E se il bello arrivasse ora? Il mercato crypto è diviso in due: Bitcoin che fissa nuovi record, settore altcoin che non ha mai davvero recuperato dal crollo dopo la corsa di fine 2024. È forse questo il motivo per cui in pochi stanno festeggiando come meriterebbe di essere festeggiato il nuovo massimo di Bitcoin. Dato che vogliamo, sentiamo il bisogno di, riteniamo razionale essere ottimisti, abbiamo raccolto 5 diversi motivi per essere molto ottimisti su quello che ci aspetta.
Dal ritardo dei retail, che sono sempre gli ultimi a sedersi alla tavola imbandita, passando per tante aperture che a nostro avviso non faranno che cementare una convinzione che noi abbiamo da tempo.
Ovvero che il momento è ora, che il futuro è qui e che questo ciclo, che sembra interminabile, in realtà non è ancora iniziato.
Occhi aperti: i segnali ci sono tutti
C’è da stare davvero con gli occhi aperti, perché a quanto pare sono ancora in pochi ad essersi accorti dei segnali che arrivano, incessanti, dai mercati più importanti del mondo e che ci raccontano una storia molto diversa da quella che possiamo leggere sui social.
Mentre il disfattismo regna sovrano, c’è chi ha compreso l’antifona ed è già superlong.
1. Wall Street ha una fame infinita
Non solo per il settore azionario, ma anche per quello crypto. Tra ETF che volano e società crypto (oggi, a proposito, ci sarà uno speciale incredibile sul nostro sito, in esclusiva assoluta) che continuano ad accumulare, passando per le quotazioni stellari di Circle.
Il segnale è il più chiaro di sempre. Chi governa i cosiddetti smart money, i soldi intelligenti, quelli che arrivano prima degli altri, sa bene come andrà a finire. Ci sarà una nuova ondata, per la quale loro si sono già preparati.
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2. I massimi, ma poco a poco
Bitcoin non ha avuto il suo solito movimento da fuoco di paglia, ovvero sfondando i massimi con forza per poi correggere in modo altrettanto violento.
Si è acquattato vicino ai massimi per giorni, come fanno i gatti prima di colpire la preda. Ha fatto massimi, ha fatto vendere coloro i quali sono dotati di poca, pochissima fede, ma poi è rimasto tutto sommato lì. Buon segno anche questo – anche se per le questioni tecniche non posso che rimandarvi all’analisi di Alex Lavarello sul momento (magico?) di Bitcoin.
3. Tutti ne vogliono una fetta
Hanno finalmente capito che possono fare soldi anche con la blockchain. Ovvero che possono utilizzare infrastrutture mantenute e pagate da altri per fare i loro affari.
Loro chi? Fondi, gestori di mercati tradizionali e tutta la truppa che per più di 10 anni ha snobbato il mondo crypto e la sua… infrastruttura. Ora le cose sono diverse, e saranno loro a fare pubblicità a “noi”… gratis.
4. Signore e signori, Bitcoin è scarso
In senso economico. Sappiamo che lo sapete, ma vale forse la pena di ripeterlo. Nessuno può stamparne a piacimento (al contrario del denaro “normale”) e a fronte dell’ennesimo governo USA che non sembrerebbe avere alcuna intenzione di tagliare spese… forse siamo davvero davanti al miglior asset di sempre.
Ne abbiamo già parlato questa mattina: il Big Beautiful Bill sarà Big and Beautiful soprattutto per Bitcoin. Potremo tornare qui tra qualche mese per vedere chi aveva ragione. Se noi o i pessimisti.
5. Macro: ora si cambia
Ieri sono stati pubblicati i verbali del FOMC, la riunione periodica di Federal Reserve. E le cose sono andate esattamente come credevamo. C’è una fronda, c’è un gruppo che per compiacere il presidente e per sperare di diventare presidenti di Fed dopo Jerome Powell.
La pressione politica per i tagli aumenterà. E aumenterà molto rapidamente. E quando la stampante riparte, chi può giovarsene se non un asset con una politica monetaria… fissa?
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