Bitcoin è il dollaro crypto | Il panico favorisce BTC!

Quando la situazione sui mercati si fa complicata – almeno su quelli classici – i capitali tendono a ridirigersi verso quanto viene ritenuto più sicuro. Questo avviene storicamente in caso di guerre, di eventi esogeni che affondano i mercati e più in generale ogniqualvolta ci sia incertezza consistente. La stessa analisi si può applicare anche al mondo di Bitcoin e delle criptovalute?

Questo è l’esercizio che proveremo a fare nel corso di questo approfondimento, anche al fine di allargare la cassetta degli strumenti che chi investe seguendo l’analisi fondamentale e la macroeconomia ha a disposizione per leggere il mercato crypto e BTC. Anticipiamo che la nostra risposta è affermativa: Bitcoin ricopre, all’interno del mondo crypto, il ruolo che nel mondo delle valute fiat è del dollaro USA.

Di questa teoria abbiamo già parlato e continueremo a parlare sul nostro canale Telegram ufficiale – dove troverai tanti appassionati come te che analizzano i mercati e l’andamento del mondo crypto e BTC, senza peli sulla lingua.

Bitcoin: il porto sicuro quando il mare è burrascoso

La teoria che sosteniamo in questo approfondimento è che Bitcoin svolga, nel mondo crypto, lo stesso ruolo che storicamente appartiene nel mondo fiat al dollaro USA, in parte allo yen e – nei metalli, all’oro. Il primo grafico al quale guardare è certamente quello della dominance BTC, che da inizio ottobre ha continuato a crescere e che ha vissuto un ulteriore boost in coincidenza con l’inizio della guerra in Israele.

Qualcuno – correttamente – contesterà il fatto che Bitcoin ha comunque perso terreno in termini di prezzo rispetto al dollaro USA. Questo però non invalida la teoria che abbiamo formulato. USD infatti siede saldamente sul trono del re quando si parla di rifugio dalle turbolenze di mercato. Quello che ci interessa di più è vedere se abbia i ruolo del dollaro – come safe haven – nel mondo crypto.

Ci sono altri casi che possiamo utilizzare per capire se, come e quando questo si è verificato in passato? Per quanto lo storico su Bitcoin sia piuttosto breve – BTC non era qui con noi ad esempio durante la guerra in Iraq, oppure durante la guerra dei sei giorni, possiamo ricavare certamente elementi per trarre qualche conclusione maggiormente informata.

Il grafico che riportiamo qui sopra riguarda il 10 maggio 2022, data che è evidenziata in giallo. È il giorno dell’implosione di Terra Luna, l’evento che ha poi innescato il crollo di 3AC, di Celsius e del grosso delle aziende fallite del settore. Un fulmine a ciel sereno e anche in questo caso la reazione dei mercati è stata di dirigersi verso Bitcoin.

Altro grafico, altra storia. Altro caso incredibile, imprevedibile e che ha gettato i mercati nel panico. È quello di FTX, che il 10 novembre ha chiuso i battenti e causato altri effetti a catena.

Ultimo grafico che riportiamo a sostegno della nostra tesi è quello che riporta i movimenti di Bitcoin in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Anche qui la nostra tesi sembra reggere senza dubbi o possibili contestazioni.

Uno speciale sul nostro Magazine

Giovedì il nostro Magazine sarà dedicato proprio all’analisi di Bitcoin come flight to safety: analizzeremo altri casi – anche quelli che hanno visto al crisi di alcuni capisaldi dell’economia tradizionale – e cercheremo di capire a che punto siamo della trasformazione di Bitcoin da asset di rischio a, almeno in certe circostanze, in asset ritenuto un porto sicuro.

Il cammino sarà ancora lungo ma questi segnali, almeno a nostro avviso, non possono essere ignorati.