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Bitcoin: occhio a queste previsioni | Il conflitto di interesse…

Qualche previsione su Bitcoin sembra... pro domo di chi sta proponendo prodotti finanziari che varranno milioni in commissioni.

Dato che fino a prova contraria sono vostri i soldi che avete investito su Bitcoin e più in generale nel mondo crypto, riteniamo che – ad un passo dagli ETF sia il caso di fare qualche considerazione, che riguarda molte delle previsioni sul prezzo di BTC avanzate da grandi gruppi del settore finanziario.

Negli ultimi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori: da Bitcoin sopra i 100.000$ a Bitcoin comunque sopra il nuovo massimo storico, che è fissato intorno a 69.000$, a Bitcoin in grado di superare tutto, tutti e andare dritto sulla luna. Potrebbe certamente essere il caso, ma occhio a chi sta pronunciando certe previsioni.

E sì, puoi discutere di questi aspetti del mercato anche sul nostro Canale Telegram, dove potrai ricevere in anteprima assoluta tutte le notizie più importanti del mondo crypto. Ma ora passiamo al cuore del discorso, che riteniamo essere dei più importanti in una stagione così densa di avvenimenti.

Oste, è buono Bitcoin?

Il corto-circuito al quale stiamo assistendo riguarda i gestori che stanno aspettando l’approvazione dell’ETF Bitcoin e le loro ultime comparsate pubbliche. Per carità, ognuno ha il pieno diritto di tirare acqua al proprio mulino, ma quando gli interessi sono convergenti ma non immediatamente visibili è il caso di fare qualche passo indietro.

Una nota preliminare: la tendenza, a nostro avviso errata, di parlare di prezzi quando si è a capo di importanti società che trafficano o poi trafficheranno in Bitcoin è passata dagli exchange alle società in giacca e cravatta più navigate a Wall Street. Lasceremo ai lettori interpretare questo tipo di segnale, ricordando loro però, ancora una volta, che spesso ci sono interessi, diretti o indiretti, dietro certe dichiarazioni.

  • Larry Fink fulminato sulla via di Damasco

Anche se non ha mai parlato di numeri, non possiamo che aprire la nostra rassegna con Larry Fink, CEO di BlackRock, che solo qualche tempo fa ha effettuato un’inversione a U su Bitcoin e ha dichiarato a milioni di telespettatori:

Credo ci siano più persone che vogliono fuggire verso asset di qualità, che siano bond USA, oro o crypto, a seconda di come la pensano su questi asset. E credo che il mondo crypto giocherà questo tipo di ruolo, come fuga verso la sicurezza.

Questo a margine di una delle ultime corse di Bitcoin, poco dopo l’inizio del conflitto in Israele. È un parere condivisibile, almeno per chi vi scrive, ma che è parimenti influenzato dal potenziale arrivo di un prodotto su Bitcoin che farà guadagnare commissioni importanti proprio alla società che Larry Fink presiede. Un vecchio politico italiano diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Che sia questo il caso anche per l’innamoramento di Larry Fink?

  • Fidelity: Bitcoin oro esponenziale

Tra i gruppi di un certo spessore va certamente riconosciuto a Fidelity di essersi mossa prima degli altri. E di avere un buon rapporto con il comparto da tempo immemore.

A mio modo di vedere, Bitcoin è una valuta / commodity che è una riserva di valore, e una copertura contro la svalutazione della moneta. Credo che sia oro esponenziale.

A parlare, lo scorso 2 novembre, è stato Jurrien Timmer, che da Fidelity è direttore della divisione Global Macro. Anche qui, probabilmente è una conversione genuina, ma il fatto che Fidelity abbia già un prodotto in approvazione dovrebbe forse sollevare qualche dubbio.

  • L’ultima di VanEck

Un paio di settimane fa è stata diffusa una nota da parte di VanEck, che ha fatto il giro del web. Contiene 15 crypto previsioni per il 2024. Sì, è introdotta da una nota che ricorda che “VanEck potrebbe avere delle posizioni negli asset digitali di cui si parla della nota”. Cosa vera, cosa che dovrebbe però anche far prendere la previsione di 2 settimane fa cum grano salis, come dicevano i latini.

Bitcoin toccherà nel quarto trimestre del 2024 il suo nuovo massimo storico. E questo sarà spinto anche dalla corsa alla Casa Bianca, rappresentata dalle elezioni presidenziali USA.

Pensare, sempre, con la propria testa

Anche quando si ritiene che Bitcoin sia il miglior asset del mondo, ricordatevi sempre da che strada siamo arrivati. Larry Fink, così come il Financial Times (che invero non ha ancora cambiato atteggiamento) e tanta stampa tradizionale, analisti delle piazze finanziarie classiche: tutti o quasi ritenevano Bitcoin un balocco per nerd e per esclusi dal sistema sociale.

Possono essersi convertiti dopo aver studiato un po’ di più come stanno le cose? Possibile. La coincidenza però con il profumo di importanti commissioni che BTC potrebbe garantire loro è, lo ripetiamo, quantomeno sospetto.

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