Home / Bitcoin e crypto aprono in ribasso, guai a parlare di CROLLO

BITCOIN CRYPTO NEGATIVO

Bitcoin e crypto aprono in ribasso, guai a parlare di CROLLO

Per Bitcoin e Crypto un'apertura in negativo. Ma c'è davvero da preoccuparsi?

Bitcoin e più in generale il mercato crypto aprono la settimana di contrattazioni sulla scia di performance tutto fuorché entusiasmanti delle piazze asiatiche. Dopo essere sceso sotto i 41.000$ e aver rimbalzato sul supporto fondamentale dei 40.800$, nel momento in cui pubblichiamo questo approfondimento di apertura di settimana, $BTC viene scambiato a 41.200$.

Per quanto in diversi, in ansia dopo settimane di grande crescita, parlino di crollo, siamo ancora ampiamente all’interno della stessa partita, senza che siano cambiati i fondamentali di un Bitcoin che si appresta a chiudere il 2023 in uno stato di forma straordinaria.

Essere in scia per qualche ora delle borse asiatiche, tutte in negativo in apertura di settimana, non sarà questo grande problema per un asset che si è lasciato alle spalle un periodo molto complicato, per eventi principalmente esterni, e che ora si prepara alla vetrina più importante di tutte, quella delle borse USA.

Bitcoin sopra i 41.000$: la discesa deve preoccupare?

Risposta breve: no. Bitcoin viene da settimane di crescita incredibile, sostenuta dalle notizie sugli ETF Bitcoin Spot che dovrebbero naturalmente concludersi tra il 6 e il 10 gennaio, almeno secondo la finestra più probabile per l’approvazione.

—> Sul nostro Canale Telegram ufficiale trovi tutto quanto serve per rimanere sempre aggiornato sui mercati. Dalle notizie in anteprima a livello mondiale, fino a segnali e ulteriori approfondimenti che non trovi sul sito. Sempre sul nostro canale Telegram troverai anche la nostra redazione e i nostri lettori, che ti aiuteranno a capire anche gli argomenti più difficili.


Tutte le borse asiatiche sono in profondo rosso: Hong Kong perde oltre l’1,20%, Shanghai perde lo 0,40% nonostante un ulteriore ambizioso piano di investimenti pubblici, seguono da vicino Nikkei in Giapponme e anche le borse australiane. Un’apertura di settimana che è il post-sbornia ora che le considerazioni dei mercati sul futuro delle economie mondiali si fa forse più vicino a quella che sarà la realtà.

Niente di preoccupante: Bitcoin salta dall’essere in linea con i principali risk asset ad avere invece un comportamento inversamente correlato con una certa facilità nelle ultime settimane, complice il suo status sempre più particolare anche in qualità di asset.

Continuano le discussioni per le inscription

Il tema della settimana tra chi si interessa di Bitcoin anche a livello tecnico rimarrà quello delle Inscription. Le fee, le commissioni che è necessario pagare per far inserire la propria transazione all’interno di un blocco, continuano a essere molto alte e la community è divisa ormai in diversi gruppi: c’è chi ritiene un intervento rapido più che necessario, chi ritiene la cosa un problema che si sgonfierà da sola e chi invece ritiene che non sia affatto un problema.

Per quanto per chi frequenta i social network l’intera vicenda possa sembrare preoccupante, Bitcoin ne uscirà anche questa volta, ammesso appunto che la situazione attuale sia un problema, cosa sulla quale non sembra che ci sia piena concordia anche tra gli specialisti e i più esperti.

Il resto del mondo crypto

Il recente problema con una libreria gestita da Ledger e utilizzata da un enorme numero di App Decentralizzate, non ha avuto sui prezzi gli effetti che avremmo ritenuto in linea con la gravità di quanto accaduto.

Passata la sbornia della volata tirata da tanti progetti, sarà il caso di interrogarsi sulla sicurezza della DeFi almeno in certi ambiti e di implementare pratiche che siano, almeno, di livello bancario e simili a quelle dei grandi scambi finanziari classici. Ne va della percorribilità di certe opzioni più o meno decentralizzate che vorrebbero appunto sostituirsi ai mercati centralizzati.

È inconcepibile – e vi scrive un grande appassionato di queste soluzioni di nuova generazione – che si faccia peggio del sistema bancario e finanziario classico in termini di sicurezza e al tempo stesso avere velleità di sostituirlo.

Iscriviti
Notificami
guest

1 Comment
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Ettore
Ettore
7 mesi fa

Io credo che fare articoli sempre con l’ottica “cassettista” (“compro, aspetto che salgano molto, e solo allora rivendo tutto”) sia limitativo per questa testata. Anche non volendo imitare gli orsi, esiste un altro approccio al trading: lo scalping. Per il quale oscillazioni violente sono una manna, non una iattura! Potreste suggerire ai vostri lettori di intraprendere un tipo di trading siffatto, con il quale i guadagni sono minori, ma pressoché sicuri nel lungo periodo.

Darei pure un occhio ad ACE, la criptovaluta, testé farmata, di cui ci si poteva approvvigionare, nei scorsi 5 giorni mettendo in staking BNB e fdusd…: sta facendo +3897.31%, nel momento in cui scrivo, in questo primo giorni di contrattazioni! Ho un considerevole motivo per sorridere essendo tutti soldi praticamente trovati per terra!
E cosí sempre accade ad ogni nuova criptovaluta che passa per il launchpool di Binance