Do Kwon – ex fondatore e leader dell’ecosistema Terra Luna – si è dichiarato colpevole negli Stati Uniti. I reati a lui ascritti, nello specifico, sono di frode. Secondo quanto riporta Reuters – il fondatore di Terra Luna potrebbe così evitare una pena massima a 25 anni di reclusione.
L’accordo prevederebbe infatti che in caso di ammissione di colpevolezza il massimo della pena sia di 12 anni, e quindi praticamente dimezzata rispetto a quanto previsto dalla legge. Uno sconto rilevante per Do Kwon, che prima della sua dichiarazione di colpevolezza si era dichiarato non colpevole, dopo un lungo tira e molla tra Montenegro, Corea del Sud e Stati Uniti. Kwon si era infatti rifugiato nel paese balcanico, salvo poi farsi arrestare per l’utilizzo di documenti falsi.
Do Kwon si dichiara colpevole – e ora?
Si tratterà di un accordo tra procura e difesa. La prima vuole evitare un lungo processo durante il quale sarà comunque relativamente difficile dimostrare tutti i fatti che dovrebbero inchiodare Do Kwon alle sue responsabilità. Per la difesa è invece un’occasione per vedersi scontare la pena da un massimo di 25 anni a 12.
L’elemento sul quale sta pressando di più la procura sono le false dichiarazioni in pubblico da parte di Do Kwon in occasione del primo depeg della sua stablecoin $UST. Ai tempi infatti Do Kwon ebbe a dichiarare che il peg – ovvero l’ancoraggio al valore di 1 dollaro fu recuperato grazie al funzionamento algoritmico della stessa.
In realtà però si chiese e si ottenne l’intervento di un market maker, dietro il pagamento di token, senza che la cosa fosse poi diffusa pubblicamente.
Se gli investitori fossero stati a conoscenza dei fatti, afferma la procura, avrebbero evitato di continuare a investire nel protocollo che poi avrebbe fatto la fine che tutti ricordiamo.
Danni incommensurabili al settore
Al netto del pur importante buco creato nelle finanze degli investitori, Do Kwon e Terra Luna saranno per sempre ricordati come inneschi per una delle fasi più buie della breve ma intensa storia del mondo crypto.
Non solo in termini di prezzo. Oltre al terribile bear market il settore ha dovuto fare fronte a una perdita di credibilità enorme, che ha allontanato tanti investitori e tante aziende, per ferite che – sulla pelle di chi c’era – bruciano ancora.
Per quanto la giustizia non sia retributiva, chissà se i 12 anni che ora rischia Do Kwon saranno ritenuti soddisfacenti dalle vittime del suo comportamento.
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… con buona pace dei parenti di chi si è suicidato (o è “solo” finito in depressione) perchè aveva investito tutto nelle sue truffe. E di tutti noi che ci siamo beccati un -20/30/40% per i crolli a catena innescati dal farabutto.
Dodici annetti massimo e poi torna a godersi i gruzzoletti che avrà lasciato nascosti in giro per il mondo (virtuale).
Questo mondo è pieno di m*rda, e la “giustizia” non è da meno.
Poi sotto Trump ormai il crimine è legalizzato, basta nascondersi dietro un alias o dire “non sapevo” e tutto è risolto!
Che pena
sì sì siamo torppo giustizialisti, è un mondo libero e bla bla bla XD