Un crollo totale del settore altcoin, con Bitcoin che si comporta soltanto parzialmente meglio e con perdite superiori al 20% per un gran numero di criptovalute. Una situazione che sta gettando nel panico diversi investitori e che sembra essere collegata con gli ultimi attacchi di SEC a determinate criptovalute.
Tra le peggiori infatti figurano Dash, Filecoin, Polygon, Cardano, per quanto accompagnate anche da criptovalute che non sono state citate esplicitamente da SEC all’interno delle ultime denunce verso Coinbase e verso Binance.
Se non sei al corrente di quanto accaduto nel corso della settimana alle riptovalute sopracitate, puoi leggere il nostro dossier completo – sul Magazine. Puoi iscriverti gratuitamente – o anche decidere di sostenere il nostro sforzo e impegno giornalistico.
Il crollo nel cuore della notte: cosa sta succedendo a crypto e Bitcoin
Le perdite sono importanti e si aggiungono a quelle di una settimana già non al top per il settore altcoin. Tra quelle che perdono di più abbiamo DASH, che nel momento in cui scriviamo è sotto del 25% su base giornaliera, seguita da EOS e SUI, e poi subito da altre criptovalute che sono state direttamente citate da SEC durante le ultime cause. Nell’ordine della classifica delle perdite peggiori abbiamo infatti:
- Solana, citata sia nella causa Coinbase che in quella Binance
- Cardano, anche questa citata dalle suddette cause
E anche altre come Polygon, Filecoin, Chiliz, Decentraland. Il filo conduttore, per quanto non completo, sembrerebbe essere pertanto legato alle recenti dichiarazioni da parte di SEC, dichiarazioni che hanno avuto delle ripercussioni anche in termini di apertura di certe società USA a queste criptovalute.
Ieri ad esempio è arrivato lo stop da Robinhood e si teme che anche altre società che offrono servizi di trading possano fare lo stesso, per quanto invece Coinbase abbia annunciato di voler continuare le operazioni come da programma e senza rimuovere dai listini le criptovalute citate.
Come si sta comportando Bitcoin
Non bene, ma comunque meglio del resto del comparto. È nuovo record per la dominance, che durante le prime ore del mattino ha sfondato quota 49%, per un nuovo record nel 2023 e per livelli che non erano così alti dall’agosto 2021. Un segnale però che non dice granché, come possiamo agilmente ricavare dal grafico che alleghiamo.
La correlazione tra dominance di Bitcoin e andamento della capitalizzazione di mercato dell’intero settore sembrerebbe essere, nel migliore dei casi, molto fiacca.
Bitcoin si conferma al momento stesso un porto relativamente sicuro quando i mercati sono agitati da venti ribassisti. Ed è verso Bitcoin che tutti guardano per capire cosa potrebbe succedere nelle prossime ore.
Quasi ok anche Ethereum
A marcare un’altra volta la sostanziale differenza che lo separa dal resto del mercato altcoin, Ethereum perde soltanto il 4,5% sulle 24 ore. Da un lato a creare un supporto decisamente più solido sembrerebbero essere le dinamiche ottimali che si stanno creando nel mondo dello staking, dall’altro la convinzione di un mercato ormai con un approccio maturo verso la seconda della classe.
La separazione di Ethereum dal resto del mercato altcoin non è esattamente una novità: è piuttosto un’ulteriore conferma della segmentazione di un mercato che ormai ha poco senso dividere solo lungo l’asse di Bitcoin e degli altcoin.
Cosa aspettarsi ora?
La prima ondata è andata certamente a segno – e basterà per tenere sull’attenti molti investitori dell’ultima ora e chi non si era preparato con degli stop loss. Ci sono degli elementi che possono aiutarci a capire cosa potremmo aspettarci nel weekend:
- Liquidazioni importanti, ma open interest di nuovo in salita
L’ondata di liquidazioni, certamente importante, ha fatto abbassare nel cuore della notte di poco più di 300 milioni di dollari. Vi è stato però già un ampio recupero di quella cifra, segnale che si è tornati almeno su questo versante esattamente al punto precedente al crollo. Potrebbero esserci altre battaglie tra tori e orsi nel corso delle prossime ore.
- Profondità di mercato
Almeno nel momento in cui scriviamo, nell’area a -2% dal prezzo attuale di Bitcoin sembra si siano concentrati diversi ordini di acquisto, cosa che sta formando un buon cuscinetto verso ulteriori ribassi. Nello spazio invece rialzista sembra che gli ordini di vendita siano decisamente più rarefatti. Per quanto questo non possa essere l’unico dato sul quale basare le proprie analisi, sembrerebbe indicarci almeno per il momento una pausa da parte dei ribassisti.
Dopo un intero articolo in cui sembrate dichiarare la morte delle cripto scrivete… “Vi è stato però già un ampio recupero di quella cifra, segnale che si è tornati almeno su questo versante esattamente al punto precedente al crollo. Potrebbero esserci altre battaglie tra tori e orsi nel corso delle prossime ore.”
Ma quanto siete buffoni oppure prezzolati?
dovresti imparare a leggere un testo prima di criticare così marcatamente però : /
l’oggetto sottinteso (che si trovava nella frase prima) è l’open interest, non il prezzo… nessuno ha detto che il prezzo è tornato a 24 ore fa. ovviamente tu non sai cos’è l’open interest, e per carità non è un reato, però santa banana non ci fai una grande figura 🙂
redazione capite perchè dico che il vostro giornale non è posto per parlare di analisi tecnica (la locuzione mi fa sempre rabbrividire)? si fanno più danni che altro con un pubblico generalista simile (non è una colpa, sia chiaro, solo una constatazione). Al massimo non mettete quegli articoli nelle news, che la gente vede come prima cosa (so che è un consiglio non richiesto, ma vabbè, io ve lo continuo a dare lo stesso :P)
in ogni caso soci stringete i ranghi perchè qui per la prossima settimana saranno tutti interventi di questo tenore, già lo sappiamo, quando il prezzo scende si aprono le gabbie XD
Questo è una ciammarica, esce quando piove.
Noi ad ogni modo, incuranti, continuiamo a macinare informazione sui nostri canali di riferimento:
Sito
Magazine
Socials
Grazie come sempre a tutti.
Si ma non è un articolo specifico di analisi Jacopo, quelli sono in diversa categoria. Questo rientra in news perchè è attualizzato con subito quanto accaduto (crollo della notte, ndr.)
d’accordissimo su questo articolo, ovviamente mi riferivo a quelli su triangoli pennacchi quadrati bandiere & geometria euclidea tutta! compaiono nelle news anche loro…
Si , compaiono in google news perchè la nostra testata è li presente.
Ma è ben separato il concetto sul sito, in quanto pennacchi e bandiere li trovi solo ed esclusivamente sulle rispettive categorie.
no Alessio, non è così. se apri criptovaluta .it (la home) trovi come primo articolo proprio l’articolo che parla di bandiere,se è il più recente scritto. è questo che contesto! che si trovi nella sezione “corsi”, “defi” o “trading” mi sta benissimo: che compaia nella home, dove per forza di cose finisce un principiante quando apre il sito, mi sembra discutibile. Tutto qui 🙂
So come funziona il mio sito, funziona esattamente così dal 2018, anno della sua creazione ed è una regola per un sito di news presente su google news.
Grazie come sempre per la tua analisi
Continuo: tra l ‘ altro se ci si presta un pelo di attenzione , si noterà nello spazio vicino a data di pubblicazioni ed altre info, l ‘attribuzione della sua categoria di pertinenza.
La home di criptovaluta.it è generalista e possiamo definirla un aggregatore di tutte le nostre categorie.
Si vada qui: criptovaluta.it/news se non si intende vedere null ‘ altro sulle analisi.
https://www.criptovaluta.it/news
Grazie Paolo continua a seguirci.
Prezzolata ci sarà tua sorella. Oppure tua madre. O tuo padre, ammesso che sia noto
Il mercato cripto è il mercato a più alta volatilità mai esistito fino ad ora quindi dobbiamo essere ben preparati, aprire il culo e stringere i denti e aspettare tempi migliori. Poi non ci sono solo gli investitori “quelli che capiscono o studiano il mercato” ma anche scommettitori e prodotti per scommettere su questo mercato si trovano in ogni dove anche se io sono contrario. Ricordiamoci però di una cosa per me molto importante, anche nel mercato delle cripto alla fine sarà la qualità a fare la differenza. Un saluto a Jacopo anche questa volta mi trova d’accordo con il suo commento.
.