Home / Bitcoin: il fondo finisce in tribunale! | A marzo SEC contro Grayscale

SEC GRAYSCALE BITCOIN

Bitcoin: il fondo finisce in tribunale! | A marzo SEC contro Grayscale

La questione ETF Bitcoin negli USA arriva in tribunale. Il 7 marzo prossimo si fronteggeranno nella prima delle udienze Grayscale da un lato e SEC dall’altro, per una delle più avvincenti – e se vogliamo importanti – questioni del mondo Bitcoin per il 2023. Con l’aggiunta, sviluppatasi negli ultimi mesi, della crisi del gestore di Grayscale, che da un’eventuale trasformazione del suo trust in ETF avrebbe da guadagnarci – e molto.

Si parte dunque con la prima data utile – Grayscale precedentemente aveva confermato il secondo trimestre come spazio per la prima udienza – per un dibattimento che tutti, noi compresi, seguiremo con grande attenzione. In ballo c’è tanto per il mondo Bitcoin, ma non soltanto in termini di quotazione sul mercato.

Possiamo trovare $BTC in forma di asset di investimento su eToroqui puoi anche testare un conto DEMO GRATIS con tutte le FUNZIONI FINTECH – per un intermediario che ci permette di investire su 78+ crypto asset e migliaia di titoli dei mercati tradizionali. Tra le funzionalità esclusive abbiamo anche gli Smart Portfolios e il CopyTrader per copiare i più bravi.

Si aprono le danze: Bitcoin ETF al centro dello scontro

Lo scontro è quello tra Grayscale, società che gestisce il più importante trust su Bitcoin e SEC, l’authority che si occupa di vigilare sui mercati finanziari negli USA e che ha grandi poteri anche per quanto riguarda l’approvazione di ETF che dovranno poi essere quotati sulle piazze USA.

SEC CONTRO BITCOIN - ANALISI
Una causa interessante sotto diversi punti di vista

Al centro della discussione, o meglio, del dibattimento legale c’è la conversione dell’importante Trust di Grayscale in un ETF, cosa che è stata già rifiutata da SEC e che ha dato il via, come promesso dal gestore, ad una causa legale che riguarda aspetti molto dibattuti in particolare negli USA. Frontiera finanziaria, quella di Washington, che non sembra volerne sentir neanche parlare di accettare degli ETF che abbiano in cassa dei Bitcoin reali e non la replica del prezzo determinato sul mercato dei futures.

Una storia importante, che si intreccia con una storia forse ancora più importante, ovvero quella della crisi di Digital Currency Group, che è il gruppo che gestisce il fondo e che da questo guadagna anche delle corpose commissioni. Sarà il caso di allontanarsi un attimo dalla vicenda strettamente legale, per capire cosa c’è effettivamente in ballo.

Lo strano caso del Trust Bitcoin di Grayscale

Come abbiamo visto sopra, la questione è in realtà importante anche per altri tipi di storie che si incrociano con quella che si aprirà il prossimo 7 marzo. Il gestore del Trust Bitcoin è Grayscale, che a sua volta è parte del gruppo Digital Currency Group, gruppo in crisi e che sta passando un brutto quarto d’ora anche a causa della situazione problematica che si è sviluppata da Genesis, altra sua controllata.

Genesis ha avviato le procedure ex Chapter 11 da qualche giorno e ha promesso da un lato di trovare accordi con i creditori nel giro di una settimana, dall’altro di tornare pienamente operativa entro il prossimo maggio.

Al centro poi il Trust: ha in cassa oltre 640.000 Bitcoin e le sue quote vengono scambiate con uno sconto del 42% sul valore di NAV, ovvero sul valore effettivo dei Bitcoin che sono in cassa. A complicare ulteriormente la questione troviamo anche il fatto che molte delle quote del fondo sono nelle casse di Digital Currency Group, che per u periodo piuttosto lungo ha provato a sostenerne il prezzo a mercato.

La trasformazione o meno in ETF spot dunque non riguarda soltanto il passaggio in quanto tale, ma sarà probabilmente decisiva per tante altre questioni che si stanno sviluppando dal gestore e nelle sue controllate.

Dall’altro lato sarà difficile aspettarsi una decisione in tempi brevi: i tempi processuali sono quelli che sono anche negli USA e la causa non sarà delle più semplici. Per quanto si stiano creando delle alleanze piuttosto curiose contro SEC.

Amici nemici: il caso di Valkyrie

Valkyrie è uno dei gestori che da una decisione a favore di Grayscale potrebbe guadagnarci, perché anch’essa (tra tante) aveva proposto la quotazione di un ETF Bitcoin Spot poi rifiutato.

Non si incrociano però soltanto qui le vicende. Valkyrie ha lanciato l’assalto al controllo del trust stesso, per una storia che è nel complesso una delle più avvincenti del mondo cripto e Bitcoin delle ultime settimane.

Tra poco ne sapremo comunque di più, perché dovranno essere depositati almeno in parte i documenti che saranno oggetto di dibattimento. L’appuntamento è per la prima metà di Febbraio.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments