SBI Holdings, conglomerato finanziario giapponese, ha annunciato di aver inviato richiesta di approvazione per due ETF crypto in Giappone, secondo quanto il gruppo ha comunicato all’interno del report sui risultati trimestrali.
Saranno due prodotti misti: il primo sarà infatti un prodotto che al 51% investirà in oro e al 49% in ETF Bitcoin. Il secondo invece sarà un prodotto che includerà Bitcoin e altre crypto (inclusa Ripple, con la quale il gruppo intrattiene rapporti da tempo).
Crypto anche nella borsa giapponese : il piano di SBI
All’interno del report sui risultati del secondo trimestre 2025 SBI Holdings ha comunicato in realtà la volontà di creare tre diversi fondi, tra i quali due che saranno in gestione passiva e uno che invece che sarà una gestione attiva – aperto alle azioni crypto ma non solo.
- SBI Next-Generation Technology Equity Fund
Secondo quanto è stato riportato all’azienda, all’interno di questo fondo, che sarà attivo già dal 22 agosto per le sottoscrizioni e sarà scambiabile in borsa dal 5 settembre, ci saranno partecipazioni in aziende Web3 (tra le quali cita anche NVIDIA), sul quantum computing (Rigetti, Quantum Computing Inc.), pagamenti digitali e e-payment su crypto (Circle, Visa, PayPal), ma anche società che investono in criptovalute (strategy, Block), e exchange come Coinbase.
- ETF misto Bitcoin e oro
Ci sarà poi un secondo prodotto, che investirà al 51% sull’oro e al 49% su ETF crypto (viene citato per ora soltanto Bitcoin, ma il fondo dovrebbe poi aprirsi anche ad altri ETF che saranno approvati negli Stati Uniti). L’ETF scelto per queste operazioni sarà EZBC di Franklin Templeton.
- ETF crypto
Che investirà sugli ETF che saranno disponibili in Giappone, dove vengono citati Bitcoin e Ripple. Il prodotto non dovrebbe includere altre criptovalute, ma saremo in grado di fornirvi maggiori dettagli una volta che sarà resa pubblica la domanda di approvazione inviata a FSA.
SBI Holdings già attiva da tempo nel settore
SBI Holdings è in realtà già attiva da tempo nel comparto crypto. Ha già investito in Ripple Labs in passato e ha lavorato per l’espansione del network di $XRP in Giappone.
SBI Holdings ha anche una piccola quota in Circle, la società che emette e amministra USDC. In aggiunta, il gruppo ha anche una joint venture negli Emirati per l’espansione di XDC.
Ora servirà l’approvazione di FSA (la “Consob” giapponese), per un lancio che potrebbe esserci già dalla prima settimana di settembre.
Un buon segnale, soprattutto per Ripple
SBI Holdings può mettere sul tavolo un’importante presenza sul mercato giapponese e una credibilità da società finanziaria di prima fascia.
Il mercato giapponese rimane uno dei più importanti per il comparto crypto, sia per volumi sia per interesse del pubblico. Un mercato dove i prodotti regolamentati esercitano maggiore attrattiva.
Il Giappone è uno dei paesi che si è mosso prima – e in tempi non sospetti – per la regolamentazione del settore. Cosa che ha reso il mercato più credibile agli occhi degli investitori, per quanto complessivamente chiuso alle crypto di seconda e terza fascia.
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