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USA: ancora guerra a Bitcoin e crypto? | Yellen ha parole di fuoco

Parlerà Yellen oggi, davanti alla Commissione Servizi Finanziari. E non avrà parole accomodanti per il mondo crypto e Bitcoin.

Janet Yellen, a capo del Tesoro USA, oggi deporrà davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari, commissione a trazione Repubblicana e che ha sempre avuto una sorta di occhio di riguardo per il mondo crypto e Bitcoin. E lo farà però ripetendo quella che è la voce della Casa Bianca sul tema: le crypto e BTC sono potenzialmente pericolose, anche per il sistema finanziario tradizionale.

Un allarme che, seppur verrà pronunciato oggi, è già noto perché è stato pubblicato il riassunto di quella che sarà una sorta di deposizione della Segretaria del Tesoro. Appunti che commenteremo in questo speciale anche per inquadrare il tema crypto nelle prossime elezioni, quelle presidenziali, che si terranno a fine anno.

Niente di nuovo, per carità, ma chi si aspettava una sorta di ammorbidimento ora che sono arrivati fondi anche storicamente vicini ai Democratici, sarà costretto a fare i conti con una realtà piuttosto dura anche questa volta.

Yellen pronta a lanciare l’allarme sul mondo crypto, di nuovo

Il palcoscenico sarà di quelli importanti, così come sarà assolutamente importante chi interpreterà il monologo. Sarà infatti Janet Yellen, a capo del Tesoro USA, a deporre di fronte alla Commissione permanente che si occupa di servizi finanziari in seno al Congresso. E le parole che riserverà al mondo che seguiamo tutti i giorni su Criptovaluta.it non saranno delle più morbide.

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Ne abbiamo già un estratto, così come da tradizione degli interventi delle massime cariche USA, che andremo a riassumere qui e anche a commentare.

Il Consiglio è concentrato sugli asset digitali e sui rischi che ne derivano, come bank run dalle piattaforme digitali, le stablecoin, vulnerabilità che derivano dalla volatilità dei crypto asset e la proliferazione di piattaforme che operano al di fuori delle nostre regole di compliance e di leggi e regolamenti. Le leggi vigenti devono essere applicate, e il Congresso dovrebbe approvare una legislazione per regolametnare le stablecoin e lo spot market dei crypto asset che non sono security.

In breve: le aree di preoccupazione sono le solite e in particolare due. La prima è quella delle criptovalute che non sono security: una situazione questa complessa, perché per tutte le altre, almeno secondo SEC, si applicherebbero le normali leggi sui contratti di investimento.

La seconda, e forse più interessante, riguarda le stablecoin, diverse delle quali – in particolare la più importante per capitalizzazione di mercato – operano al di fuori degli USA mentre Washington è completamente sprovvista di leggi che ne regolino il funzionamento.

Servirà il Congresso

C’è una nota positiva: nonostante le parole di Yellen possano sembrare quelle di chi è sul piede di guerra, dovrà intervenire il Congresso, limitando così anche lo strapotere esercitato da SEC in tribunale, strapotere che però più volte è stato redarguito dalle corti competenti.

Non è chiaro però quali siano le tempistiche per questo impegno: l’esecutivo in carica è a fine mandato e nei precedenti 3 anni non è che si sia fatto granché, oltre i proclami.

Sarà una questione di quelle importanti durante le elezioni? Forse non una delle principali, dato anche che il più grande sostenitore del settore, Vivek Ramaswamy, si è ritirato dalla corsa. Tuttavia sarà un motivo di scontro importante, con i due schieramenti che, anche se in maniera meno netta di quanto potrebbe apparire, sono divisi sul tema.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
3 mesi fa

Più a lungo dichiareranno che gli asset cripto e Bitcoin in primis sono il problema principale da contrastare e più a lungo potranno nascondere i veri problemi degli Stati Uniti..