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SEC CONTRO ETHEREUM

Ethereum: SEC prepara L’ATTACCO finale? Larry Fink, Consensys e mondo crypto la pensano diversamente

Per Ethereum è uno dei momenti legalmente più difficili. Ma SEC ha più problemi che armi contro ETH.

È stata una settimana molto convulsa sul fronte Ethereum, e non soltanto in termini di prezzo. A pesare in modo particolare sullo scenario futuro di $ETH sono infatti più questioni legali che squisitamente di mercato. Sì, il caso centrale è quello di Consensys, società che è centrale nell’ecosistema di ETH, che ha deciso di far causa a SEC.

Il contrattacco da parte di uno dei player più rilevanti all’interno del mercato è certamente un buon segno: si lotta, anche contro lo strapotere che SEC ha cercato di rivendicare a sé nel corso degli ultimi mesi e degli ultimi anni. Ma è il sottinteso a meritare maggiore approfondimento da parte degli appassionati di crypto – e nello specifico degli appassionati di Ethereum.

Soltanto qualche settimana fa infatti hanno preso corpo voci preoccupanti, poi ridimensionate, e che però ora tornano prepotentemente a fare capolino: SEC avrebbe intenzione di attaccare SEC per la questione security vs commodity. Questione legalmente complessa e che cercheremo di spiegare in 5 punti.

SEC è davvero pronta a dichiarare Ethereum una security?

Chi segue Criptovaluta.it da tempo dovrebbe ormai conoscere il funzionamento del sistema legale statunitense almeno per quanto riguarda la distinzione tra commodity e security. Nel caso in cui una crypto dovesse rispecchiare le caratteristiche della seconda categoria, finirebbe nel campo di applicazione delle regole di SEC, cosa che in passato è stata sempre foriera di importanti problemi.

Ma cosa sta succedendo davvero? Ethereum è davvero in pericolo?


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  • Ethereum è stata (quasi) sempre considerata una commodity

Non è una considerazione nostra, ma di CFTC (che è l’agenzia gemella di SEC che si occupa però di commodity). E anche precedenti membri di SEC avevano dichiarato pubblicamente questo suo status. Sarebbe certamente insolito vedere le autorità fare un passo indietro su questioni così importanti.

C’è un punto però specifico che SEC sembrerebbe voler utilizzare per potenzialmente invertire questo punto di vista che si è ormai consolidato.

  • Lo staking rende davvero Ethereum una security?

L’idea che starebbe frullando nella testa di Gary Gensler sembrerebbe essere proprio questa. Dato che Ethereum è passata da un sistema in Proof of Work a uno in Proof of Stake, potrebbe cambiare status da commodity a security. La legge USA permetterebbe un cambio di status di questo tipo: i casi vanno giudicati volta per volta, in particolare in presenza di novità così considerevoli.

Tuttavia, per quanto la presenza dello staking possa cambiare le qualità di un asset, sembrerebbe essere un passo in avanti e nel buio per SEC, che si troverebbe a dover dimostrare in tribunale che il territorio che ha scandagliato è in realtà di sua competenza.

  • SEC stessa avrebbe problemi per un passaggio del genere

SEC ha approvato in passato degli ETF sui futures di Ethereum, riconoscendo dunque implicitamente che si tratta di una commodity e non di una security. Tali approvazioni sono arrivate dopo il passaggio di Ethereum a Proof of Stake. E dunque l’agenzia di Gary Gensler dovrebbe dare conto di queste sue decisioni passate.

La dichiarazione di Ethereum come security finirebbe per contestare le stesse decisioni di SEC di pochi mesi fa. In che modo potrebbe riuscire l’agenzia a giustificarlo in una corte di giustizia?

  • SEC avrebbe condotto delle indagini

L’altra questione di cui tenere conto è che SEC ha già condotto delle indagini a riguardo: secondo quanto era stato riportato da Fortune, per un articolo però poi contestato dai più, decine di società nell’orbita Ethereum erano state contattate proprio per andare in questa direzione.

Non è chiaro quali siano stati i risultati di queste indagini di SEC, né se poi l’agenzia gli abbia dato seguito. Tuttavia quello che traspare dalla causa che Consensys ha intentato a SEC, è che il dubbio che l’agenzia agisca legalmente in tal senso esista.

  • La “strana” opinione di Larry Fink

L’opinione di Larry Fink – per quanto detta tra i denti – è di quelle invero assai curiose. Il capo di BlackRock ha infatti lasciato intendere che non ci saranno problemi di sorta anche se Ethereum dovesse essere dichiarato essere una security. Si parlava in relazione agli ETF, è vero. E dunque non si tratta di una ricognizione completa. Tuttavia il parere di un uomo così potente, a capo di una società così potente, andrà certamente tenuto in debita considerazione.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
11 giorni fa

Io l’ho sempre pensata come il buon Larry.