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Grafico Global M2 Money Supply e Bitcoin: c’è QUESTA COSA che devi ASSOLUTAMENTE sapere!

Se davvero questo segnale trovasse conferma, allora Bitcoin dovrebbe segnare un massimo nel mese di....

I più fedeli alle teorie macroeconomiche sapranno benissimo che negli ultimi 20 anni  l’andamento del Global M2 Money Supply ha spesso influenzato ( e anticipato)  le performance degli asset risk-on, Bitcoin incluso. Non è difficile capire questa correlazione: banalmente se c’è più liquidità disponibile nel sistema finanziario mondiale, allora sarà più probabile che parte di questa venga impiegata anche negli strumenti speculativi.

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Storicamente ad ogni espansione dell’M2, Bitcoin (BTC) ha risposto bene sul mercato con un rialzo dei prezzi. Basti pensare al bull market del 2020-2021, quando con la liquidità mondiale in crescita del 26,9% YoY, la criptovaluta registrò uno dei rally più bullish della storia. Quando invece vi è una contrazione, come nel 2022, allora il mercato tende ad accelerare al ribasso.

E adesso, vari thread writer ed analisti scrivono su X del fatto che l’M2 abbia appena registrato un calo, a loro detta, allarmante. Se questo fosse il vero top dell’indicatore, allora Bitcoin potrebbe essere vicino alla fine dei giochi per questo ciclo. Ma è davvero così?

Global M2 Money Supply: breve ripasso

Facciamo innanzitutto un brevissimo ripasso per comprendere al meglio le logiche dietro questi meccanismi di influenza macroeconomici. Il grafico del Global M2 Money Supply indica sostanzialmente  la quantità di denaro liquido disponibile nei circuiti mondiali. Rientrano in questa dicitura i contanti, i conti correnti, i depositi bancari a breve termine, i fondi del mercato monetario ed altri strumenti facilmente convertibili.

È una metrica di misurazione della disponibilità economica mondiale, ossia un indicatore capace di mostrare quanta liquidità circola nel sistema globale e, in maniera indiretta, quanto spazio c’è per il credito, i consumi e gli investimenti.

M2 denaro nel mondo
M2 liqudità mondialeFonte dati: https://fred.stlouisfed.org

L’andamento espansivo dell’M2 nel lungo periodo, sebbene con qualche interruzione temporanea, è uno dei motivi principali per cui i mercati finanziari, soprattutto quelli americani, sono saliti così tanto negli ultimi anni.

Lower-low e lower-high nel grafico M2: è l’inizio della fine per Bitcoin?

Come riportato nelle ultime ore da diversi analisti su X, sembra che il grafico dell’M2 abbia formato un pattern discendente nel breve periodo, con la configurazione di un lover high ed un lower low, che solitamente anticipano ( almeno a livello di analisi tecnica) una nuovo calo.

Il grafico viene spostato volontariamente avanti di 90 giorni, poiché solitamente gli effetti dell’M2 si manifestano sugli asset risk-on come Bitcoin, con qualche ritardo. In effetti quando le banche centrali aumentano o diminuiscono la base monetaria in circolazione, gli effetti sui mercati si verificano gradualmente con un “lag macro”.

Osservando bene questa correlazione shiftata di 90 giorni, possiamo vedere bene come ai top locali dell’M2 tendenzialmente si accompagnano anche i massimi ciclici di Bitcoin. Stesso discorso per i minimi dell’indicatore, che spesso coincidono con le quotazioni minime della moneta.

M2 e Bitcoin, correlazione
Global M2 contro BitcoinFonte dati: https://x.com/ColinTCrypto

Ecco, ora ipotizzando che l’M2 abbia veramente incontrato un top, e che da adesso in poi la liquidità mondiale vada verso una discesa, possiamo definire un ipotetico top del bull market per Bitcoin.

 In linea di massima questo avverrebbe tra settembre e ottobre, in concomitanza anche con il timing on-chain storico che vede BTC arrivare ad un top dopo circa 550 giorni dal precedente halving.

M2 in calo: siamo vicini ad un massimo per Bitcoin? 

Ni. Indicativamente ci potrebbe stare come tempistica, soprattutto considerando l’orizzonte temporale dei cicli bullish precedenti di Bitcoin. Non sarebbe neanche “strano”, visto e considerando che è da marzo 2024 che la crypto ha iniziato ad aggiornare progressivamente i suoi massimi pluriennali. Insomma, è una teoria plausibile e assolutamente rispettabile.

C’è però allo stesso tempo da fare i conti con un fattore che gli analisti non vi dicono, ovvero che entro fine anno, il CME Group quota una probabilità del 42% per un taglio da 25 punti base dei tassi della Federal Reserve, e del 33% per due tagli entro fine anno. In altre parole, bisogna fare i conti anche con la possibilità di una mossa politica macroeconomica espansiva degli USA, che porterebbe inevitabilmente l’M2 a salire.

Ora, ovvio che l’M2 riguarda una metrica globale e non meramente statunitense, ma comunque questa piazza rappresenta oltre il 20% del denaro mondiale. E soprattutto, le scelte macroeconomiche della FED influenzano anche gli altri Paesi. Non è un caso se c’è un rapporto inversamente proporzionale tra i tassi d’interesse dei titoli americani e la crescita dell’M2.

M2 correlazione tassi usa
M2 vs debito USFonte dati: https://en.macromicro.me/charts

Quindi… top imminente o superciclo per Bitcoin?

Alla luce di questi ragionamenti, possiamo concludere che tutto dipende verosimilmente dalle politiche macro che verranno adottate dagli USA, il che influenzerà non solo Bitcoin, ma anche tutto il comparto azionario. È ancora forse troppo presto per definire quando ci sarà il top del mercato crypto, anche se il Q4 sembra essere un orizzonte plausibile, anche con la storicità dei dati on-chain.

Dovremmo aspettare segnali più chiari rispetto ad una semplice contrazione di breve periodo dell’M2, che può essere annullata in qualsiasi momento da un banale intervento delle banche centrali. Detto ciò, anche se mancassero solo 2 mesi alla fine dei giochi, questi potrebbero essere i mesi più esplosivi ed entusiasmanti del ciclo.

Spesso Bitcoin tende ad esplodere proprio nelle fasi finali del bull market, seguita poi eventualmente anche da una rotazione sulle altcoin per sfruttare le ultimissime occasioni prima di un crunch della liquidità. Top vicino o top lontano, nulla cambia sulla situazione attuale: godetevi il momento e non lasciatevi spaventare da qualche piccola scossa di assestamento.

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