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WALL STREET VENDITE

Wall Streeet LIQUIDA Bitcoin: fuori 800 milioni, settimana PESSIMA dopo il record

Vendite consistenti su Bitcoin, ma su Ethereum si viaggia ancora su ottimi ritmi.

Finisce quella che è stata una magia – anche se pur sempre di soldi si parla – che è durata 16 settimane di fila. 16 settimane durante le quali ci sono stati afflussi negli ETF, ovvero maggiore capitale in ingresso rispetto a quello in uscita. L’ultima settimana registrata a Wall Street chiude infatti con il segno meno e poco più di 200 milioni che sono usciti dai veicoli crypto per finire altrove.

È un segnale di inversione di tendenza del mercato? Pesano – e molto – i numeri pessimi di venerdì, che sono stati condizionati più da dati macro rivisti al ribasso (per il mercato del lavoro) che da altro. E quindi, prima di trarre delle conclusioni affrettate, meglio valutare esattamente cosa sta succedendo.

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I numeri diffusi da Coinshares: cosa sta succedendo ai mercati ETF crypto?

Di entusiasmo in realtà ce n’era e ce n’è ancora: in tanti aspettano l’arrivo, anche ai piani alti di Wall Street, di nuovi prodotti che possano offrire accesso anche a criptovalute che per il momento sono… inaccessibili a certi investitori perché escluse dagli ETF USA.

Wall Street performance ETF
Wall Street: le performance degli ETF

Tuttavia la settimana che si avvia alla conclusione è stata una settimana complessivamente in negativo. Sono usciti dagli ETF nel complesso 223 milioni di dollari, anche se non è il numero a stupire di più.

Ethereum, che è diventato una sorta di cocco di casa dei piani alti della finanza, ha chiuso comunque la settimana in positivo, con 133 milioni in più dentro gli ETF rispetto alla settimana precedente.

A pesare dunque è la performance, pessima, di Bitcoin, che nel corso di questa settimana ha perso 404 milioni di dollari e che mese su mese ne ha persi 844.

Segno che forse l’appetito per Bitcoin sta risentendo – anche – delle ottime performance di Ethereum, evidentemente entrato a far parte del cerchio magico di asset sui quali investono anche i più grandi.

Che tipo di segnale è?

Ad avviso di chi vi scrive, non è il caso di trarre delle conclusioni di carattere generale da quanto avvenuto nel corso delle ultime giornate di scambi. È stata infatti una settimana convulsa e condizionata da un turbinio di dati macro che hanno reso ancora più incerta una situazione che era già… parecchio incerta.

Una situazione che ha visto il PIL USA rimbalzare più di quanto ci si aspettasse e un mercato del lavoro più resiliente del previsto. Salvo poi dover fare i conti con dati sempre dal mercato del lavoro rivisti pesantemente al ribasso per i mesi precedenti.

Si naviga dunque a vista – e ci sta che in un contesto del genere, nel quale anche le azioni classiche sono andate in sofferenza – finisca per vedere qualche scarico a mercato anche da parte degli investimenti più solidi sugli asset che sono stati per tutto il 2024 e 2025 i preferiti da parte di Wall Street.

Ora si apre una nuova settimana, nel pieno dell’estate e che sarà condizionata da volumi che – storicamente – sono più bassi che durante il resto dell’anno.

Qui puoi leggere il report completo di CoinShares.

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