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TRADIMENTO FRANKLIN TEMPLETON

Ethereum, poi Solana | Il gestore di fondi “tradisce” Bitcoin?

Due tweet di Franklin Templeton scatenano una faida digitale tra bitcoiner e resto del mondo crypto.

Franklin Templeton, gestore di fondi che ha da poco lanciato il suo ETF Bitcoin Spot, ha attirato non poca attenzione, poche ore fa, per aver iniziato a parlare anche di altre due criptovalute tramite il suo account X. Una scelta che ha lasciato molti analisti increduli e che scatenerà discussioni infinite tra gli appassionati di questo o quel coin.

Ad essere oggetto delle attenzioni del gestore sono infatti Ethereum e Solana, non è chiaro però se come futuri target per altri ETF oppure soltanto come tentativo di passare come più freschi di quello che si è.

La mossa di Franklin Templeton non ha mancato, tra le altre cose, di esacerbare certe lotte, intestine e non, tra bitcoiner e sostenitori di altri protocolli. Ma cosa ha detto davvero? È importante? O si tratta di una boutade fine a se stessa?

Franklin Templeton allarga i propri orizzonti… crypto

Sono state ore di delirio sull’account ufficiale di Franklin Templeton, uno dei gestori di capitali che offre sul mercato USA un ETF Bitcoin Spot.

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Il gruppo, che da qualche giorno ha Benjamin Franklin con i laser eyes come foto profilo, ha infatti pubblicato due diversi tweet dedicati a progetti crypto.

Il primo tweet è stato dedicato a Ethereum. Cosa che non è andata giù, a diversi appassionati di Bitcoin, che hanno visto in questo tweet una sorta di tradimento. Sì, c’è chi credeva che Franklin Templeton fosse pronta a sposare la causa massimalista più radicale e invece si è accorto, poche ore fa, che si tratta di un gestore di fondi che fa poche questioni ideali e molte questioni di bilancio.

E poi è stato il momento di Solana, anche questo accolto con commenti piuttosto caustici da parte di quella fetta di pubblico che si aspettava una Franklin Templeton più genuinamente vicina alle istanze più radicali di Bitcoin.

Evidentemente non è così. C’è chi se ne farà una ragione, chi attenderà con ansia che si adoperino per quotare magari altri ETF crypto e chi invece riterrà questo un affronto da lavare con sangue digitale.

Chi sarà il prossimo?

C’è un fatto, che a nostro avviso con la giusta dose di cinismo dovrebbe essere immediatamente chiaro a tutti. Istituzioni anche anziane come Franklin Templeton si sono accorte dell’enorme engagement, dell’enorme attenzione che possono attirare a loro semplicemente parlando di crypto.

Ed è una droga potentissima che porterà a sempre più uscite come quelle di poche ore fa. E che continuerà ad accendere le diverse community, cosa che è comunque sempre engagement e se vogliamo pubblicità gratuita.

Qualcuno si è detto molto deluso di queste uscite di Franklin Templeton, ma il gestore – ne siamo certi – se ne farà una ragione. Il pubblico più radicale tra i bitcoiner non è esattamente il target di questo tipo di prodotti e di società.

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