Prosegue ancora con qualche inciampo la settimana speculativa del mondo crypto, con le maggiori monete che registrano performance in rosso nelle ultime 24 ore. Bitcoin ed Ethereum sembrano incapaci di reagire alla price action ribassista, alimentando un sentiment negativo anche attorno alle principali altcoin blue chip, che ne approfittano per rovinare quanto poco di buono messo a segno nelle precedenti settimane.
Ci sono però anche delle eccezioni, e non poche: mentre il PNL di alcuni holders va a rotoli, qualche token si stacca dall’andamento generale del mercato e va a compiere importanti rally rialzisti, guidati da trend e dinamiche momentanea. Vediamo in questo articolo quali sono le monete che si comportano meglio, e in quali settori dovremmo concentrarci per trovare le migliori opportunità nel breve periodo.
Bitcoin ed Ethereum ancora fermi al palo: altcoin in difficoltà
Dopo il crollo registrato a cavallo tra domenica e lunedì, Bitcoin ed Ethereum non sono ancora riusciti a riprendere in pugno la situazione. I tori rimangono schiacciati dalla forte pressione di vendita manifestata sul mercato, nonostante in realtà basterebbe poco per rompere un muro di resistenze. La dominance del re rimane ancora sotto l’EMA 50 daily in un contesto di downtrend, con gli ultimi giorni che hanno visto un timido recupero mentre gli investitori riducevano l’esposizione altcoin.
La situazione sembra ostica ma in realtà non c’è granchè da analizzare: Bitcoin rimane meno appetibile delle alt ma i capitali sono complessivamente in uscita dal mercato. Se analizziamo l’indice Total 2 (market cap settore crypto escluso Bitcoin e le stablecoin) notiamo facilmente questa condizione: pochi giorni fa la chart è stata respinta da un doppio massimo locale, dal quale abbiamo perso circa $150 miliardi di valore.

In realtà complessivamente il quadro è meno cupo di quanto ci potevamo aspettare guardando semplicemente la price action degli asset. La Total 2 mantiene un suo andamento bullish nel medio periodo, mentre approccia proprio ora ad un supporto chiave da dove potrebbe ripartire un’altra ondata di entusiasmo speculativo.
L’obiettivo per arrivare alla tanto attesa fase di “alt season” è quello di rompere l’ATH del 2021 a $1,6 trilioni. Non è poi così un target così lontano ma serve ora una reazione della domanda e un nuovo inflow di capitali dagli asset meno volatili. Da notare comunque come dal bottom di aprile, le altcoin abbiano fatto bene raddoppiando la loro capitalizzazione totale.
Qualche token ha già messo lo sprint
Non tutti gli asset del mercato crypto sono in fase depressiva in attesa di nuovi stimoli: basta guardare la classifica di Coinmarketcap e seguire quelle monete che si sono distinte dalla massa registrando un rialzo negli ultimi 7 giorni. Abbiamo ad esempio BNB, che ha da poco superato i suoi massimi storici sopra i $1.000 e mantiene ancora un outlook positivo.
C’è FLUID, token di un progetto di cui parliamo da molto tempo, che proprio oggi ha deciso di spiccare il volo con un upside del 50%, complice un listing sull’exchange degen coreano Upbit. Troviamo anche AVAX, che nonostante tutto si muove in direzione rialzista con una performance settimanale del 14%, sospinte dalle ultime news lato ETF.
Scendendo vediamo anche molti altri disertori del downtrend, come MNT che in settimana piazza un +8%, NEAR che cresce di un 12%, IP che piazza un 23%, e BGB di Bitget che inizia a prendere la rincorsa con un +5%. Ci sono poi anche casi di forte successo come AVNT e ASTER che volano con performance a 3 cifre percentuali sulla scia della narrativa dei perp DEX.
Insomma, non è un mercato completamente colorato di rosse: la maggior parte delle altcoin soffre ma c’è ancora una buona dose di coraggio da parte degli investitori a puntare sui settori più caldi ed attenzionati dal pubblico.
Chi si muove peggio della media?
Le eccezioni valgono anche in senso opposto, con qualche altcoin che soffre più di altre. Ad esempio HYPE, che purtroppo accusa il colpo della competizione, in particolare a causa dei forti volumi registrati da altri perp DEX che stanno incentivando il traffico di utenti con dei programmi airdrop. Questo shifting dell’attenzione è costato alla moneta di Hyperliquid un -18% in appena 7 giorni.
SOL, CRO e TON perdono tutte più del -10%, mentre gli smart money si spostano altrove su asset di nuova generazione. Molto male PUMP del launchpad memecoin PumpFun, che dopo una corsa strepitosa guidata da alti buyback, ha dovuto arretrare con un -27%. Peggio di lui solo MYX, che lascia sul piatto un -44% a seguito del rally manipolato delle scorse sessioni.
I settori che hanno più potenzialità ad ora
Guardando all’indicatore “Sector Performance” di Artemis Terminal possiamo classificare quelli che sono stati i settori più rialzisti e ribassisti dell’ultima settimana. Notiamo subito come DeFi, Data Availability, RWA e memecoin non se la passano affatto bene, con deprezzamenti medi che superano il 12%.
Resistono invece alle intemperie del mercato i settori Bridge, Exchange Tokens e Perp DEX, con performance di poco positive, ma che vanno contestualizzate con l’outlook di uscita dei capitali del settore. Se nei prossimi giorni dovesse tornare uno spirito generalizzato rialzista, le monete di queste nicchie potrebbero continuare la corsa in modo più marcato, fatta eccezzione per gli Exchange Tokens che tendono a muoversi a piccoli passi.

La speculazione nel mondo crypto si fa più selettiva
È evidente che rispetto ai bull market del 2017 e 2021, a questo giro è più difficile beccare le opportunità speculative ed avere un wallet sempre in verde. Le dinamiche di investimento si sono fatte più selettive e tendono a favorire solo determinati progetti che seguono le narrative del momento. Per seguire la rotazione dei capitali dobbiamo quindi essere bravi ed abbastanza smart dal riuscire a muoverci su varie e chain e spostarci di volta in volta, con timing anche piuttosto serrati.
Nulla ci vieta in alternativa di abbassare l’esposizione al rischio in momenti delicati come questi, ed attendere che le i venti si plachino prima di ritornare operativo sul mercato. O ancora di mettere a frutto le proprie stablecoin per non perdersi rendimenti per strada, magari approfittando dell’arbitraggio dei funding rate su token offrono un buon margine di guadagno.
Ad ogni modo, qualunque sia la vostra operatività, cercate di guardare il mercato dalle giuste prospettive da un time frame più ampio, così che possiate farvi un’idea più coerente delle reali tendenze in atto e non farvi sopraffare dal rumore di fondo.
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