Home / USA contro crypto: il DoJ contro Tornado Cash: “Abbiamo prove, ok a processo”. Caso anche per Bitcoin

USA ETHEREUM

USA contro crypto: il DoJ contro Tornado Cash: “Abbiamo prove, ok a processo”. Caso anche per Bitcoin

Il caso Tornado Cash è tra i più importanti, anche per Bitcoin. Il DoJ risponde picche.

Oltre al caso Samourai ce n’è un altro, di uguale importanza e che riguarda gli stessi identici capi di imputazione. È il caso di Tornado Cash, il mixer che ha visto i responsabili anticipare le stesse sorti che poi sono capitate ai leader di Samourai. Tornado Cash si trova però più avanti nella lunga causa legale che probabilmente aspetta il protocollo – e proprio poche ore fa ci sono stati degli aggiornamenti importanti.

Il Dipartimento di Giustizia, in tribunale, ha infatti contestato la richiesta di Tornado Cash di non luogo a procedere in quanto il servizio – a detta appunto di Tornado Cash – non sarebbe un servizio di invio denaro e dunque non sarebbe in alcun modo sottoposto alle leggi che riguardano questo tipo di intermediari.

Questione che il Dipartimento di Giustizia degli USA ritiene invece più che consistente, e che vuole discutere in tribunale prima che i giudici appunto dismettano il caso. Situazione anche questa molto complessa sul piano legale – per la quale puoi venire anche a chiedere delucidazioni sul nostro Canale Telegram ufficiale – un canale Telegram dove potrai incontrare sia i nostri appassionati lettori, sia la nostra redazione.

Tornado Cash deve andare a processo, almeno secondo il Dipartimento di Giustizia

Il caso Tornado Cash è piuttosto semplice da ricostruire:secondo il Dipartimento di Giustizia USA Tornado Cash avrebbe dovuto implementare norme KYC/AML, in quanto money transmitter, ovvero attività di invio denaro. Una posizione che è la stessa che il Dipartimento sostiene nei confronti di Samourai Wallet, per la causa più importante degli ultimi mesi nello spazio Bitcoin e crypto.

Per quanto riguarda il caso Tornado Cash, siamo più avanti nella complessa causa legale che deciderà le sorti di questo protocollo. E Tornado Cash ha già avanzato istanza di chiusura dell’intera causa, affermando che dato che Tornado Cash non è un money transmitter, allora le regole di cui sopra non andrebbero applicate.

A tale mozione è arrivata poche ore fa la risposta del Dipartimento di Giustizia, che ritiene invece di avere prove solide di quanto sostiene e al tempo stesso di poterle dimostrare in tribunale. La questione, afferma pertanto il DoJ, dovrà essere decisa dalla giuria e dalla corte e non in via preliminare.

Money Transmitter: e di cosa si tratta? E perché è così importante?

Chiunque negli USA rientri nella categoria di money transmitting business deve ottenere licenza e deve anche applicare il complesso delle normative anti-riciclaggio e per l’identificazione degli utenti. L’appartenenza di Tornado Cash, così come di Samourai, a questa categoria è il perno sul quale poggia una causa legale che altrimenti non avrebbe ragion d’essere.

Con ogni probabilità i legali di questi specifici protocolli punteranno proprio sul tentativo di far dichiarare alla corte la non sussistenza di tale appartenenza, facendo così venire giù tutto l’impianto accusatorio.

Il DoJ però ha affermato più volte pubblicamente di avere certezza di quanto afferma e di avere anche le prove del fatto che, nonostante i due protocolli fossero non-custodial, i leader finiti in carcere abbiano mantenuto comunque il controllo sulle operazioni.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments