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Christine Lagarde e CONSOB fanno PAURA alle stablecoin? Ondata di attacchi

Doppio attacco alle stablecoin su tutti i principali giornali.

L’ennesima uscita di Christine Lagarde contro le stablecoin ha già fatto il giro delle sette chiese editoriali. È stata ripresa dal grosso della stampa nazionale e non – senza che però nessuno si sia preoccupato di spiegare che tipo di partita stia giocando la banca centrale.

Non è agenda, è ignoranza sul funzionamento del denaro, su come funzionano le stablecoin e su quali siano gli obiettivi, squisitamente politici, della Banca Centrale Europea, che ora trova sostegno anche da membri di CONSOB che non si è capito quanto parlino a titolo personale o in rappresentazione dell’autorità amministrativa che regola i mercati in Italia.

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BCE oltre il suo mandato

Mentre tutto il mondo si interroga sull’effettiva indipendenza di Federal Reserve, da quest’altro lato dell’Atlantico abbiamo il problema inverso. BCE continua a decidere in autonomia sulla forma del denaro che dovranno utilizzare oltre 400 milioni di residenti in Europa.

Il tema, anche se Lagarde si guarda bene dal sottolinearlo, è quello dell’euro digitale. E per non citarlo si passa dal nemico pubblico numero 1 di Francoforte: le stablecoin.

Un marziano sbarcato ieri sul pianeta terra potrebbe, ascoltando le parole di Christine Lagarde, credere che:

  • Le stablecoin non siano regolamentate in Europa;
  • Le stablecoin non siano regolamentate negli USA;
  • Che ognuno faccia nel settore un po’ quello che vuole;
  • Che le stablecoin abbiano corso legale.

È questo quello che è stato pronunciato, a lettere non troppo chiare, tanto dalla governatrice di BCE, quanto dal rinforzo inaspettato che è arrivato direttamente da CONSOB.

E invece:

  • Le stablecoin sono regolamentate in Europa;
  • Le stablecoin sono regolamentate negli USA;
  • Hanno riserve dimostrate, per operare, di 1:1 in asset SCELTI dalle regole imposte anche con l’aiuto di BCE;
  • Non hanno corso legale.

Anzi, le regolamentazioni imposte ne aumentano il rischio, così come certe pratiche che Lagarde ha indicato come pericolose (i token che vivono in doppie giurisdizioni come USDC) sono state avallate da membri di BCE come la banca centrale francese.

Di cosa state parlando?

Lagarde ha evidenziato i rischi delle stablecoin a doppio regime. È il caso tipico di USDC. È registrato in Europa nel rispetto delle leggi vigenti, e tutti possono richiederne la conversione anche in Europa.

Dato che però USDC ha le riserve negli Stati Uniti, può accadere che l’entità europea di Circle non abbia in cassa denari per la conversione. Per coprire tali ammanchi, farà un trasferimento dalla sua entità americana, che però detiene le riserve secondo le leggi USA e non secondo le leggi Europee.

Qualcosa che primi al mondo avevamo spiegato su queste pagine e che è stata avallata dalla Banca centrale francese, che a nostre domande rispose ai tempi con un secco e indispettito no comment.

Ci sarebbe dunque da ridere, se non ci fosse da piangere, a leggere gli attacchi di Christine Lagarde a questo sistema, che è stato avallato da una banca centrale sulla quale BCE ha poteri importanti.

Perché tutta questa paura delle stablecoin?

Cornelli di CONSOB tuona – così come ripreso dal Corriere della Sera – che ai cittadini deve essere chiaro che solo l’euro emesso da BCE può avere corso legale.

Nessuno ha mai affermato il contrario e francamente almeno chi vi scrive ha difficoltà a capire il motivo di certe affermazioni.

Si vuole affermare che contratti onorati con pagamenti in EURC o in altra stablecoin non saranno tutelati dalla legge? Oppure che ci saranno sanzioni per chi li usa? O cos’altro?

Di cosa dobbiamo effettivamente preoccuparci? E perché i cittadini europei non dovrebbero avere la libertà di utilizzare la forma di denaro che preferiscono?

Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo

In realtà, almeno in seno a BCE, questa pantomima va avanti da tempo. Cipollone sta facendo il giro delle banche, per promettere loro che avranno una stecca dal sistema euro digitale e dunque di lasciar perdere le stablecoin.

La governatrice si gioca invece la carta della paura: ci sono rischi che conosciamo (veri, ma esacerbati da certe scelte che hanno coinvolto Lagarde stessa), e quindi ce ne occuperemo al posto vostro.

Tutto questo mentre tutto il mondo va in un’altra direzione. Che forse non sarà quella ideale, ma che quantomeno è stata negoziata tra chi utilizza il denaro.

Chissà se si finirà come a Cuba, a cambiare al mercato nero l’euro digitale contro valute più appetibili per il pubblico.

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