C’è un modo per portare a casa, in qualità di protocollo, dei ricavi importanti. Si chiama utilizzo reale, non tutti i network e tutte le App decentralizzate possono farci affidamento. Ma è possibile, come ha dimostrato un altro mese da record per Hyperliquid, il protocollo DEX su futures e spot che continua a dominare il mercato e che ha iniziato ora a minacciare seriamente lo strapotere degli exchange centralizzati.
Per il mese di agosto i ritorni di Hyperliquid sono stati superiori ai 100 milioni di dollari, con una crescita mese su mese di oltre il 20%. Numeri che difficilmente altre industrie sono in grado di registrare e che segnalano come – in realtà – ci sia ancora tanto spazio nel mondo crypto per applicativi che non si basino su una scarsità indotta, ma sulla voglia degli utenti di utilizzarli.
Agosto dei record per Hyperliquid
È un altro mese da record per un protocollo, Hyperliquid, che conferma uno stato di grazia difficilmente replicabile altrove.
Partiamo dai volumi: 400 miliardi sui futures perpetual, numeri ancora lontani dal top del mercato per quanto concerne gli exchange ma che confermano una crescita che forse in pochi avrebbero immaginato.
Ricavi? 106 milioni di dollari secondo quanto è stato registrato da DefiLlama, in crescita di oltre il 20% rispetto agli 86 milioni fatti registrare in luglio. Tutto questo durante un mese, agosto, che non ha mai riservato delle buone nuove per gli intermediari. È infatti un mese storicamente caratterizzato da volumi non eccellenti e da poca voglia di testare nuove acque.
- Una crescita sostenibile?
Gestire un dex per il trading con questi volumi e a questa frequenza non è certamente facile. Al contrario, è un’operazione di difficoltà massima e che deve portare necessariamente anche a qualche scelta architetturale verso la centralizzazione. Tuttavia sfidiamo chiunque a affermare che soltanto poche settimane fa avrebbe ritenuto Hyperliquid in grado di sostenere volumi di questo tipo tutto sommato senza colpo ferire e senza malfunzionamenti.
Per ora – al netto di un paio di casi dove le liquidazioni non sono state il top – tutto sembrerebbe filare più liscio di quanto fili sugli exchange classici. Segnale che siamo in una nuova fase di maturità per gli exchange decentralizzati, che ora possono davvero lanciare la sfida anche alle controparti… centralizzate.
A vincere saranno comunque gli utenti
La competizione, soprattutto in settori come questo, è certamente buona cosa. Sarà una spinta per gli exchange classici a fare sempre meglio, tenendo in considerazione che ora anche protocolli più strettamente onchain sono in grado di guadagnarsi una fetta importante di mercato.
Dato che in ballo ci sono commissioni miliardarie, la competizione finirà per spingere tutti a migliorare servizi, funzionalità e ad abbassare i costi. Magia del libero mercato che le crypto hanno sempre offerto, anche di fronte a certe intromissioni indebite da parte di regole e regolamenti che hanno ristretto l’accesso a certi servizi, anche in Europa.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi

Uno dei pochi progetti veramente degni di nota degli ultimi tempi. Più che “degni di nota”, direi quasi rivoluzionario. Lascio stare futures e tr*iate varie, che possono piacere o meno, si possono manipolare o meno; quello che Hyperliquid ha permesso è lo swap senza intermediari da una cripto ad un’altra (non tutte, vabbè). Mai avrei sognato di poter fare una cosa simile senza ricorrere a un CEX… non parlo di token wrapped, bridged e compagnia bella, ma proprio di passare da veri BTC a veri ETH senza doversi fidare di un intermediario.
Toccherà provarlo davvero, prima che lo chiudano (purtroppo temo non avrà vita lunga… sta pestando troppi piedi, dai CEX ai regolatori!)