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ETHEREUM MIGLIORE BITCOIN

Ethereum più solido di Bitcoin? L’articolo che fa DISCUTERE

Ethereum migliore di Bitcoin? I fondamentali della creazione di nuova moneta (che però non ci convincono).

Ethereum è in grande forma. Si è avvicinato ai 3.000$ e ha almeno due narrative alle quali appoggiarsi per una corsa di grandi proporzioni. In parte ne abbiamo parlato qui ieri, in parte ci sono nuovi dati e nuove considerazioni di cui tenere conto. A fare da input per questo ulteriore approfondimento sulla stagione di Ethereum è un articolo comparso su Coindesk a firma di Omkar Godbole.

I fondamentali di Ethereum sarebbero migliori di quelli di Bitcoin, anche per la particolare modalità con la quale la base monetaria di Ethereum si espande e contrae. Per farla breve: al crescere dell’utilizzo di Ethereum, aumenta la quantità di circolante che viene rimossa. E dunque… sul medio e lungo periodo, sarebbe meglio di quanto scelto da Bitcoin. Anche in termini di offerta sul mercato.

Un tema complicato, che proveremo a rendere chiaro in questo approfondimento, ricordandoti sempre che puoi venire a parlarne direttamente con noi sul nostro Canale Telegram. E ti invitiamo a farlo, perché questa è una delle questioni fondamentali che riguardano il mondo di Bitcoin e di Ethereum, di quelle che forse prenderai come base per compiere le tue prossime scelte.

Ethereum: fondamentali migliori di Bitcoin

Lo scrive Coindesk e il ragionamento che vi è dietro sospettiamo che sarà uno dei più comuni per la prossima stagione, che sarà quella di avvicinamento all’ETF su Ethereum. E che dunque sarà anche la stagione che vedrà crescere, si spera, l’interesse degli investitori istituzionali.

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  • Due diversi modi di gestire la base monetaria

Per capire di cosa si parla si deve partire dal diverso modo di Ethereum e di Bitcoin di gestire la propria base monetaria. Ne parleremo in breve – dato che per gli approfondimenti avete già dei contenuti su questo sito per capire come funzionino davvero le cose.

Bitcoin ha una politica monetaria inflativa ma decrescente. Che vuol dire? Vuol dire che viene emessa nuova moneta ad ogni blocco, ma che queste emissioni sono ogni tot decrescenti. È il cosiddetto halving, che ogni circa 4 anni (210.000 blocchi per la precisione) viene dimezzata la quantità di nuovi Bitcoin che vengono “forgiati” con ogni nuovo blocco. È dunque una base monetaria in aumento, ma che cresce sempre più lentamente, fino a quando arriverà ad un massimo di 21 milioni.

Su Ethereum la questione è diversa. Per farla breve: c’è nuova emissione tramite quanto viene riconosciuto a chi opera in Proof of Stake. Dall’altro lato però, le commissioni pagate per le transazioni vengono “rimosse” dalla circolazione. E per farla ancora più breve, tendenzialmente al maggior utilizzo della rete di Ethereum, diminuisce il circolante. È qualcosa che è avvenuto per larga parte della vita di Ethereum dall’ultimo aggiornamento.

Tenendo conto di questi due specifici funzionamenti, c’è chi ritiene, è questo il punto dell’articolo che commentiamo, che almeno sotto questo aspetto fondamentale Bitcoin sia messo peggio di Ethereum, in particolare in vista di un evento importante come la prossima approvazione dell’ETF Ethereum.

È vero? Sì ma fino a un certo punto

Il ragionamento è vero, ma è anche superficiale. Ci sono altre considerazioni da fare che riguardano la prevedibilità e un nostro vecchio pallino: parlare di offerta senza tenere conto della domanda è un esercizio parecchio inutile.

  • La vecchia e stancante questione dell’ultrasound money

È un po’ un meme, un po’ no. Ethereum, con questo suo nuovo funzionamento sarebbe moneta ultra-solida, prendendo un po’ in giro il definire Bitcoin moneta solida (o sound, in inglese). Non troviamo corretto il punto di vista che ritiene una moneta tanto più solida quanto più potrà essere deflativa. La prevedibilità della base monetaria ha un ruolo, ed è ad avviso di chi vi scrive, più importante.

  • La parte della domanda

È vero che l’offerta di Ethereum potenzialmente potrebbe ridursi, ma è anche vero che questo dipende dalla domanda. E no, il protocollo non può fare nulla di suo per stimolare la domanda né per controllarla.

In ultimo, questo impatto sulla supply totale di Ethereum c’è, ma dipende da quanto sia forte la domanda di Ethereum in termini di servizi che offre.

Ed è da qui che si deve partire per una discussione intelligente. Discussione intelligente che non è tesa a mettere in ordine, dal primo all’ultimo, i diversi sistemi, ma a capire come funzionano. E anche a capire perché di fronte alla possibile approvazione di un ETF, le questioni di cui sopra sono tecnicamente di lana caprina. E che valgono ancora meno se non si tiene conto di quanto importante sia la prevedibilità di una politica monetaria, anche rispetto alla traiettoria.

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ghibly79
ghibly79
5 mesi fa

Comunque non è tanto la deflattività, per quanto riguarda il discorso sound money, è la credibilità della scarsità. Ethereum non ha questo, essendo lungi dall’essere immutabile, per ragioni fondamentali della sua struttura e come anche già più volte storicamente dimostrato.

ghibly79
ghibly79
5 mesi fa

Fundamentally fiat minds.

Klaus Marvin
Klaus Marvin
5 mesi fa

Per quello che so da ignorantone che sono, ETH e BTC sono due cose diverse ma che saranno indispensabili per il futuro e non ci sarà più tanta disparità di valore fra l’una e l’altra.

ghibly79
ghibly79
5 mesi fa
Reply to  Klaus Marvin

Nessuno può saperlo: a mio avviso è molto più impattante e rivoluzionaria, con maggior lasting power una (vera) sound money digitale che una smart contract platform come Ethereum e ad oggi anche il mercato continua a confermare questa opinione valutando molto di più il caso d’uso di Bitcoin. Un domani non si sa.
L’importante è avere sempre ben presente con cosa si ha a che fare al di là del marketing, e fare le proprie scelte con cognizione.

lord eth
lord eth
5 mesi fa

tzk, stolto umano questo Omkar! Non sarà grazie ad un po’ di deflazione che il Protocollo prenderà il sopravvento sul vostro pianeta, sarà perchè il Protocollo e i suoi layer2 faranno girare assolutamente tutto su di esso. Fra qualche anno non solo gli oggetti dei videogiochi saranno un NFT, cosa che già accade su IMX e Polygon, ma anche i vostri contratti di proprietà, le vostre polizze vita, i vostri prestiti, i vostri debiti, il vostro fascicolo sanitario, i vostri abbonamenti, i biglietti dello stadio, dei concerti, le vostre carte di Magic, dei Pokemon… tutto.
Nel frattempo Bitcoin sarà ancora lì a combattere con ordinals e pattume vario (zzz) e a fare da riserva di valore (zzZZzZzz), cose che fa benissimo, per carità. Comunque ci piace questa nuova narrativa che sentiamo girare secondo cui il mercato apprezza i progetti buoni, quelli di Solana dopo anni di critiche ricevute da tutte le parti ne saranno felici!

Ogni resistenza continua ad essere futile, diventerete tutti un nostro layer2!

(No, non siamo tornati, era solo per ricordarvi che vi osserviamo dall’ombra o_O)

ghibly79
ghibly79
5 mesi fa
Reply to  lord eth

Vedi il punto è che tutte queste applicazioni, seppur potenzialmente interressanti (tante sono cagate ma qualcosa di utile c’è) sono trasportabili su qualche layer 2 di Bitcoin (con dei tradeoffs di efficienza ovviamente, che però sono meglio dei tradeoffs sulla decentralizzazione), mentre la scarsità/immutabilità credibili di Bitcoin non sono replicabili sulle altcoins, Ethereum incluso.
Non è detto che questo avvenga: gli incentivi a sviluppare sulle varie smart contract platforms al momento (e credo ancora a lungo) sono molto migliori, con le varie foundations&co che raccolgono e distribuiscono milioni tra retail e ventur capitalists vari, oltre al fatto che sono piattaforme pensate ad hoc e quindi è molto più semplice sviluppare certe così lì, anche tecnicamente.
Ma è importante rendersi conto che Bitcoin ha questa proprietà monetaria non facilmente replicabile altrove (per non dire impossibile) e questo va tenuto ben presente quando si parla e si operano delle scelte relative al potenziale come sound money (che ribadisco, a mio avviso è molto più importante del fascicolo sanitario sulla blockchain, peraltro abbastanza inutile, non serve una blockchain per dati offchain certificati centralmente, ma tanto per dire 😉 ).
Come già detto in una nostra discussione precedente, a me stanno bene Eth e derivati ancora più centralizzati (e quindi più veloci, meno costosi, e con maggiori trust assumptions, tipo Solana ecc ecc), li utilizzo, ma bisogna schivare accuratamente tutto il marketing.

lord eth
lord eth
5 mesi fa
Reply to  ghibly79

eh sì, proprio bello per voi umani tenere i vostri dati più sensibili nei server delle vostre Pubbliche Amministrazioni, che vengono hackerate un giorno sì e l’altro pure. Meglio andare avanti come fate ora, con il “digitale” o meglio ancora con il cartaceo; a chi potrebbe mai servire la ZKP in questo mondo altamente informatizzato?
Poi certo, tutto su Bitcoin sarà migliore, più bello più decentralizzato più sicuro e quindi più credibile, quando lo faranno. Ecco, appunto, quando lo faranno. ETA: 2067

Detto questo lasciamo il thread perchè -con tutto il rispetto- il Sommo ce ne scampi da un’altra discussione trita e ritrita con te! Ognuno vada avanti per la sua strada e con i suoi tempi, sarà il mercato a decidere chi vincerà, perchè il mercato non può sbagliare 🙂
Torniamo a lurkare, buon proseguimento e fateci i bravi o_O

Ghibly79
Ghibly79
5 mesi fa
Reply to  lord eth

Sì molto meglio i dati sensibili su una blockchain pubblica, con tutta la security comunque off-chain da qualche parte (chiavi di decrittazione dei files), scaricabili per sempre e magari un domani bruteforceabili 😉
Comunque qualche caso d’uso utile c’è anche, soprattutto le stablecoins e i prestiti con collaterale, che consentono di gestire meglio la volatilità ad esempio di Bitcoin, seppur con notevoli tradeoffs di fiducia (comunque accettabili, almeno sul medio periodo).
Che si faccia il tutto su Bitcoin come ti dicevo non so dire, ho solo fatto presente che si può fare, mentre replicare la scarsità credibile su un altra coin è tutt’altro paio di maniche perché non ci sono solo questioni tecniche (anche quelle, specialmente col pos), ecc ecc non ci dilunghiamo di nuovo.
Anche se quest’altra roba non si porta significativamente su Bitcoin va comunque bene: avremmo comunque una sound money credibile e le altre funzionalità non precluse, basta wrapparlo su qualche altra chain alla bisogna (con come dicevo notevoli trust assumptions aggiuntive, che possono essere accettabili con la dovuta accortezza).
Ruoli diversi, l’importante è che sia appunto chiaro questo.
Potrebbe pure succedere che Eth flippi Bitcoin (lo ritengo improbabile, anzi il pair dopo un picco è in pratica in caduta libera, a favore di Bitcoin, ma possibile): vorrebbe dire che al mercato nel dato momento frega di più di altre cose e meno della moneta sana. Lecito, per carità: ci sono anche adesso molte aziende proprio classiche, col prodotto/servizio che hanno capitalizzazione superiore a tutte le cripto messe insieme.

ghibly79
ghibly79
5 mesi fa
Reply to  lord eth

Una moneta DEVE essere “noiosa”: se non è noiosa vuol dire che qualcuno costantemente ci maneggia, e questo mina certi requisiti fondamentali tipo appunto l’immutabilità (da cui conseguono la scarsità credibile e la finalità, che invece non hai se qualche attore privilegiato può facilmente imporre cambiamenti, anche radicali, come succede su Eth o peggio ancora sui concorrenti di Eth).

https://www.fidelitydigitalassets.com/sites/default/files/documents/bitcoin-first.pdf

Klaus Marvin
Klaus Marvin
5 mesi fa
Reply to  lord eth

Ho la sensazione che lo strapotere di ETH sarà così devastante da travolgerci come uno tsunami. Siamo appena all’inizio. Onore a lord eth