualche sorpresa almeno per chi credeva che acque sì pericolose avrebbero portato un po’ tutti a più miti consigli, gli stessi che dovrebbero far capolino nelle stanze di Jerome Powell.

Sì, perché non è Bitcoin il migliore della giornata e non è la categoria delle cripto da adulti, che fanno il botto. A tornare in auge sono quegli asset che in molti avrebbero immaginato come spariti dall’orizzonte durante un bear market punitivo come pochi.

Shiba INU, Enjin e l’allegra brigata

La prima menzione d’onore va alla cripto forse più presa in giro della storia. Shiba Inu Coin, nonostante abbia più detrattori che appassionati continua a fare come il calabrone che non conosceva la leggi del volo. Ovvero, pur non tecnicamente poterlo fare, vola. E vola in doppia cifra, spinta anche da novità molto timide e comunque non di caratura tale da spingere il mercato così in alto.

Discorso poi ancora diverso per Enjin Coin, una vecchia conoscenza di Criptovaluta.it, che torna a ruggire anch’esso su novità piuttosto blande. Staremo a vedere se quest’ennesima giornata positiva terrà botta anche quando, inevitabilmente, arriveranno dichiarazioni di Fed e della sua cricca in senso contrario.

Come quella di Bullard, uscita fuori mentre stavamo scrivendo questo pezzo: “Ci sono maggiori possibilità per un atterraggio morbido”. Ok. Chi non crede può sempre valutare di operare con Krakenqui il conto gratuito attivo in pochi minuti – intermediario che permette di investire direttamente in cripto e poi anche di trasferire il tutto verso un wallet esterno.

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Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Buongiorno a tutti.
Finalmente la giornata volge al termine, finalmente, mi hanno buttato giù dal letto questa mattina alle 3 e 38 per un problema in azienda.
Comunque, vedo che Carmina Burana ti ispirato caro Gianluca, il passaggio ” cavalcata delle valchirie” e ” il volo del calabrone” mi sono piaciute tantissimo.
Buona notte a tutti ragazzi vado a letto😃😃